Changing Role - Move Over Gallery
Gontarski reinterpreta motivi sacrali neogotici, nelle sue sculture risuonano atmosfere della musica e della cultura anni '80; gli olii su tavola appartengono a un nuovo corpus di opere. Nella Project Room Michael Anderson: Fracture\Frattura, il suo lavoro si focalizza ossessivamente da oltre 10 anni sul collage.
Main Space
Steven Gontarski
Venerdi' 9 giugno alle 19.30 il Main Space della Changing Role inaugura
la prima mostra personale in Italia di Steven Gontarski.
Artista eclettico, Steven Gontarski passa agevolmente dalla pittura
alla scultura, dal disegno alla fotografia. Di Gontarski affascina la
reinterpretazione contemporanea di motivi sacrali neogotici. Nelle sue
sculture risuonano atmosfere della musica e della cultura degli anni
ottanta, tracce e simboli di una particolare atmosfera riplasmati in
creature immaginarie che sembrano attingere alla personale mitologia
dell’artista, come nelle serie dei busti e dei profeti.
Delta II e Gamma III sono due erme caratterizzate da una superficie
pulitissima e quasi bloccata, che pur richiamando nella postura e nelle
caratteristiche la statuaria classica, sono rivisitate con un materiale
moderno - la vetroresina - che conferisce alle opere un aspetto quasi
avveniristico. Analogamente Prophet Zero II assume le sembianze di un
efebo dal volto coperto da una maschera col profilo di uccello. Le
proporzioni della scultura, esili e sensuali, si situano tra reale e
immaginario, tra ideale protoclassico e culto contemporaneo per
l’androginia. Gontarski crea un monumento alla storia dell’arte e alla
cultura contemporanea, realizzando un lavoro che cortocircuita arte,
sessualita', cultura popolare, mito e religione.
Gli oli su tavola appartengono al nuovo corpus di opere dell’artista.
Gontarski si e' ispirato ai ritratti realizzati dagli artisti
rinascimentali nord europei e specialmente a Durer, una vicinanza
particolarmente evidente nei fondi scuri, nel taglio dato ai ritratti e
nelle forme lievemente allungate nelle quali domina il segno grafico.
Il risultato formale e' quello di immagini di una gioventu' permanente e
fuori dal tempo, capaci di sopravvivere - come nei ritratti antichi -
ai propri committenti.
Steven Gontarski e' nato nel 1972 a Philadelphia (USA).
Dal 1996 vive e lavora a Londra.
L’artista ha esposto, tra l’altro al Groninger Museum, Groningen-Olanda
(2005); alla White Cube, London, (2004-2000); alla Kukje Gallery, Seoul
(2004); alla TalEsther Gallery, Tel Aviv (2004); alla Karyn Lovegrove
Gallery, Los Angeles (2003); a Le Consortium, Dijon (2003); alla
Barbican Art Gallery, London (2002); alla Tokyo City Opera Gallery,
Tokyo (2002); alla Matthew Marks Gallery, New York (2001); alla Saatchi
Gallery, London (1999).
Sue opere sono presenti nelle collezioni di: British Museum, Saatchi
Collection, British Arts Council, Norton Family Collection, Denver Art
Museum.
Project Room
Michael Anderson - Fracture\Frattura
Venerdi' 9 giugno alle 19.30 la project room della Changing Role
inaugura Fracture\Frattura, titolo ironico e autoreferenziale della
prima personale in Europa di Michael Anderson.
L’artista americano presenta un corpus di opere prodotte durante il suo
soggiorno a Napoli per gli spazi della Project Room.
Il lavoro di Anderson si focalizza ossessivamente da oltre dieci anni
sul collage. Onnivoro osservatore e fagocitatore di immagini, l’artista
utilizza per costuire le sue opere caleidoscopiche esclusivamente
posters rubati alla strada. Come dei readymade, le immagini perdono
ogni riferimento rispetto al messaggio originario e con grande maestria
tecnica sono poi riassemblate in maniera pittorica, senza alcuna
volonta' narrativa, ma con il fine ultimo di catturare l’esperienza
della vita contemporanea e soprattutto della vita di strada. Il reale
soggetto delle opere di Anderson e' dunque l’inconsio collettivo
prodotto dall’orgia visiva contemporanea, assorbita rapidamente nelle
strade ed altrettanto rapidamente dimenticata.
I collages di Anderson, esuberanti mosaici contemporanei, sprigionano
la stessa energia delle citta' in cui ha collezionato i poster, ed ecco
che Napoli come New York e Messico City diventa una fucina di
esperienze, di immagini e ricordi, a dimostrazione che l’arte, e
soprattutto la “Street Art" non ha confini geografici ne' ideologici.
Michael Anderson (1968) e' cresciuto per le strade di New York. Fin
dall’adolescenza ha assorbito l’estetica dei graffiti; da alcuni anni
porta avanti insieme ad altri artisti il progetto Accumulation che ben
sintetizza la sua attitudine artistica a collezionare posters e
stickers in giro per il mondo. Ha esposto in numerosi spazi tra cui
Paul Rogers Chelsea e GaleGates et al. Dumbo Brooklyn. Prossimamente
presentera' la sua prima personale alla Marlborough Gallery (Chelsea-New
York).
Inaugurazioni Venerdi' 9 giugno alle 19.30
Changing Role - Move Over Gallery
Main Space Via Chiatamone 26
Project Room Via Chiatamone 34 Napoli
orari: dal martedi' al venerdi' dalle 10 alle 13.30 e dalle 17.00 alle 20.00