In mostra una selezione di opere della collezione della famiglia Robbiani, che attraverso i decenni ha raccolto opere tra le piu' significative dell'artista.
La Galleria Balmelli Arte Contemporanea, in collaborazione con la Fondazione
He'le'ne e Mario Comensoli di Zurigo e la Collezione Robbiani, presenta negli
spazi di Via Orico a Bellinzona un'esposizione dedicata a Mario Comensoli
(1922 - 1993).
In mostra una selezione di opere della collezione della famiglia Robbiani,
che attraverso i decenni ha raccolto opere tra le piu' significative
dell'artista. Dario Robbiani era infatti molto amico di Comensoli, mentre
sua moglie Sonya e' stata un'appassionata fotografa delle sue opere e ha
realizzato molti ritratti dell'artista al lavoro. La Collezione Robbiani ha
i suoi punti di forza soprattutto nel periodo dei "lavoratori in blu"
(1958 - 1964) e del "dopo 68" (1968 - 1975).
L'esposizione e' completata da una serie di disegni, mai esposti in Ticino e
disponibili per l'acquisto, del ciclo comensoliano "La peinture du
mouvement" (1949 - 1952) appartenenti alla Fondazione Comensoli.
Durante la vernice sara' presentato il libro: "I Comensoli dei Robbiani -
catalogo di una collezione privata", Edizioni MediaTREE, Bioggio, 2006.
Interventi di Dario Robbiani, giornalista, politico e scrittore, Vito
Robbiani, giornalista e regista, e Mario Barino, vicepresidente della
Fondazione Comensoli.
Breve biografia
Di una straordinaria originalita' e forza espressiva Mario Comensoli e' uno
dei piu' importanti esponenti del realismo pittorico. I temi della sua
narrazione hanno sempre radici nella realta' sociale e la sua percezione dell
’essere umano si traduce in un linguaggio che mira sempre all'essenzialita'
facendo giustizia delle ambiguita' della cultura postmoderna. Nel suo lavoro
e' stato sempre assistito dalla moglie He'le'ne deceduta nel 1994. Nato il 15
aprile 1922 a Lugano e subito orfano di madre Mario Pasquale Comensoli viene
allevato da due sorelle italiane che vivevano poveramente. Autodidatta, nel
1943 ottiene uno stipendio della Fondazione Torricelli che gli permette di
frequentare corsi alla Kunstgewerbeschule di Zurigo. Nel 1944 il Museo
Civico di Lugano gli acquista un olio, "Piccolo paesaggio", e dopo soggiorni
a Parigi, dove rimane affascinato dalla pittura cubista di Picasso e Fernand
Le'ger, si trasferisce definitivamente a Zurigo. Nel 1953 il museo Helmhaus
di Zurigo gli dedica la prima importante mostra. Nel 1958 si trasferisce
nell'atelier della Rousseaustrasse e nasce il ciclo dei "Lavoratori in blu"
dedicato agli emigranti venuti in Svizzera dall'Italia meridionale. Lo
scrittore italiano Carlo Levi gli dedichera' un articolo entusiastico.
Dopo un'incursione nella societa' del benessere, la piccola borghesia, di cui
coglie ipocrisie e contraddizioni, affronta il tema del cinema, si lancia in
un controcanto dissacrante del '68 (esemplare la "Cappella della
contraddizioni femminili" allestita per la Galleria Jamileh Weber a Zurigo e
riproposta a Parigi) e, negli anni ottanta, partendo dai ragazzi
alternativi, dai punk, inaugura la serie "Gioventu' in fermento" che dopo un
avvio ottimistico terminera' nel dramma e nell'amarezza.
Oltre a quelli citati, tra i momenti tematici rilevanti: "I ciclisti",
"Discovirus" e "Tell".
Mostre importanti. 1953 Helmhaus Zurigo. 1960 Strauhof Zurigo. 1961
Kunstmuseum Lucerna. 1962 Galleria San Luca Roma. 1964 Galerie Die Brucke
Dusseldorf. 1970 Walcheturm Zurigo. 1972 Kunsthaus Coira. 1974 Villa
Malpensata Lugano. 1978 Porte de la Suisse Parigi / Poitiers Chiesa di Saint
Francois. 1983 San Gallo Kunstverein. 1984 Kunsthaus Glarus. 1985 Kunsthaus
Aarau / Castello Visconteo Locarno.
Nel 1989 al Kunsthaus di Zurigo la sua ultima grande esposizione.
Mario Comensoli viene stroncato da un infarto nel suo atelier della
Rousseaustrasse di Zurigo il 2 giugno 1993. Nel 1998, quinto anniversario
della morte, il Museo d'Arte Moderna di Lugano gli dedica un'ampia
retrospettiva.
La Fondazione He'le'ne e Mario Comensoli - Zurigo
Seguendo la volonta' di Mario Comensoli la vedova He'le'ne, deceduta nel 1994,
istitui' per via testamentaria una fondazione avente lo scopo di vegliare
sull'eredita' artistica del pittore e promuoverne l'opera. Riconosciuta dai
cantoni di Zurigo e Ticino come istituzione di pubblica utilita', la
Fondazione ha fatto un inventario del lascito artistico. Pubblica cataloghi
e studi, finanzia mostre, gestisce un centro intitolato a Mario Comensoli e
prepara un compendio delle opere del pittore.
"I Comensoli dei Robbiani - catalogo di una collezione privata"
Edizioni MediaTREE, Bioggio, 2006
Un catalogo dei quadri di famiglia? Con degli scritti redatti dai quattro
Robbiani? Perche' mai un esercizio editoriale tanto complesso per una
collezione privata? Il tutto nasce per dare una risposta a mio padre, che mi
ha sempre detto: "Bisognerebbe catalogare i quadri del Mario, per avere un
inventario e per proporli ad eventuali mostre". Ho sempre creduto che
un'impresa del genere fosse troppo faticosa e forse inutile, ma data
l'insistenza del babbo, ho proposto alla famiglia di fare qualche cosa di
cui, forse, anche Mario Comensoli sarebbe stato felice. Un diario, un album
fotografico di una famiglia tanto legata ad un pittore e alle sue opere.
Questo non e' un libro d'arte come tutti gli altri, e' un frammento di una
casa, di un nucleo familiare che vive da piu' di 40 anni con dei personaggi
frutto della fantasia, dell'osservazione e dell'estro di un pittore, che ha
dedicato tutta la vita a dipingere l'uomo nel suo tempo. In questo catalogo
troverete solo i dipinti e gli scritti dei quattro Robbiani. Ognuno di noi,
a suo modo, racconta quello che sa o quello che ricorda del pittore e amico
Mario. (Testo estratto dalla prefazione di Vito Robbiani)
Inaugurazione : venerdi' 2 giugno 2006, dalle 18.00
Galleria Balmelli Arte Contemporanea
via Orico, 4a - Bellinzona
Orari : martedi' - venerdi', 14.00 - 18.30 sabato, 09.30 - 12.00 / 14.00 - 18.30