Opening e presentazione del libro di Chiara Camoni con Ines Bassanetti edito da Elena Quarestani. Accompagnano i disegni le nove foto della serie Organic, il video Mefite, lavori realizzati a Napoli nel 2005 con Salvatore Esposito, e l’installazione Reliquiari.
(di)segnare il tempo
opening e presentazione del libro
di Chiara Camoni con Ines Bassanetti
edito da Elena Quarestani
“Ho un’assistente. E' mia nonna ed ha novantatre anni. Per mesi ha disegnato stelle. Di notte spesso sogna di mangiarsele."
Chiara Camoni introduce cosi' il libro che raccoglie la riproduzione dei cento disegni di stelle realizzati da sua nonna nel 2006 in mostra ad Assab One, testimoni di una relazione affettiva e di cura reciproca non comune che prende forma nella condivisione di una ritualita' poetica.
Accompagnano i disegni le nove foto della serie Organic, il video Mefite, lavori realizzati a Napoli nel 2005 con Salvatore Esposito, e l’installazione Reliquiari, tre lavori che raccontano la riflessione sul tempo e sulla trasformazione che informa tutto il lavoro dell’artista.
Le fotografie rappresentano situazioni architettoniche e paesaggi urbani dove il tempo e l’uomo hanno operato involontariamente interventi e modifiche: cogliere la selvaggia bellezza di queste sovrapposizioni e' un paradosso reso possibile da uno sguardo attento, tenero e pieno di compassione.
Il video e' girato in una valle (Mefite), luogo di culti sacri in epoca sannita prima e romana poi, ritenuto un accesso agli inferi, un diaframma tra due mondi in cui gas tossici che emanano dal sottosuolo provocano la morte rapida di qualunque essere viventi vi si avvicini.
I reliquiari sono piccole scatole, sculture in osso realizzate dall’artista, potenziali contenitori di cenere o altro, evidenza di come ogni cosa che finisce puo' accoglierne un’altra che ha inizio.
Le opere abitano uno spazio sproporzionato in cui le contaminazioni prodotte dal tempo e la stratificazione delle funzioni sono state mantenute volontariamente evidenti. Lo spettatore viene cosi' indotto ad incontrarle lungo un percorso simbolico e attraverso un’esperienza sensoriale che le anticipano e le amplificano: sotto lo sguardo dell’artista ogni apparente degrado si trasforma in bellezza, in un processo che non ha mai fine.
La collaborazione con altre persone, l’appropriazione dichiarata di situazioni e materiali coerenti con l’oggetto principale delle sue riflessioni (il tempo) sono diventate per Chiara Camoni un modo di procedere rituale e sedimentato, che le consente di sviluppare linguaggi diversi e di far crescere il proprio lavoro attraverso un continuo processo di offerta e restituzione, come accade ormai da anni con i disegni di sua nonna che danno il titolo alla mostra e al libro.
Chiara Camoni e' nata a Piacenza nel 1974. Vive e lavora tra Milano, Napoli e Piacenza.
Diplomata in scultura all’Accademia di Brera, per tre anni ha tenuto cicli di conferenze presso il museo archeologico Nazionale di Napoli sul rapporto tra arte antica e magia. E' direttore artistico presso l’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali di Napoli.
Mostre principali: 2006 Vanessa Chimera, Luca Bertolo, Chiara Camoni, Spazio A Contemporanearte, Pistoia. 2005 Camoni - Di Maggio, Galleria Duetart, Varese; Aperto per lavori in corso, a cura di Francesca Pasini, PAC, Milano; In corso d’opera, Fabbrica del Vapore, Milano; Padiglione Italia Out of Biennale, Trevi Flash Art Museum, Trevi (PG); Sofar, a cura di Raffaella Guidobono, Sevenseven Contemporary Art, Londra; Edizione Straordinaria/Le Case d’Arte 1985-2005, Assab One, Milano. 2004 Citazioni, Galleria Le Case d’Arte, Milano; Uscita Pistoia, a cura di Giuseppe Alleruzzo e Samuel Fuyumi Namioka, Spazio A Contemporanearte, Pistoia; Assab One, a cura di Roberto Pinto ed Elena Quarestani, Ex stabilimento Gea, Milano. 2003 Invito, Sette artisti in collezioni private, a cura di Gemma Testa, Acacia, Milano; Sopra Sotto Davanti Dietro, a cura di Claire Burrus, Centro Culturale Francese, Milano. 2002 La Grande Madre, Galleria Le Case d’Arte, Milano.
Marco Senaldi e' critico e teorico di arte contemporanea; insegna Cinema e Arti Visive all’Universita' di Milano Bicocca. Ha curato mostre come Cover Theory - L’arte contemporanea come reinterpretazione, catalogo Scheiwiller, 2003; recentemente ha pubblicato Enjoy! Il godimento estetico, Meltemi, 2003, e Van Gogh a Hollywood. La leggenda cinematografica dell’artista, Meltemi, 2004. Collabora con Flash Art, il manifesto, Exibart Onpaper, Aroundphotography.
Claire Burrus ha iniziato la sua carriera di gallerista nel 1973 aprendo a Parigi la galerie LE DESSIN, che presentera' artisti quali Marcel Jean e Bob Wilson. Dopo aver chiuso nel 1984 la prima galleria, Claire Burrus ne apre una seconda nel 1985, che prende il suo nome, con un programma dedicato soprattutto ai giovanni artisti francesi apparsi sulla scena all'inizio degli anni 80: Marie Bourget, Felice Varini, Philippe Cazal, Philippe Thomas, Michel Verjux. Il programma si aprira' progressivamente ad altre generazioni, per esempio con una mostra dedicata a Paul-Armand Gette, e alla scena internazionale: Charles Ray, Hitsch Perlman, Marthe We'ry, Rachel Whiteread. Dopo aver chiuso la galleria nel 1998, Claire Burrus si e' dedicata, tra altre attivita', alla cura dell'archivio e della successione di Philippe Thomas (Les readymades appartiennent a' toute le monde(r)) e al Magazin di Grenoble. Dal 2002 ha curato come consulente il programma d'arte contemporanea del Centre Culturel Francais di Milano.
Inaugurazione: martedi' 6 giugno alle ore 19.00
Assab One
via Assab 1 (Ex Gea) - Milano
dal martedi' al venerdi' dalle 15.00 alle 19.00 e su appuntamento