Associazione Culturale La Roggia
Tra tutti i cicli pittorici dell'artista, quello in mostra e' fatto in maniera assai differente. Nonostante il colore rimanga acromatico, spesso dallo sfondo emergono colori per lui insoliti, aranciati, gialli-ocra oppure blu.
Mostra personale
Con il recente ciclo pittorico “la Porta“ (Immanenza - Trascendenza) Igor Banfi sta aumentando l'effetto ascetico dell'impressione integrale plastica con una riduzione radicale del colorito e del numero degli oggetti dipinti, rispettando il principio di "minimal art": less is more. Il titolo del ciclo da una parte esprime il desiderio di ciascuno di superare se stesso e richiama l'attenzione sull'esistenza contemporanea della vita terrestre (esistenza fisica) e da altra parte quella dell'altro mondo (esistenza spirituale).
L'onnipresente simbolismo della porta accentua la transizione da uno stato di esistenza ad altro, come la motivazione fondamentale della ricerca spirituale permanente, sia dell'individuo sia delle religioni o filosofie mondiali. Tra tutti i cicli pittorici di Igor Banfi, il presente e' fatto in maniera assai contrastante, in ogni aspetto. Nonostante che il colorito in generale rimane "classico Banfi", cioe' acromatico (nero-grigio-bianco) con sfumature spente di marrone-terra, spesso dallo sfondo traspariscono colori per lui insoliti, vivificanti aranciati, gialli-ocra oppure blu.
Sulla base amorfa, fatta in modo gestuale, espressivo, a volte coperta dai granuli di terra, Banfi sta parcellizzando il quadro in piani rettangolari asimmetrici (composizione taglio d'oro) o simmetrici, dove dipinge cancelli e porte in forma simbolica graticolata con spirale unica o doppia, come si faceva dei fabbri artigianali in passato. Queste spirali possono avere un significato plurivalente, sia quello della infinita' sia della vita (helix dell'acido desoxiribonucleinico). Certe combinazioni della spirale con graticole possono fare anche allusione alla carta da musica con chiavi di violino, nel senso che la musica e' un modo di meditazione e di purificazione dell'anima. Come particolarita' debuttante si puo' sentire l'atmosfera lirica prevalente sopra malinconia tipica per le opere sia di Banfi sia dello circolo artistico contemporaneo della regione slovena di Prekmurje. Mario Berdič
Igor Banfi e' nato il 7 agosto 1973 a Murska Sobota. Si e' diplomato alla Facolta' Pedagogica di Lubiana. All'Accademia di Belle Arti di Lubiana e' premiato con stipendio di Zois per giovanni talenti. Durante lo studio pubblicava fumetti in vari giornali, illustrava libri e disegnava vari logotipi. Nel 1997 si e' diplomato all' Accademia di Belle Arti di Lubiana nel Riparto di Pittura del prof. Andrej Jemec. Nel 2000 diviene magister artium di pittura all' Accademia di Belle Arti di Lubiana col prof. Lojze Logar. E' membro dell'Associazione di Belle Arti di Slovenia (ZDSLU) e dell'Associazione di Belle Arti di Prlekija e Prekmurje (DLUPP). Vive e lavora a Ljubljana e Murska Sobota.
Inaugurazione sabato 10 giugno 2006 alle ore 18,30
Associazione Culturale La Roggia
v.le Trieste, 19 - Pordenone
Orario di apertura: Dal martedi' al sabato h 16-19.30