"I Pianeti" video in ripetizione, realizzato a partire da immagini fisse, dove il corpo dello spettatore e' immerso in un universo autocentrico, a volte opprimente.
I Pianeti, 2003, video in ripetizione
Video realizzato a partire da immagini fisse.
Si osserva per terra, in proiezione al suolo.
Nello spazio di una sfera, una palla di materia si trasforma lentamente. Elementi minerali, radici vegetali e pezzi di corpo si fondono secondo un ciclo misterioso, allo stesso tempo affascinante e ripugnante. Rafforzata da un suono ipnotico, l'intimita' del nero di proiezione ci immerge nella contemplazione di questo microcosmo che si sviluppa a nostri piedi. Ad una dimensione di volta in volta immensa o microscopica, la palla in espansione si apre anche sul suo proprio pozzo, dove il corpo si vede collocato al centro del buco nero.
Utilizzando la telecamera e la macchina fotografica come nuovi strumenti di registrazione, Anlor Boyer sperimenta la sua percezione dello spazio fisico. Cosciente di una disfunzione dell'orecchio interno che, con l'eta', non cessa di amplificarsi, la giovane artista si e' resa conto che la vertigine era diventata una delle componenti della sua percezione dello spazio.
Con ''I Pianeti'', ha attuato la sua prima installazione video, dove il corpo dello spettatore e' immerso in un universo autocentrico, a volte opprimente.
Galerie du Tableau
37, rue Sylvabelle - Marseille