Museo Civico Luigi Bailo
Treviso
borgo Cavour 14
0422 658442 FAX 0422 591337

L'OTTOCENTO A TREVISO
dal 14/1/2000 al 26/3/2000

Segnalato da

Sergio Campagnolo




 
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14/1/2000

L'OTTOCENTO A TREVISO

Museo Civico Luigi Bailo, Treviso


comunicato stampa

Opere del secolo XIX della Pinacoteca Civica. L'iniziativa, curata da Eugenio Manzato, rientra nella proposta "L'Ottocento nei Musei Civici del Veneto" promossa dall'Assessorato alla Cultura della Regione, che, oltre a Treviso, vede coinvolti i Civici Musei di Bassano del Grappa, Belluno, Padova, Rovigo, Vicenza.

La mostra consentirà la scoperta e riscoperta di un nucleo veramente qualificato di opere, solo in parte sino ad oggi esposte, compresi alcuni autentici capolavori.

A rendere ancora più interessante questa ampia esposizione, è la presentazione, per la prima volta in modo organico, della celebre Raccolta Giacomelli, nucleo tra i più importanti della Pinacoteca Civica.
A "legarlo" al museo della sua città provvide Sante Giacomelli, esponente di spicco della borghesia trevigiana, che aveva raccolto nel suo fastoso palazzo una quadreria contemporanea pressoché unica nel suo genere in tutto il Veneto: essa è particolarmente esemplare del gusto ottocentesco essendo presenti soggetti storici e letterari, di contenuto, talora esplicitamente patriottico, aperta anche al gusto per l'esotismo, la veduta, le scene di genere.
Estremamente interessante anche la scelta degli autori, quasi tutti attivi, come docenti, all'Accademia di Venezia intorno alla metà del secolo.

Nella Raccolta Giacomelli troviamo rappresentati Francesco Podesti (Il primo giorno del Decamerone) e Ludovico Lipparini (Lord Byron che giura sulla tomba di Botzari), Eugenio Moretti Larese (La morte di Dante) e Odorico Politi (Elena rapita da Teseo e Piritoo, e giocata ai dadi) ??, Michelangelo Grigoletti (Susanna e i vecchioni) e Natale Schiavoni (due episodi di ambiente orientale); ma vi sono anche artisti "rivoluzionari" come Ippolito Caffi (La benedizione di Pio IX dal Quirinale di notte) e Luigi Querena (Veduta di Venezia al tramonto).

Accanto al "nucleo Giacomelli", l'Ottocento è documentato a Treviso da altre opere di assoluto rilievo, testimonianza della storia di una istituzione che prende avvio nel 1851 in seguito al lascito di una trentina di dipinti di varia epoca da parte della contessa Margherita Grimaldi Prati. Di questo primo lascito fa parte lo straordinario Ritratto di Margherita Grimaldi Prati, capolavoro di Andrea Appiani eseguito nel 1811.

La Pinacoteca cresce e prende assetto in seguito al legato Giacomelli, nel 1875, e, quindi, col legato Sernagiotto del 1891 e ad altri minori.

Ai dipinti pervenuti in dono per lascito, si aggiunge alla fine del secolo l'acquisto da parte di Luigi Bailo di quella che può essere considerata l'opera prima di Francesco Hayez: un Gruppo di famiglia in cui il pittore compare all'età di 16 anni.

Anche nel corso del Novecento alcune belle acquisizioni arricchirono ulteriormente la pinacoteca, tra cui meritano menzione l'acquisto da parte di Luigi Coletti nel 1936 del Ritratto di Marianna Angeli Pascoli, opera del Grigoletti, (unitamente ad un busto dello stesso personaggio, ritenuto dallo studioso opera del Canova), e lo straordinario bozzetto di Thomas Lawrence per il grande ritratto di Antonio Canova conservato a Possagno (dono Nigro, 1961).

Non mancano dignitosi artisti locali come Giuseppe Murani (1815-1858), Luigia Codemo, famosa come scrittrice ma che si diletta anche di pittura, e Rosa Bortolan, rinomata ritrattista, presente con una notevole antologia di ritratti di notabili trevigiani.

"L'OTTOCENTO A TREVISO. Opere del secolo XIX della Pinacoteca Civica di Treviso". Treviso, Museo Civico Luigi Bailo (Borgo Cavour 24), dal 15 gennaio al 26 marzo 2000. Orari: da martedì a venerdì: 9.00-12.30 / 14.30-17.00; sabato e domenica: 9.00-12.00 / 15.00-19.00. Ingresso (comprensivo dell'ingresso al Museo) lire 3 mila. Mostra a cura di Eugenio Manzato. Catalogo: Canova. .
Per informazioni: tel. e fax. 0422.591337 - tel. 0422.658442


Ufficio Stampa: Studio ESSECI tel. 049.663499 fax 0949.655098

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