Galleria d'Arte Moderna - GAM
Bologna
piazza Costituzione, 3
051 6496611
WEB
Augusto Perez
dal 10/4/2001 al 20/5/2001
051 502859 FAX 051 371032
WEB
Segnalato da

Giuditta Bonfiglioli




 
calendario eventi  :: 




10/4/2001

Augusto Perez

Galleria d'Arte Moderna - GAM, Bologna

A pochi mesi dalla scomparsa di Augusto Perez, la Galleria d'Arte Moderna di Bologna gli dedica una vasta mostra retrospettiva. L'esposizione, che intende consacrare uno dei principali protagonisti della scultura del Novecento, prendera' in considerazione soprattutto il periodo compreso tra gli anni sessanta e settanta fino agli anni ottanta, con particolare attenzione al 1966, anno in cui all'autore venne dedicata una sala personale alla XXXIII edizione della biennale di Venezia.


comunicato stampa

A pochi mesi dalla scomparsa di Augusto Perez, la Galleria d'Arte Moderna di Bologna gli dedica una vasta mostra retrospettiva che verrà inaugurata mercoledì 11 aprile.
L'esposizione, che intende consacrare uno dei principali protagonisti della scultura del Novecento, prenderà in considerazione soprattutto il periodo compreso tra gli anni sessanta e settanta fino agli anni ottanta, con particolare attenzione al 1966, anno in cui all'autore venne dedicata una sala personale alla XXXIII edizione della biennale di Venezia. Nella sala centrale della GAM verrà riproposto quell'allestimento a riconoscimento dell'importante ruolo che Perez ricopre nel panorama artistico internazionale.
L'opera di Augusto Perez è quella di un artista appartato, sensibile ed eccentrico che, affascinato da diversi stili , crea attraverso le sue sculture una sintesi nervosa dell'arte della Grecia ellenistica e arcaica, con quella del Rinascimento, con il Barocco, con il tardo Ottocento, il Liberty ed il Simbolismo, con la pittura metafisica e con la plastica futurista.
La mostra toccherà le ragioni della grandezza di Perez e della sua eccezionalità nel panorama dell'arte contemporanea, rendendo evidente come lo scultore, nato a Messina, ma napoletano di adozione, sia sempre stato profondamente legato alla tradizione plastica della scultura occidentale, nella consapevolezza però della crisi di questa tradizione.
Il tentativo di definire la sua opera con le diciture Simbolismo o Surrealismo si rivela forse riduttivo dal momento che in questo artista è fondamentale proprio la forma mista ed eccentrica, l'elemento visionario ed allucinatorio, che si sottrae ad una caratterizzazione univoca; prevalgono infatti l'ambiguità e la molteplicità dei significati.
In nessun altro contemporaneo è così presente ed autentica la simultaneità del vicinissimo e del lontanissimo, del sacro e del profano, dell'universale e del privato.
L'opera di Perez è l'incessante ricerca di un ideale della scultura, una scultura cioè che si dissolve e che diventa immateriale riuscendo a comprendere fenomeni come luce, acqua e riflesso. La sua arte "vive" nell'esigenza, quasi ossessiva, di mettere la scultura di fronte a sé stessa, interrogandosi sul senso di fare scultura, sul ruolo che questa ha ricoperto nel passato e quello che potrà avere nel futuro. Da questa riflessione nascono, negli anni sessanta, i primi Specchi, opere realizzate con oggetti posti davanti a superfici metalliche incurvate e spazzolate a specchio.
Questa tensione tra il polo dell'aderenza al mondo della vita e quello della riflessione sull'arte accompagna il cammino artistico di Perez dall'inizio degli anni sessanta fino all'ultimo grande bronzo intitolato Tebe (Edipo e la Sfinge) e raffigurante un essere con la testa di leone ed il corpo di ermafrodito.
Sulle orme di questo difficile cammino la mostra si propone di ripercorrere e rivisitare l'intero percorso dell'opera di Augusto Perez, grazie anche ad una interessante raccolta di disegni che verrà esposta ad integrazione della mostra stessa.

Augusto Perez, nato a Messina nel gennaio del 1929, a soli sette anni si trasferisce con la famiglia a Napoli, dove rimarrà fino alla morte, avvenuta l'otto novembre del 2000.
Il suo esordio avviene nel 1951, con la partecipazione ad una collettiva di giovani artisti napoletani. La prima mostra personale è a Napoli nel 1954 al Blu di Prussia, a cui segue, un anno dopo, la personale alla galleria Il Pincio di Roma.
Nella seconda metà degli anni '50, espone in altre personali in varie città italiane, partecipa alla VII Quadriennale di Roma ed alla XXVIII Biennale di Venezia e vince il secondo premio alla Biennale Internazionale di Scultura Città di Carrara.
Partecipa con sale personali alla XXX e alla XXXIII Biennale di Venezia; le sue opere vengono esposte, tra l'altro, al Museo Rodin e alla Galleria d'Arte Moderna di Parigi, alla Columbia University di New York, alla Biennale Internazionale di Anversa, al Museo di Le Havre e a quello dell'Aja, al Kongresshalle di Berlino e alla Tunnard Gallery di Londra.
Nel 1970 diventa titolare della cattedra di scultura all'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Nel 1974 l'Accademia di San Luca gli conferisce il Premio per la scultura e nel 1997 lo nomina Accademico Nazionale.

In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo che raccoglierà più di 160 riproduzioni delle opere oltre ad un testo del curatore della mostra Peter Weiermair ed uno di Vitaliano Corbi studioso dell'opera di Perez.


Inaugurazione: Mercoledì 11 aprile, ore 18.30

Orario: 10 - 18; chiuso il lunedì
Biglietti: Intero £ 8000 - Ridotto £ 4000

Galleria d'Arte Moderna, Piazza Costituzione 3, Bologna

Ufficio stampa Galleria d'Arte Moderna:
Giuditta Bonfiglioli tel. +39 051 502859; fax +39 051 371032

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