Locali del Porto di Camerota
Marina Di Camerota (SA)
(Porto di Camerota)
089 2573112

Torre di Camerota
dal 15/6/2006 al 29/6/2006
Tutti i giorni 9-12.30 e 17-20

Segnalato da

Michele Faiella




 
calendario eventi  :: 




15/6/2006

Torre di Camerota

Locali del Porto di Camerota, Marina Di Camerota (SA)

La citta' viene inserita tra le centocinquanta localita' in mano ai Saraceni nell’868. Da Camerota nell’915, con i Saraceni di Agropoli, parti' la spedizione che saccheggio' Policastro. La mosta indaga la sua avvincnte storia.


comunicato stampa

Il Sistema difensivo costiero di Camerota in epoca vicereale

L’attuale territorio del comune di Camerota comprende quello delle universita' del XVI secolo di Camerota, Licusati e Lentiscosa.

Abitato fin dall’antichita' Camerota viene inserita tra le centocinquanta localita' in mano ai Saraceni nell’868, da Camerota nell’915, con i Saraceni di Agropoli, parti' la spedizione che saccheggio' Policastro. Nel 1235, sotto il regno di Federico II di Svevia, a protezione del porto naturale di Infreschi, nel territorio allora di S. Giovanni a Piro si trovava gia' una delle prime torri costituenti il primo sistema difensivo costiero del Cilento formato anche dalle torri di Tresino, Licosa, Ascea e Palinuro.

La torre di Infreschi e' riportata nel 1277 in un documento del re Carlo d’Angio' quando questi ordino' al Giustiziere di Principato Citra affinche' le universita' di Camerota e S. Giovanni a Piro provvedessero alla custodia e manutenzione della torre di Infreschi.

Il territorio all’inizio del XVI secolo doveva essere in buona parte abitato e coltivato tanto da necessitare di un idoneo sistema difensivo dai corsari che piu' volte l’avevano minacciato. Nel 1532 la torre della marina era gia' armata tanto da resistere all’attacco degli uomini del pirata Ariadmo Barbarossa e capace di offrire rifugio alle popolazioni in fuga; ma quando il 12 luglio del 1552 il territorio fu funestamente saccheggiato dai corsari di Dragut fu espugnata e distrutta, subendo la stessa sorte delle altre postazioni difensive del territorio, come lo stesso castello di Camerota. Le cronache dell’epoca descrivono i tragici avvenimenti, la piu' colpita fu Lentiscosa che su una popolazione di 39 fuochi (famiglie) 30 risultarono mancanti, per decessi o fatti prigionieri; a Camerota 40 su 179 e Licusati 20 su 105.

La torre della marina ritenuta uno dei piu' importante forti difensivi del territorio costiero fu subito ricostruita, infatti quando il capitano generale delle regie galee del Regno di Spagna, don Sancio Martinez de Leyna, feudatario della Molpa dal 1554, richiese la tassazione a ben sessanta universita' dei luoghi per la costruzione delle due torri di Palinuro e della Molpa, le universita' si opposero e il signore di Camerota, don Placido de Sangro, addusse come argomentazione che aveva dovuto ricostruire di recente la torre della marina a proprie spese ed inoltre l’universita' di Camerota era gia' gravata dalle ingentissime spese per le guardie essendo tutto il territorio pieno di cale.

A seguito delle prammatiche vicereali del de Ribera nel 1566 fu la costa da Agropoli e la Calabria ad essere interessata dal programma di costruzione delle torri con l’edificazione di altre 19 torri indicate dall’ingegnere regio Benvenuto Tortelli6, nel territorio di Camerota furono individuate le torri del Mingardo, delle Cale, alla Cala bianca, al capo Infreschi e alla punta Moresca, al confine con S. Giovanni a Piro. Il bando per l’appalto dei lavori fu emanato il 5 maggio 1566 e l’appalto affidato al maestro Felice Buongiorno di Cava.

Nel 1568 a completare le opere vi troviamo il maestro Colavito Fasano di Cava, che lavora alle torri dello Zancale, Moresca, Calabianca, Farconara, nel luogo dell’antica torre angioina di Anforisca e al capo Infreschi2. Nel 1569 erano in costruzione anche le torri della Finosa e dello Zancale.

Il 5 aprile del 1569 l’architetto, tavolario ordinario ed intraprenditore Buongiorno Giov. Felice di Cava, si obbliga con la Regia Corte, insieme a Germano Citarella, nella costruzione di sette torri litoranee, dalla marina di Mancardi a quella di Calamaresca, nella terra di Cammarota. Riceve la protesta del mancato pagamento dall’intraprenditore di Cava Francesco Catone a cui aveva affidato i lavori di una delle sette torri, quella di Calafianca (Calabianca), seu Cenfresca.

Nel 1570 i lavori alle torri di Camerota da parte del partitario Felice Buongiorno sono ancora in corso, lo stesso per il solo periodo dal 16 gennaio al 7 maggio riceve 227.25 ducati5. Il 27 maggio 1587 il feudo di Camerota fu acquistato da Paolo Marchese per 24.000 ducati e le torri alla fine del secolo non erano tutte adeguatamente armate; nel 1601 la Camera della Sommaria ordina al governatore del Principato Citra di mandare le artiglierie occorrenti per le torri di Camarota.

Agli inizi del ‘600 il sistema difensivo costiero dell’attuale territorio comunale di Camerota era stato ultimato e reso funzionante, era formato da nord verso sud da:

1)Torre del Mingardo
2)Torre Muzza o Spacco della Pietra
3)Torre Finosa
4)Torre di Arconte
5)Torre dell’Isola
6)Torre di Teano
7)Torre d’Avviso o del Poggio
8)Torre Lajella, di Camerota o della Marina
9)Torre dello Zancale
10)Torre di Calabianca
11)Torre del Frontone, del Semaforo o di Falconara a Capo Infreschi
12)Torre di Infreschi
13)Torre di Marcellino o di Calamoresca

In una descrizione del feudo di Camerota del XVII secolo la spiaggia di marina veniva descritta come adatta per tirare un numero grande di felucche e barche, mentre il porto di Infreschi era utilizzato dalle felucche a dai vascelli che navigavano dalle citta' del Regno verso la capitale. Il casale di Lentiscosa era dotato di una feluca che fa il traffico per Napoli. Il mare e' stato per secoli l’unica via di comunicazione per gli abitanti delle marine di Camerota, per questo importanza fondamentale avevano le spiagge dove era possibile approdare e il porto naturale di Infreschi. Solo nel 1930 fu costruita la strada che univa la marina con Camerota capoluogo.

Sia Camerota, sia Licusati e Lentiscosa erano reggimentari, cioe' amministrati da un sindaco e da due eletti che costituivano il reggimento dell’universita', le cariche elettive duravano un anno.

Nel 1755 l’Universita' di Camerota aveva ancora nelle spese annuali di amministrazione8 quelle per il cavallaro (soldato alla marina per servizio fra torre e torre) di 6 tari' e quelle per le munizioni delle sei torri di ducati 36.

Inaugurazione: 16 giugno 2006 ore 19.30

Locali del Porto di Camerota
Marina Di Camerota (SA)
Orario: 9.00/12.30 - 17.00/20.00
Ingresso libero

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Torre di Camerota
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