Castello di San Giorgio
Fregene (RM)
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Premio Fregene
dal 14/7/2006 al 14/7/2006
WEB
Segnalato da

Maria Rita Ursitti




 
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14/7/2006

Premio Fregene

Castello di San Giorgio, Fregene (RM)

La Manifestazione si vuole proporre come punto di riferimento per quanti, uomini di cultura e di scienza, nel nostro paese e all'estero, affermano e promuovono la diffusione di una cultura indipendente, libera, portatrice di valori di progresso e di civilta'.


comunicato stampa

XXVIII edizione

Sabato 15 luglio, alle ore 20,30 si svolgera' all'interno dei giardini del Castello di San Giorgio di Maccarese la XXVIII edizione del Premio Fregene.

La Giuria e' composta da: Magdi Allam, Stefano Balassone, Paola Cacianti, Fulvio Damiani, Laura Delli Colli, Domenico De Masi, Gianpiero Gamaleri, Luciano Onder, Marina Pallotta, Maria Rita Parsi, Daniela Tagliafico, Marcia Theophilo, Mario Verdone.

La Manifestazione, si svolge con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ed ha i seguenti patrocini: Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Editoria, Ministero dei Beni Culturali, Ministero delle Comunicazioni, Ministero per i Diritti e le Pari Opportunita', Consiglio Nazionale delle Ricerche, Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Fiumicino

Le Poste Italiane hanno partecipato all’evento con la realizzazione di una speciale cartolina e con l’emissione di un annullo filatelico dedicato alla 28 edizione.

Nel corso della manifestazione si svolgera' una sfilata di alcuni costumi del Teatro dell’Opera di Roma.
Un Trio Jazz accompagnera' la serata: ogni premiato avra' la sua “colonna sonora".

Il materiale di comunicazione (inviti, depliant, locandine ecc..) recano un quadro eseguito da Maurizio Varamo, Direttore della Scenografia del Teatro dell’Opera di Roma, dal titolo “Plenilunio a Fregene" dipinto per il Premio Fregene 2006.

Nato nel 1979 da un’idea del giornalista Gino Pallotta, il premio attribuisce annualmente un riconoscimento a personalita', italiane e straniere, che hanno contribuito con il loro impegno letterario, artistico, scientifico e professionale alla crescita della nostra societa'.
Il Premio Fregene vuole accendere un riflettore sugli Autori che possano far compiere una riflessione attenta sugli argomenti di attualita', di storia, di arte, di scienza.

A distanza di tanti anni dalla sua nascita, il premio ha adottato una formula che lo rende diverso dalle altre manifestazioni, e' una sorta di talk show, di contenitore culturale, di spettacolo informativo e di approfondimento. I giurati intervistano i personaggi premiati i quali hanno la possibilita' di dialogare, di compiere ragionamenti e riflessioni sui grandi temi nazionali e internazionali. Si crea cosi' un faccia-a-faccia, uno spettacolo dove la “parola", il ragionamento, diventano i protagonisti della serata.

Il premio, con la sua storia, ha tracciato un percorso di esplorazione aperta e non settoriale nel vasto e complesso campo della cultura, da quella umanistica a quella scientifica, dalla narrativa alla saggistica, attraverso l’indicazione di protagonisti e la segnalazione delle opere. Con questo spirito sono stati scelti a volte anche personaggi considerati ''scomodi'' come, ad esempio, Carmelo Bene premiato nel 2000 per la Poesia, che sul palcoscenico del Fregene ha dato vita forse ad una delle sue ultime interpretazioni.

Un evento. Cosi' come il premio attribuito a Gore Vidal lo scrittore americano radicale e geniale definito da Fernanda Pivano (Premio Fregene per la Letteratura 1997) ''il piu' grande scrittore americano vivente''. Vidal ha dato ancora un fremito all'America con l'uscita del suo libro venduto in milioni di copie in tutto il mondo, in cui indica ai propri concittadini il pericolo della fine della liberta' e l'autoritarismo.
Grandi personaggi, dunque grandi storie.

Un premio vive della tradizione che costruisce e delle innovazioni che introduce, vive di memoria e di futuro, come ogni attivita' culturale."In questi anni cosi' profondamente segnati dal mutamento e quindi gravidi di rischi ma anche ricchi di speranze, la cultura ha un ruolo importante per aiutarci a comprendere e ad immaginare e dunque essere parte attiva del nuovo che occorre costruire. Ogni premio, anche questo, puo' dare un suo contributo. E' la speranza che ispira la Giuria, nell’impegno del Premio Fregene."

Il Premio e' rappresentato da una scultura del maestro Angelo Canevari (che raffigura un Ippocampo cavalcato da una ideale Musa dell'Arte) e da un assegno in denaro.

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Appunti sul premio

La Manifestazione si vuole proporre come punto di riferimento per quanti, uomini di cultura e di scienza, nel nostro paese e all'estero, affermano e promuovono la diffusione di una cultura indipendente, libera, portatrice di valori di progresso e di civilta'.

Nato nel 1979, il Premio ha conquistato nel tempo un suo spazio nel piccolo universo dei premi letterari. Da quel momento e' nata una formula nuova, un premio interdisciplinare, dinamico, moderno, calato appieno nella realta' attuale.

Gia' il riconoscimento concesso a Eugenji Evtuscenko anticipava l'impegno internazionale del ''Fregene'': Arthur Schlesinger, Melina Mercouri, Tennessee Williams tra i vincitori delle prime edizioni. Il Premio ha intrapreso un discorso intenso anche sul piano scientifico con il riconoscimento attribuito a grandi autorita' come i Nobel Rita Levi Montalcini, John Eccles, Carlo Rubbia, nonche' ad altri scienziati e ricercatori come Edoardo Amaldi, Umberto Veronesi, Sabatino Moscati, Renato Dulbecco, Luc Montagnier.

Per la Narrativa si citano soltanto alcuni nomi: Dacia Maraini, Francesca Sanvitale, Alberto Moravia, Nantas Salvalaggio, Paolo Volponi, Alberto Bevilacqua, Gianpaolo Rugarli, Sandro Veronesi, Rosetta Loy, Luce d’Eramo, Michele Prisco, Giorgio Montefoschi, Manuel Vazquez Montalban, Andrea Camilleri, Fernanda Pivano; per la Saggistica: Eugenio Scalfari, Enzo Biagi, Giampaolo Pansa, Arrigo Petacco, Pino Arlacchi, Judith Thurman, che ci ha portato da New York la celebre storia de ''La mia Africa''. Infine, scrittori, giornalisti, economisti come Paolo Mieli, Beppe Severgnini, Leo Valiani, Indro Montanelli, Giovanni Spadolini, Gianni Rocca, Demetrio Volcic, Massimo Franco, Giuseppe Turani, Piero Angela, Vittorio Foa, Gianni Riotta, Paolo Mieli, Marcello Veneziani, Magdi Allam, Paolo Ruffini.

Fra i Premi Internazionali: Tahar Ben Jelloun, Predrag Matvejevic, Jostein Gaarder, Manuel Vazquez Montalban, Gore Vidal, Paulo Cohelo, Dominique Lapierre.
Fra i Premi “Una vita per la Moda" il primo riconoscimento e' stato consegnato a Laura Biagiotti, nel 1994. L’anno scorso, nel 2005, e' stata premiata Lavinia Biagiotti, che ha dato vita ad una performance graziosa con una sfilata di bambine, naturalmente tutte in bianco.

Ufficio Stampa
Maria Rita Ursitti

Marina Pallotta
Via della Camilluccia 201 - Roma
marinapallotta@virgilio.it
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Fax. 06.35497720

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