I dipinti della serie “So What" rimandano al mondo dei fumetti. Doppioni speculari, Dick Tracy e Duca di Montefeltro, Van Gogh e Corto Maltese, Papa Innocenzo X e Silver Surfer, Wonder Woman e Sibilla. Anche nella serie di opere “Item", il lavoro dell'artista mostra le influenze concettuali della ‘Pop Art’.
Due serie di opere pittoriche
Dal 15 Luglio a fine Ottobre la Galleria veneziana ospitera' nel nuovo spazio espositivo di Pietrasanta due serie di opere pittoriche dell’artista brasiliana.
La Galleria d’arte moderna e contemporanea Flora Bigai di Venezia apre un nuovo spazio espositivo a Pietrasanta (Lucca). L’artista scelta per inaugurare il 15 luglio la sede toscana della prestigiosa galleria veneziana la dice lunga sugli obiettivi che si e' data Flora Bigai che persegue tenacemente nel lavorare con artisti dalle collaudate e riconosciute capacita' espressive. Debora Hirsch, artista brasiliana, milanese d’adozione, presentera' alla Galleria Flora Bigai alcune delle piu' emblematiche delle sue opere pittoriche che producono una visione inedita della vita e dell’arte.
I dipinti della serie “So What" rimandano al mondo dei fumetti ma sarebbe limitativo congelarli in quell’espressione comunicativa. Doppioni speculari, Dick Tracy e Duca di Montefeltro, Van Gogh e Corto Maltese, Papa Innocenzo X e Silver Surfer, Wonder Woman e Sibilla…come dice Danilo Eccher nel catalogo della mostra ‘…cultura alta e bassa si mescolano anche sul piano della narrazione, lasciando al linguaggio il compito di organizzare la messa in scena dell’arte…come in tutto il lavoro di Debora Hirsch, la superficialita' apparente cela una piu' complessa macchina concettuale che attiva le frizioni dell’ossimoro, che esaspera il rigore grammaticale, che scompone l’ordine semantico.’
Anche nella serie di opere “ITEM", il lavoro di Debora Hirsch mostra le influenze concettuali della ‘Pop Art’. L’origine fotografica di una pittura che si stende sull’immagine e accentua il piano simbolico delle figure. La riconoscibilita' dell’immagine risulta insignificante; i personaggi sono intercambiabili, non e' la loro presenza che conta ma loro funzione, il loro ruolo nel complesso meccanismo della comunicazione. Il vero soggetto di questa iconografia non e' il personaggio ritratto ma la sua presenza mediatica.
Debora Hirsch, nelle opere che la Galleria Flora Bigai ospitera' a Pietrasanta dal 15 luglio a fine ottobre, mantiene il ricorso continuo al viso come materiale della sua ricerca sull’identita', comunicazione, memoria e linguaggio. La Hirsch, lavora anche con fotografia, installazioni, video, animazioni 3D, confermandosi un’artista multimediale, ed ha partecipato a diverse mostre e seminari in Italia e all’estero, tra queste FILE Electronic Language International Festival, Sao Paulo e Rio de Janeiro; L'infinito dentro lo sguardo: sentieri interrotti e La Creazione Ansiosa a Palazzo Forti di Verona; Teledivision show in Romania; Video Dia Loghi al Centre Culturel Francais di Torino; La parola contesa fra filosofia e scienza al Teatro Eliseo a Roma; Americanlifetime, mostra personale alla Galleria VM21 di Roma; BR-101, mostra personale alla galleria 404 Arte Contemporanea di Napoli; Video Windows alla Galleria Stux di New York
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Flora Bigai Arte Moderna e Contemporanea
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