Un'occasione per riscoprire il Forte sul mare costruito dall'Arciduca Pietro Leopoldo di Lorena alla fine del Settecento. Viene presentata per la prima volta al pubblico la video installazione "Spirits" (2002) di Stefano Cagol. A cura di Fabio Bartolini.
Con una video istallazione inedita di Stefano Cagol: Spirits
a cura di Fabio Bartolini
Una mostra che unisce ricerca storica e visione artistica, che passa dalla letteratura alle forme simboliche. Un'occasione per riscoprire il Forte sul mare costruito dall' Arciduca Pietro Leopoldo di Lorena alla fine del Settecento.
Dal 15 luglio al 10 settembre 2006 avra' luogo nel Forte di Marina di Bibbona la mostra "Fuoco & Fuochi", aperta tutti i giorni con orario 19-23, con ingresso libero.
Con l’edizione di quest’anno l’elemento dominante sara' il “FUOCO" attraverso una prima fase nella quale il territorio viene letto come un testo tridimensionale, dove successivi processi storici si sono depositati e sedimentati dando luogo ad una sovrapposizione di spazi e di immagini, e una successiva apertura alle letture piu' recenti, sia letterarie che artistiche di questo elemento.
Sul progetto espositivo pluriannuale
L'idea, nata dall'Architetto Fabio Bartolini e sviluppata nel corso dei colloqui con l'Assessorato ala Cultura del Comune di Bibbona ,e' partita dalla volonta' di "inventare" una serie di iniziative tra di loro collegate.
L'idea di programmare una serie di iniziative nell'arco di quattro anni partendo dai quattro elementi derivanti dalla fisica aristotelica: ACQUA, FUOCO, ARIA, TERRA e' subito apparsa molto coinvolgente. E proprio partendo da questi elementi primigeni risulta interessante intrecciare uno stretto legame tra passato e contemporaneita', territorio e valenze simboliche universali.
Attraverso questa continua sovrapposizione di livelli di lettura diversi e complementari attorno al medesimo, ampio, argomento, l’iniziativa si pone l’obiettivo di collegare con un filo rosso il passato al presente, mettendo in luce tracce nascoste, desideri, sogni ed errori. La volonta' e' di diffondere anche localmente conoscenza e sensibilita' per le testimonianze artistiche e storiche e di rafforzare il legame fra eventi culturali ed offerta turistica, portando avanti una politica che valorizzi iniziative non effimere.
Per raggiungere questi obiettivi, il progetto espositivo si rivolge ad un pubblico ampio sia dei residenti che dei turisti, proponendo la conoscenza del territorio e dei suoi eventi storici e creando un dibattito aperto all’assorbimento delle nuove forme artistiche e alla circolazione delle idee in una visione multipla della realta'.
La prima edizione dello scorso anno, ospitata nella sale a primo piano del forte costruito tra il 1786 ed il 1790 appena riaperte dopo il restauro, si e' interamente svolta attorno al tema dell’"ACQUA", madre e matrigna del mondo, cosi' strutturalmente collegata al Forte sulla spiaggia. C'erano in mostra l’acqua imbrigliata e quella desiderata, quella dei documenti storici navali e quella che sgorga dalle fonti locali, e l'acqua del mare del litorale della zona raccontata da scrittori come Cassola e Pasolini.
La mostra ha avuto un grande successo con piu' di 3000 visitatori.
Sull'installazione di Stefano Cagol
Viene presentata per la prima volta al pubblico la video installazione “Spirits" (2002) di Stefano Cagol, che ha realizzato un progetto per l’opening della Biennale di Berlino e in settembre sara' impegnato in un progetto personale a Tokyo con l’istituto Italiano di Cultura, una mostra collettiva a Ghent a cura di Angelique Campens e una partecipazione internazionale a Toronto.
Si tratta della seconda partecipazione dell’artista contemporaneo nel progetto pluriennale, all’interno del quale va delineando un preciso percorso unitario sospeso tra lettura attuale e valenze simboliche. L’artista lavora infatti attorno ai simboli forti della societa' odierna della quale mette in evidenza le contraddizioni e i punti di vista alterati e mai univoci.
All’interno del progetto espositivo sui quattro elementi Cagol affronta il legame stretto che unisce il passato con il presente e allo stesso tempo mostra possibilita' di lettura aperte ad una suggestione e al suo esatto contrario, in una visione del reale costantemente plurima.
Lo scorso anno con il video “The Fate of Energy" l’energia liberatrice di un temporale esibiva anche il lato oscuro dei suoi fulmini, bagliori nella notte come bombe su Baghdad.
Quest’anno la fiamma di una candela si oppone alle luci frastornanti metropolitane solitamente immortalate dall’artista. E anche in questo caso il chiarore sinuoso si sdoppia in una danza continua e ammaliante piu' che familiare e rassicurante.
“Il fuoco di una candela, un elemento simbolico piu' che familiare. Perche' la luce di oggi non e' piu' quella naturale del fuoco domestico, della flebile candela, ma quella abbagliante, nevrotica dei centri urbani, che hanno eliminato dal mondo ogni possibilita' di oscurita', di intimo buio per riflettere in silenzio.
La fiamma e' lontana da qualsiasi sfondo riconoscibile tanto che viene proiettata in un universo soprannaturale. Danza sinuosa, animata da un’energia atavica, non scossa da alcuna interferenza esterna individuabile, come i fuochi di antichi roghi cultuali, come antiche fiamme alimentate da eteree vestali senza volto. E questo multiforme moto si apre nel suo doppio: il fuoco e' in continua agitazione, si bacia, si allontana, si piega, si gonfia e si riavvicina.
E’ un doppio che amplifica il potere ipnotico del ritmo luminoso, che aumenta la carica allegorica sospesa tra l’immagine di un fuoco distruttore e un fuoco purificatore, come l’ultima fiammella di Hiroshima tenuta viva come simbolo di rinascita.
Il caldo chiarore non si ferma per trasformarsi nel luccichio quasi di una stella, fino alla sopraffazione di un buio assoluto, immobile, passando da un coinvolgimento concitato ad una quiete intima e silenziosa."
Opening 15 luglio 2006. H 21
Forte di Marina di Bibbona
Bibbona, Toscana