Omaggio a Giordano Bruno. In mostra opere recenti e studi ultimi, imperniati sul codice “iperspazialista.
Omaggio a Giordano Bruno
Sara' inaugurata martedi' 5 settembre 2006, alle ore 20, e restera'
aperta sino a martedi' 2 gennaio 2007, l’esposizione, curata dal
critico Maurizio Vitiello, intitolata “Omaggio a Giordano Bruno", con
opere recenti e studi ultimi, imperniati sul codice “iperspazialista",
dell’artista abruzzese Ettore Le Donne, nello “Studio Bunker" (Corso
Umberto, 450 bis 65016 Montesilvano - Pescara; cell. 349/527.81.66).
Orario: martedi'-giovedi', ore 19-21; per appuntamento telefonico.
Scheda della mostra a cura di Maurizio Vitiello
Giordano Bruno e' stato il sostenitore della infinita' dell’Universo, dell’esistenza
cioe' di infiniti Soli e infiniti mondi.
Il suo pensiero ha contribuito alla teorizzazione della poetica “iperspazialista",
che proclama l’avvento dell’uomo cosmico, un nuovo Ulisse che, abbandonato i
flutti marini, viaggia nell’immensita' degli oceani cosmici.
Attualmente gli iperspazialisti che hanno intrapreso tale “viaggio" immaginario
sono: Luisa Bergamini, Giovanni Boldrini, Fabrizio Campanella, Alessandro Carlini,
Isabella Ciaffi, Maria Pia Daidone, Andrea P. Damiani, Anna Donati, Umberto
Esposti, Maria Cristiana Fioretti, Giovenale, Cesare Iezzi, Ettore Le Donne,
Giuseppe Masciarelli, Nabil, Innocenzo Odescalchi, Antonio Paciocco, Giorgio
Pahor, Monica Pennazzi, Alessandro Perinelli, Massimo Pompeo.
Distinguono i recentissimi altri lavori di Ettore Le Donne soluzioni ardite e
combinazioni estreme, nonche' particolarismi astratti, ma anche tensioni abbinate a
costruzioni segnico-geometriche, che determinano strutturazioni e dettagliano
investigazioni cromatiche.
Riferimenti epocali e/o a persone che hanno determinato il peso della storia sono
nettamente inseriti in veste didascalica e si possono cogliere riferimenti espliciti
al mondo conflittuale contemporaneo.
Ha realizzato un ciclo sui “Bunker", vere “dimore inossidabili dello spirito", per
Enzo Pagani, Giordano Bruno, Carlo Rubbia, Isaach Asimov, Stephen Hawking,
Margherita Hack, ma anche per Beuys, Licini, Burri, Barisani, Dorazio, Cucchi,
Mastroianni, Vedova, Afro, Ray, Calder, Janco ...
Rsultano sentiti omaggi di un artista a chi ha fatto grande l’arte, la storia
dell’arte, la cultura e la civilta', perche' l’artista sembra suggerire che le nostre
vite si sono incrociate, s’incrociano e s’incroceranno felicemente con i destini e
le carriere di artisti e di intellettuali dei secoli passati e contemporanei.
Il lavoro di Ettore Le Donne, impegnato operatore del “Movimento Iperspazialista",
ha interessato molti critici, ma ci sembra particolarmente importante sottolineare
che il bravo critico abruzzese Leo Strozzieri ha scritto in modo esaustivo
sull’artista, tra l’altro, nel catalogo “Iperspazialismo e sue radici storiche", che
fece da corredo alla mostra “Movimento Iperspazialista e sue radici storiche"
realizzata a Popoli, in provincia di Pescara, alla Sala Comunale “Corradino
D’Ascanio", inventore, per chi non lo sapesse ancora, dell’elicottero e della vespa.
Infine, precisiamo che Ettore Le Donne merita sempre piu' una maggiore attenzione da
parte della critica che conta e che i suoi lavori misuratissimi, severi e serrati
sostanziano detonazioni linguistiche e conservano memorie, che devono restare doti
inalienabili del patrimonio umano; perche', altrimenti, non avremmo piu' coordinate
chiare e chiarificatrici.
Ettore Le Donne continua un lavoro accorto, meditato sulla dimensione del viaggio
spaziale, potenziale, ipotetico e virtuale, dell’uomo nel suo atelier, colmo di tele
e di ritagli giornalistici.
Studio Bunker
Corso Umberto, 450 bis - Montesilvano (PE)