Quartiere fieristico
Pordenone
viale Treviso, 1
0434 232111

Italia, 1946 - 2006
dal 7/9/2006 al 16/9/2006
Sabato e festivi: 10.00 - 23.00; feriali: 16.00 - 23.00; domenica 17.11: 10.00 - 21.00
WEB
Segnalato da

Archivio C.R.A.F.




 
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7/9/2006

Italia, 1946 - 2006

Quartiere fieristico, Pordenone

Dalla Ricostruzione al Nuovo Millennio. La mostra rappresenta un compendio - in 140 immagini - della storia della fotografia italiana dal dopoguerra ad oggi e delle sue emergenze culturali ed artistiche. Lettere, documenti originali e riviste d’epoca, completano l’esposizione. A cura di Walter Liva, Cesare Colombo e Claudio Erne'.


comunicato stampa

Dalla Ricostruzione al Nuovo Millennio

A cura di Walter Liva, Cesare Colombo e Claudio Erne'

La fotografia realizzata dall’Agenzia Farabola ad Arturo Toscanini a Milano nel 1946 al suo rientro in Italia dall’esilio negli Stati Uniti a cui lo aveva costretto il fascismo e l’immagine della prima “Miss Italia" di Elio Luxardo dello stesso anno, aprono la grande mostra “Italia, 1946 - 2006. Dalla Ricostruzione al Nuovo Millennio" dedicata dalla Presidenza del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia ai sessant’anni trascorsi di Repubblica e di democrazia.

In 140 fotografie, tutte stampe originali d’epoca ( vintage prints), dalle prime espressioni della ritrovata liberta' e della volonta' degli italiani di ricostruire una vita normale dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale, si sviluppa un racconto che copre un intiero periodo storico, nel quale la fotografia - che proprio dal dopoguerra venne scoperta dal grande pubblico sulla base della lezione della straight photography - assume la valenza di una lingua.

Questa scoperta fu il frutto del lavoro di intellettuali, scrittori e giornalisti, ed in primo luogo dello scrittore Elio Vittorini che nella rivista “Il Politecnico" introdusse il racconto per immagini, affidato per una parte a Luigi Crocenzi, e che poi si amplifico' nelle riviste illustrate che a loro volta negli anni ’50 e ’60 raggiunsero tirature enormi.

Dagli anni ’50 in poi si sviluppo' in Italia anche un significativo “associazionismo culturale" da parte di fotografi che aderivano alle diverse correnti di pensiero, come nel caso de La Bussola e del MISA ad una estetica ispirata dal filosofo Benedetto Croce in grado di rappresentare l’armonia delle forme e del bello: Luigi Cavalli, Vincenzo Balocchi, Paolo Bocci ed anche - per un breve periodo - altri autoriche poi si distaccarono, come Piergiorgio Branzi, Alfredo Camisa, Antonio Migliori, Luciano Ferri, fino al “trasgressivo" Mario Giacomelli che con la sua opera cambio' completamente il punto di vista del neorealismo, introducendo nelle immagini la poesia e l’onirico nei suoi racconti fotografici.

A Venezia nel 1947 era nato il Circolo “La Gondola" che aveva come punto di riferimento Paolo Monti, ma anche gli emergenti Fulvio Roiter e Gianni Berengo Gardin.

In Friuli nel 1955 un gruppo affine alle tesi del neorealismo ( Gianni e Giuliano Borghesan, Toni del Tin, Carlo Bevilacqua, Italo Zannier, Aldo Beltrame ed altri) ne rappresento' l’ultimo sussulto.

Ma con gli anni ’50 l’Italia cambio' radicalmente, accentuando tuttavia il divario tra il nord industrializzato e il sud del Paese, terra di emigrazione che diventava oggetto di indagine sociologica. Il boom economico introdusse nuovi simboli del benessere raggiunto, ed anche il cinema contribui' - basti pensare all’immagine simbolo di Anita Ekberg che fa il bagno nella fontana di Trevi - ai cambiamenti nell’immaginario collettivo.

Negli anni ’60 emergono nuovi Autori, come Ferdinando Scianna, Cesare Colombo, Piero Raffaelli, Toni Nicolini, Alfonso Modonesi, Elio Ciol, Pepi Merisio, Carla Cerati, Lisetta Carmi, Giuliana Traverso.

Con gli anni ’70 e ’80, accanto ad un rivitalizzato fotogiornalismo ( Roberto Koch, Romano Martinis, Claudio Erne' ) appare e cresce la fotografia di ricerca, rivolta piu' ai musei e alle gallerie che' alla stampa: Franco Fontana che con la magia del colore fa diventare il paesaggio italiano una terra incantata. Luigi Ghirri delinea invece una nuova poetica intesa a restituire tracce del reale per come viene immaginato, e poi Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Guido Guidi, Roberto Salbitani, Paolo Gioli, Bruno Lorini, Franco Vaccari, Luca Maria Patella, e quindi Mimmo Jodice, Gabriele Basilico, Olivo Barbieri.

Nell’ultimo decennio, con l’estendersi dell’informatica e del digitale, la fotografia viene riconosciuta ed accettata come una delle arti della contemporaneita', chiamando cosi' in causa molte espressioni artistiche contemporanee. Di queste ultime generazioni di autori, ne fanno parte Walter Niedermayr, Marco Zanta, William Guerrieri, Luca Campigotto, Gianantonio Battistella, Gianluigi Colin, Massimo Vitali, Antonio Biasiucci, Mario Sillani Djerraian, Toni Thorimbert, Moreno Gentili, Aimara Garlaschelli. Marco Campanini, Gea Casolaro.

La mostra rappresenta quindi un compendio - in 140 immagini - della storia della fotografia italiana dal dopoguerra ad oggi e delle sue emergenze culturali ed artistiche. Lettere, documenti originali e riviste d’epoca, completano l’esposizione.

La mostra e il conseguente catalogo ( in italiano, inglese, francese e tedesco) a cura di Walter Liva, Cesare Colombo e Claudio Erne', sono stati realizzati dalla Presidenza del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia per l’occasione del 60' anniversario della Repubblica Italiana.

Per questa iniziativa sono stati coinvolti diversi archivi, tra cui l’Archivio C.R.A.F., la Fondazione 3M, la FIAF, il Circolo La Gondola di Venezia, la Galleria Estro di Padova, oltre a singoli fotografi e alla Graphistudio che ha realizzato le stampe digitali.

Dopo una anteprima alla Fiera di Pordenone dall’ 8 al 17 settembre, la mostra verra' trasferita a Toronto, Canada alla J.D. Art Gallery del Columbus Centre dall’11 al 24 novembre e quindi riproposta al Metro Center dal 25 novembre al 1 dicembre.

Dopo Toronto sono previste altre tappe a Washington negli USA e quindi a Berlino e Halle in Germania.

Inaugurazione venerdi' 8 settembre, ore 10.30

Pordenone Fiere
Viale Treviso 1 - padiglione 5 - Pordenone

Sabato e festivi: 10.00 - 23.00; feriali: 16.00 - 23.00; domenica 17.11: 10.00 - 21.00

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