“Zappa e pennello". Il nome di questa mostra riassume la sua filosofia. Con la natura, Fukushima intrattiene un rapporto quasi simbiotico: e' la sua eterna musa ispiratrice, fonte di sentimenti ed emozioni che guidano la sua ricerca artistica. In mostra numerosi quadri.
Zappa e pennello
La galleria Milarte ospita dal 12 al 30 settembre le creazioni di un
poliedrico artista giapponese, Ichiro Fukushima. Pittore e scultore, Ichiro
e' anche architetto di giardini orientali, calligrafo, esteta, poeta. E anche
filosofo: perche' ha scelto il pennello, lo scalpello, i colori per parlare
all’anima, in un modo che e' tutto orientale e affonda le radici nel suo
Paese d’origine.
“Zappa e pennello" - il nome di questa mostra - riassume la sua filosofia.
Con la natura, Fukushima intrattiene un rapporto quasi simbiotico: e' la sua
eterna musa ispiratrice, fonte di sentimenti ed emozioni che guidano la sua
ricerca artistica. Secondo l’estetica nipponica, la natura e' lo spazio di
Dio, una divinita' trascendente ma anche immanente, che ci parla attraverso
lo splendore di un acero rosso o la maestosita' di una cascata. Con la
natura, Ichiro Fukushima non si limita alla contemplazione. Ama definirsi
anche contadino, perche' coltiva la terra - nella campagna lombarda in cui
vive - con metodi naturali e un rispetto piu' che religioso.
Da qui, il
concetto di “Zappa e pennello". La zappa e' lo strumento per coltivare: per
lui il raccolto e' fonte di gioia e la frequentazione assidua della natura e'
motivo di crescita spirituale. Il pennello, cioe' la creazione artistica,
per il maestro giapponese e' espressione di gioiosa gratitudine. “E’ Dio il
vero artista", spiega Fukushima. “Io sono solo uno strumento. Apro il mio
cuore, metto a disposizione i miei occhi e le mie mani e lascio che Lui mi
guidi".
In questa mostra, Fukushima presenta numerosi quadri, emblematici del
viaggio interiore del maestro. Sono paesaggi dell’anima, luoghi onirici in
cui sciogliere il dolore, trovare la serenita' e incontrare Dio.
Oltre ai
quadri, Fukushima espone anche altre creazioni ispirate alla tradizione
orientale, tutti pezzi unici: hanare, miniatura in legno della casa
tradizionale nipponica, che ospita microdipinti; alcune lampade giapponesi
andon, in legno e carta di riso, impreziosite da decorazioni calligrafiche;
alcuni kakejuku, i tradizionali rotoli di carta e seta appesi nell’angolo
tokonoma della casa giapponese, rivisitati dall’artista abbinando pittura e
calligrafia; alcune miniature di giardino zen, di tipologia “kare sansui"
(paesaggio secco), ideato dai monaci zen secoli fa per agevolare la
meditazione e reinterpretati in chiave personale dal maestro.
E poi, le
preziose calligrafie di haiku e componimenti poetici giapponesi, in cui
oltre al dominio delle tecniche trazionali calligrafiche, conseguito grazie
a un certosino esercizio quotidiano, si esprime anche la creativita' poetica
del maestro.
Inaugurazione: 12 settembre 2006 dalle ore 18.30 alle 21.30
Galleria Milarte
via Solferino, 42 - Milano
Orari: dal martedi' al sabato dalle 15,00 alle 19,00