Ufficio Stampa Rosi Fontana Ku.ra
Antonio Lopez Garcia
Miguel Angel Arguello
Joan Mora
Jose' Maria Mezquita
Matias Quetglas
Antonio Maya
Laura Gavioli
L'esposizione affronta la stagione del realismo spagnolo, capitolo tra i piu' rilevanti nel panorama dell'arte europea del secondo 900, in un fervido dialogo con alcune opere emblematiche dei protagonisti e degli antecedenti storici, da Zurbaran a Ribera, da Goya a Sorolla e Zuloaga. Attraverso un centinaio di opere, la rassegna intende restituire la temperie culturale di quella generazione di artisti maturata all'Accademia di San Fernando a Madrid. A cura di Laura Gavioli.
Arte spagnola della realta'
a cura di Laura Gavioli
Posta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della
Repubblica Italiana, la mostra “Realidad. Arte spagnola della realta'", sara'
visitabile presso la Galleria di Palazzo Loffredo a Potenza dal 22 settembre al 14
gennaio 2007. L’evento, straordinario per la portata eccezionale delle opere in
mostra, si inserisce nel calendario dei festeggiamenti programmati
dall’Amministrazione Comunale per il Bicentenario della Citta' di Potenza, il cui
anniversario e' celebrato ufficialmente a partire dall’ 8 agosto, per
ricordare la legge con cui lo stesso giorno ma del 1806 Potenza veniva elevata a
capoluogo della Basilicata.
L’esposizione, a cura di Laura Gavioli, affronta la stagione del realismo
spagnolo, capitolo tra i piu' rilevanti nel panorama dell’arte europea del secondo
novecento, in un fervido dialogo con alcune opere emblematiche dei protagonisti
degli antecedenti storici del realismo nell'arte spagnola, da Zurbara'n, a Ribera,
da Goya, a Sorolla e Zuloaga fra gli altri, ai quali sara' dedicata una sezione
della mostra.
“Realidad -dice il Sindaco di Potenza Ing. Vito Santarsiero - vuole essere non
solo una grande mostra che riporta a Potenza, nella splendida cornice di Palazzo
Loffredo la grande arte, ma anche l’occasione per rafforzare l’ambizioso
progetto di fare del capoluogo lucano un centro culturale d’eccellenza.
Palazzo Loffredo, ubicato nel cuore antico della citta' e' sede, oltre che della
Galleria Civica anche del Museo Nazionale di Archeologia “Dinu Adamesteanu",
gia' impostosi all’attenzione di esperti e appassionati grazie a reperti unici per
bellezza e rarita', alla seduzione delle sue sale che hanno ospitato le Mostre
dell’Ambra e del Corallo e all’affascinante percorso che offre nella storia
antica e nobile oltre che ricca della terra lucana.
L’Amministrazione comunale di
Potenza, dopo le mostre dedicate al grande sodalizio d’arte tra Colacicchi e
Martinelli e al viaggio nella pittura e nella scultura italiana del ‘900 con
Visionari Primitivi Eccentrici, e dopo il successo delle altre grandi mostre
tenutesi a Potenza in gran parte curate dalla stessa esperta Gavioli, dedicate a De
Chirico, Carra', La Bella Pittura, Carlo Levi, Gaetano Martinez, Ilario Fioravanti,
Ernesto Ornati, vuole offrire alla Citta', alla Regione ma anche all’intera area
del Mediterraneo un altro grande evento all’interno della sua Galleria Civica".
Attraverso un centinaio di opere, la rassegna intende restituire la temperie
culturale di quella generazione di artisti maturata all’Accademia di San Fernando
a Madrid, dove Antonio Lo'pez Garci'a e un gruppo di suoi coetanei come Francisco
Lo'pez, Isabel Quintanilla, Julio Lo'pez Herna'ndez, Amalia Avia, Maria Moreno e
Carmen Laffo'n, hanno studiato e poi talvolta insegnato alle generazioni successive
come guardare la cosiddetta realta', coniugando la lezione dei maestri spagnoli, dei
caravaggeschi, di Goya, con le istanze della modernita'.
Negli anni sessanta del XX secolo, la Scuola di Belle Arti di San Fernando a Madrid
rappresenta il centro nevralgico della sperimentazione artistica spagnola. Qui e'
titolare della cattedra di pittura Antonio Lo'pez Garci'a, figura singolare e dotata
di un forte carisma, che, rompendo con le forme dominanti, aveva deciso di
approfondire gli aspetti illusionistici dell'immagine per poter arrivare alla
realta' ultima delle cose. La sua estetica, all'interno di un ambiente
effervescente, non immune da un certo carattere profetico, creera' una scuola nella
Scuola, dando vita alla Escuela realista madrilena.
Durante gli anni di studio conosce Mari'a Moreno (Madrid, 1933), pittrice dalla
singolare sensibilita' che sposera' nel 1961. Di lei, saranno presenti in mostra
alcune opere emblematiche a partire dagli anni settanta fino ad oggi, fra cui Cocina
de Tomelloso (1972) e Jardi'n de Poniente (2006).
La poetica di Antonio Lo'pez Garci'a (Tomelloso, Ciudad Real, 1936) nasce da
un’autentica vena realistica e i suoi soggetti provengono dalla sua esperienza, da
cio' che egli ama: le persone a lui care, la sua terra, la citta' in cui vive,
Madrid, celebrata nei diversi dipinti che la raffigurano dall’alto, nelle vie
principali e dai sobborghi periferici con le immense voragini tra i palazzi dei
nuovi quartieri, i suoi angoli dimessi e malinconici. Dipinti di grandi dimensioni
su cui l’autore lavora a lungo, tornandovi anche per anni, ogni volta in cui le
condizioni di luce gli sembrino adatte per ridare vita al'impulso emozionale che lo
aveva spinto a dipingere. A Potenza sara' presentato un nucleo di opere di pittura,
di scultura e disegni di grande importanza, fra cui Carmencita jugando (1960),
Madrid sur (1965 - 1985), La cena (1971-'80), Figura de hombre (bronzo, 2001).
L’ossessione per la luce, elemento fondante dell’opera pittorica di Lo'pez
Garci'a, assume il valore di strumento conoscitivo della realta' anche nell’opera
dei suoi eccezionali compagni, come Amalia Avia (Santa Cruz de la Zarza, Toledo,
1930): l’assoluta fedelta' della pittrice al motivo reale si traduce nei
bellissimi scorci di citta' presenti in mostra, come La calle de San Mateo (1974)
Despacho de leche (1994): a distanza di vent’anni, l’artista riprende lo stesso
soggetto, la citta', che, avvolta da una luce radente, emana un’atmosfera sospesa
e misteriosa, in bilico fra sogno e realta'.
La pittura di Carmen Laffo'n (Siviglia, 1934) ricrea l’intima calma della
quotidianita', colta attraverso un particolare cromatismo che tende ad idealizzarla,
pur restando fedele al dato di realta'. Il colore gioca dunque un ruolo dominante
nella sua produzione artistica, come testimoniano le opere Bodego'n de El Coli
(1964) e la serie di paesaggi de El Coto (2005-2006).
Anche nell’opera di Isabel Quintanilla (Madrid, 1934) la luce riveste
un’importanza eccezionale: da qui le sue nature morte o gli interni in cui si
scorgono a malapena ombre misteriose che, realizzate con molteplici velature,
acquisiscono un'aura mistica, quasi irreale, inserendo l’opera in una dimensione
di atemporalita', come testimoniano dipinti quali Paco escribiendo (1995) o Bodego'n
con ajos (2004).
Presso la Scuola di Belle Arti si San Fernando a Madrid, Isabel Quintanilla conosce
e in seguito sposa lo scultore Francisco Lo'pez Herna'ndez (Madrid, 1932). Dopo i
suoi studi a Madrid, Francisco Lo'pez viaggia in Grecia, Italia e Francia, dove
approfondisce la conoscenza della scultura classica, rinascimentale e contemporanea.
Il suo percorso tocca inizialmente la tematica religiosa, per poi approdare ad una
visione lirica del quotidiano, filtrato attraverso figure ed oggetti cristallizzati
nel bronzo, come ad esempio Nina escribiendo (1991). Anche il fratello di Francisco,
Julio Lo'pez Herna'ndez, appartiene al gruppo storico della escuela realista
madrilena di cui sviluppa le caratteristiche attraverso la scultura. In occasione
della mostra potentina, saranno presentate opere fondamentali quali Marcela agachada
(1967) e El alcalde (1972).
Un gruppo di artisti piu' giovani, come Miguel A'ngel Arguello (1941), Joan Mora
(1944), Jose' Mari'a Mezquita (1946), Mati'as Quetglas (1946), Antonio Maya (1950),
e' cresciuto portando avanti in maniera originale e spesso assai individuale, la
sensibilita' dei propri maestri verso ulteriori sviluppi. E ancora, una generazione
dai limiti meno definiti, e anche meno definitivi, completa questo quadro della
ricerca sempre in evoluzione. Sono i “giovani" Clara Gangutia, una virtuosa
allieva di Antonio Lo'pez capace di aggiungere una straordinaria luce dinamica alle
sue composizioni, forse la lezione del cinema, Roberto Gonza'les, Jesu's Iba'nez,
Fernando Rodrigo,Carlos Di'ez Bustos.
Immagine: Isabel Quintanilla. Paco escribiendo, 1995.
Per ulteriori informazioni ed immagini rivolgersi:
Ufficio Stampa Ku.ra, Rosi Fontana Tel. 050-9711343 Fax 050-9711317 e-mail: info@rosifontana.it
Ufficio stampa Comune Potenza, Loredana Costanza Tel. 0971-415087 fax 0971-27076
e-mail: ufficiostampa@comune.potenza.it
Organizzazione: Comune di Potenza - Citta' Cultura
Catalogo: Marsilio editori, Venezia
Palazzo Loffredo
Largo Pignatari - Potenza
Ingresso: dal martedi' alla domenica, ore 9.00 - 13.00 / 17.00 - 21.00. La mostra rimane aperta durante le festivita'
Prezzo mostra: 3,00 intero; 1,50 ridotto (studenti fino a 24 anni, adulti oltre i 60 anni); l’ingresso per i portatori di handicap e' gratuito e avviene da Largo Duomo.
Informazioni e prenotazione visite guidate: Galleria Civica Tel./Fax 0971-27185