Iain Forsyth
Jane Pollard
Jonathan Monk
Yoshua Okon
Joao Onofre
Mario Garcia Torres
Francesco Vezzoli
Cristiana Perrella
Gli artisti in mostra propongono un personale remake di celebri opere degli anni 60/70, rileggendo, attraverso il filtro dell'ironia e della distanza storica, i principi-chiave del Concettuale come la preminenza dell'idea sull'oggetto, la dematerializzazione dell'opera, la problematizzazione della nozione di autore. Le loro opere propongono un confronto, una connessione e un approccio dialettico, come alternativa alla competizione generazionale.
Contemporary Returns to Conceptual Art
Il Contemporary Arts Programme di The British School at Rome inaugura
lunedi' 9 ottobre la mostra collettiva neo-con. Contemporary Returnes to
Conceptual Art, che riunisce i lavori di Iain Forsyth and Jane Pollard,
Jonathan Monk, Yoshua Okon, Joao Onofre, Mario Garcia Torres, Francesco
Vezzoli.
La mostra e' contemporaneamente in corso ad apexart, New York, dove si e'
inaugurata il 6 settembre e si chiudera' il 14 ottobre.
Gli artisti di neo-con propongono un personale remake di celebri opere
degli anni Sessanta-Settanta, rileggendo attraverso il filtro dell'ironia
e della distanza storica i principi-chiave del Concettuale come la
preminenza dell'idea sull'oggetto, la dematerializzazione dell'opera, la
problematizzazione della nozione di autore. Dietro l'apparente basso
profilo o l'effetto umoristico nel rifare lavori di alcuni dei piu' noti
protagonisti della recente storia dell'arte contemporanea come Acconci,
Baldessari, Beuys, Boetti, Nauman, Ruscha, non manca da parte degli
artisti di neo-con una seria riflessione sull'arte, sul suo stato attuale
e il suo valore di mercato e un invito a ripensare al significato e alle
potenzialita' del Concettuale, all'ascendente che ha esercitato e che
continua ad esercitare su generazioni di artisti.
Cio' che appare chiaro, anche attraverso la selezione ristretta dei lavori
esposti, e' che il neo-con e' uno stato d'animo e certo non un termine per
definire un procedimento codificato o un approccio univoco. Ci sono molti
modi differenti di avvicinare cio' che e' rimasto delle stimolanti
potenzialita' dell'arte Concettuale cosi' come di riprenderne le questioni
rimaste in sospeso. Nella loro diversita', pero', con il creare una curva
nel tempo, tutte opere neo-con, a differenza dell'omonima linea di
pensiero politica, intendono proporre il confronto, la connessione e
l'approccio dialettico come un'alternativa alla competizione nell'ambito
della storia e della cultura. Ecco perche' questo e' il solo neo-con che ci
piace.
Durante l'inaugurazione della mostra nel Lecture Theatre della British
School at Rome sara' proiettato in loop il film di Jonathan Monk Chinese
Crackers, 2006, che prende le mosse dal libro d'artista di Ed Ruscha
intitolato Crackers, del 1969.
inaugurazione 9 ottobre 2006 > h 18:30
The British School
via Gramsci, 61 - Roma
Orario: dal lunedi' al sabato 16 - 19.30. Ingresso: libero