Carla Accardi
Stephen Antonakos
Lawrence Carroll
Rebecca Horn
Bethan Huws
Anish Kapoor
Jannis Kounellis
Marisa Merz
Juan Munoz
Ettore Spalletti
Wael Shawky
Marco Tirelli
Pier Luigi Tazzi
Nelle sedi di Napoli e di Roma la galleria presenta artisti di diverse generazioni, di diversa origine e cultura, da Carla Accardi, Trapani 1924, a Wael Shawky, Alessandria d’Egitto 1971. Quel che li unisce in questa occasione e' la pratica del disegno nelle sue molteplici variazioni. A cura di Pier Luigi Tazzi.
Mercoledi' 27 settembre 2006, presso lo STUDIO TRISORIO DI NAPOLI, in via Riviera di Chiaia 215,
e venerdi' 29 settembre, presso lo STUDIO TRISORIO DI ROMA, in Vicolo delle Vacche 12,
alle ore 19.00, sara' inaugurata la mostra DI-SEGNI a cura di Pier Luigi Tazzi, con opere di Carla Accardi, Stephen Antonakos,
Lawrence Carroll, Rebecca Horn, Bethan Huws, Anish Kapoor, Jannis Kounellis, Marisa Merz, Juan Munoz,
Ettore Spalletti, Wael Shawky, Marco Tirelli.
Testo di Pier Luigi Tazzi:
La mostra DI-SEGNI / DRAWING(S) nelle sedi di Napoli (27 settembre) e di Roma (29 settembre) dello Studio Trisorio presenta artisti di diverse generazioni - da Carla Accardi, Trapani 1924, a Wael Shawky, Alessandria d’Egitto 1971 - e di diversa origine e cultura - nati in Italia, in Grecia, in Germania, in India, in Spagna, nel Galles, in Egitto, sulle opposte sponde del Mediterraneo o in riva ai grandi oceani; abitano da tempo grandi centri in cui si sono pienamente integrati, o solo in parte, esuli volontari, migranti o stanziali, oppure vivono ed operano in aree che avremmo detto una volta periferiche, ma non meno dense di vita e di storia, e allora cittadini del mondo attuale nelle sue varie conformazioni. Sono uomini e donne, laici e religiosi, ampiamente riconosciuti nel mercato dell’arte oppure attualmente piu' defilati. Il mondo di oggi nella sua infinita varieta' e ricchezza e' il loro terreno comune.
Oltre a questa comune condivisione quel che li unisce in questa occasione e' una radice antica quanto la cultura dell’uomo: la pratica del disegno nelle sue molteplici variazioni - appunto, progetto, nota a margine, tracciato incontrollato, o texture pazientemente, appassionatamente, amorosamente, costruita, a segnare un punctum, un momentum della loro esperienza di quel mondo e di quel tempo che condividono, anche quando se ne siano andati, ma che continuano a segnare con la presenza attuale di una loro personalissima traccia. E noi, i pochi - dice Maometto, dei dormienti nella caverna: “Solo il mio Signore sa con piu' precisione il loro numero. Nessuno li conosceva salvo pochi" - non li dimenticheremo mai, non li dimentichiamo.
Dalla testa, dalla mente, dal pensiero chiaro o oscuro, dal cuore di tenebra, o rischiarato da una qualche intima consapevolezza, percorrendo le misteriose e segrete vie del corpo, alla mano nei suoi moti gravi o leggeri, abili o automatici, e quindi alla pagina bianca, alla fragile tavola di iscrizione: figure, segni, macchie di colore che si espandono in superficie, che sembrano emergere da profondita' insondabili a marcare uno spazio o a costruirlo a vista, minimo effimero inconcluso, e dunque aperto e generoso.
Guardiamoli allora con attenzione: ci riguardano, da vicino, o almeno piu' da vicino delle grandi opere.
Pier Luigi Tazzi
Firenze, settembre 2006
Immagine: Carla Accardi, Rosso-blu n 5, 2006 Cm. 35x50
Inaugurazione venerdi' 29 settembre ore 19.00
STUDIO TRISORIO ROMA
Vicolo delle Vacche, 12
mart-sab ore 16.00/20.00