Fabbrica Ponte di Ferro
Carrara (MS)
Via Colonnata, 2

Bo Allison
dal 22/9/2006 al 23/10/2006
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Filippo Rolla



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Bo Allison
Filippo Rolla



 
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22/9/2006

Bo Allison

Fabbrica Ponte di Ferro, Carrara (MS)

The Paradigma Project. "L’artista Americano Bo Allison vive da molto tempo a Carrara, ne assapora lo spirito e con elegante maestria scolpisce il marmo, pietra fotografata dal suo occhio interiore con accurata attenzione". A cura di Filippo Rolla.


comunicato stampa

The Paradigma Project

a cura di Filippo Rolla

L’artista Americano Bo Allison vive da molto tempo a Carrara, ne assapora lo spirito e con elegante maestria scolpisce il marmo, pietra fotografata dal suo occhio interiore con accurata attenzione.

Bo scolpisce e fotografa… fotografa e scolpisce… e sembra quasi che queste due attivita' siano complementari all’incessante ricerca tra spirito e materia nell’ideare la forma.

Il suo modo d’essere fotografo, ancor prima di essere scultore, si manifesta attraverso l’attimo, un istante dilatato che ci rivela le cose nella loro particolare essenzialita': un’apparenza momentanea che assume una sua autonomia nello spazio e nel tempo dell’interpretazione ma che inevitabilmente e' in relazione al suo “prima e dopo" da cui si genera.

Cosi' io interpreto l’arte di Bo Allison fotografo che ci rivela come l’attimo divenuto immagine si trasforma in realta'. Una realta' soggettiva che al suo interno si modifica e si trasforma nel suo sorgere dall’attimo.

Avverto una metamorfosi dell’immagine che si manifesta di continuo; la variazione della forma originaria avvia un processo creativo da cui possiamo comprendere come l’attivita' artistica di Bo sia rivelatrice della sua stessa ricerca sulla trasformazione dell’attimo statico e dinamico.

Sorridendo mi dice una frase molto significativa io amo la fotografia, sono innamorato dell’immagine. E' parte di me, e' dentro di me e non posso farne a meno…Cosi' come la scultura, ho bisogno di scolpire ma e' un mondo diverso da quello della fotografia, sono due anime che abitano dentro di me con il loro stile espressivo.

Ora e' l’anima scultorea di Bo Allison che si presenta, e si racconta con molta affabilita', un sabato mattina tra un caffe' ed una sigaretta, nel suo grande studio di via Colonnata… Bo artista e scultore della contemporaneita', progetta una grande installazione, un paradigma artistico, una struttura architettonica policroma di marmo, granito e bronzo da collocare in luogo specifico. Un sito speciale, un percorso artistico di riflessione e svago dove si incontrano la natura, il pensiero dell’uomo e la spensieratezza dei bambini.

Il “Progetto Paradigma" come mi spiega Bo, e' una costruzione geometrica a forma di cubo ed e' composta al suo interno di 27 cubi disposti l’uno accanto all’altro.

Il lato del cubo “madre", cosi' definito da Allison, e' di 90 cm mentre l’unita' di misura di ogni singolo cubo e' di 30 cm. Ed e' ripetibile con la solita forma geometrica ma con dimensioni e materiali differenti.

Il gioco della composizione o scomposizione, come mi sottolinea Bo, focalizza la centralita' dell’osservatore, perche' il suo punto di vista da' inizio ad un processo di costruzione o de-costruzione di un cubo.

Quasi a voler dimostrare che questo processo di costruzione o de-costruzione di un cubo, diventa un aspetto necessario dello stesso sviluppo di aggregazione e disgregazione della materia. Qui la forma particolare del cubo, intesa come unita' di misura e atomo, raggiunge l’universale della forma, un cubo che diventa, come suggerisce Bo, la madre della forma dove al suo interno si nascondono tutte le altre forme che le danno vita.

Con molta calma e precisione concettuale mi chiarisce il momento essenziale di questa sua ricerca; e' come se il cubo utilizzato come unita' di misura, si trasformasse in un’unita' originaria, simile alla concezione atomistica di Democrito, dove essenza ed esistenza convivono nell’atomo stesso e dove si verificano per via di riunione e di separazione la nascita e la distruzione, per via d’ordine e di posizione il mutamento.

Bo Allison prosegue nel suo racconto e mi confida che l’idea del progetto paradigma nasce alla fine degli anni ’90, anche se la sua gestazione inconscia ha un arco di tempo piu' o meno di dieci anni. Ed e' consapevole che dal disordine primordiale si e' ritrovato, come d’incanto, in un segno completo, ordinato e geometrico.

In questo modo gli e' apparsa la forma del cubo che ha disegnato e ridisegnato mille volte, rappresentato in tutte le sue proiezioni senza mai capire fino in fondo come mai questa forma si fosse presentata nella sua vita e continuasse a tormentarlo.

Quando in una notte magica e profumata di stelle, gli apparve in sogno la Madre Forma del Cubo e dopo un breve ma intenso dialogo nel quale Bo chiedeva, con l’innocenza del piccolo principe che alberga in ognuno di noi, il motivo ed il significato di questa sua passionale ricerca, senti' una voce femminile attraversare ed avvolgere tutto il suo corpo ed il suo spirito e ne fu folgorato. La voce sussurro': usami e fammi uso, dammi una vita di amore e forma, dammi significato.

Cosi' quell’apparizione in sogno rivelo' a Bo Allison il significato della sua ricerca ed il tempo gli fece trovare la soluzione finale della rappresentazione della Madre Forma del Cubo dove tutto e' un gioco di composizione e scomposizione, nel paradigma della forma e della sua esistenza.

Inaugurazione: Sabato 23 Settembre 2006, ore 17.00. Domenica 24 dalle 15.00 alle 18.00

Fabbrica Ponte di Ferro
Via Colonnata, 2 - Carrara (MS)

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