Silvia Cibaldi
Alice Colombo
Grethel Fehr
Mavi Ferrando
Anna Finetti
Jane Kennedy
Grazia Lavia
Marilde Magni
Silvia Manazza
Evelina Schatz
Donatella Airoldi
In concomitanza con la settimana della moda alcune artiste contemporanee giocano a parafrasarne il linguaggio con opere che spaziano dal costume, alla sociologia, alla biologia realizzate con differenti media.
In concomitanza con la settimana di Milano Moda Donna alcune artiste contemporanee giocano a parafrasarne il linguaggio con opere che spaziano dal costume, alla sociologia, alla biologia.
Unisex ovvero novelli generi merceologici e novello genere umano, ovvero il piacere dell'indifferenziato, o la disperazione per lo stesso motivo, l'equita' democratica della ‘taglia' per tutti, la completezza e bellezza della riunificazione dei generi, ma anche il loro azzeramento, omologazioni, frullati in tritatutto, liberta' di esistere, spregiudicatezza e …
a cura di Donatella Airoldi
opere di: Silvia Cibaldi, Alice Colombo, Grethel Fehr, Mavi Ferrando, Anna Finetti, Jane Kennedy, Grazia Lavia, Marilde Magni, Silvia Manazza, Evelina Schatz
Lanciare il corpo affinche' decida da se' cosa essere o colpire. Annegare nella sensibilita' per percepire ogni movimento di cellula cerebrale rodendo radiazioni infinitesimali con intestini che stridono scivolando cibo indigesto. Non piu' unicamente uomo o donna ma una multiforme sembianza con caratteristiche unificate dei generi.
Perche' non volare come aquile, essere veloci come il vento o spiccare balzi come canguri? Gli scienziati giocano nell'assemblaggio di specie diverse e nell'andirivieni dei dna comuni la salsedine potra' certo essere una materia comune. Ci sara' un genere intercambiabile a seconda dello scopo, dell'azione, e si potra' cambiare pulsante per reagire alle situazioni vissute. Sorvolando una unicita' di genere fatta a brandelli dal primo reporter di guerra che intervista giovani fanciulle lambendo una femminilita' alata scaraventata nei fucili che ne accarezzano il volto non ci saranno piu' donne assassinate ogni giorno da partner incapaci di conservare la ragione dopo un abbandono. Dieci artiste si interrogano sulla diversita' degli unici per intraprendere una visione di molteplici generi, generazioni e commistioni fameliche. Le opere a confronto si rapportano a una dimensione di corporeita' che mescola, ingoiandola, ogni sorta di certezza. L'inalterabilita' della specie diviene terreno tessuto per raschiare, al di sotto della crosta terrestre, la complicita' di universi globalizzanti che rischiano un'estinzione prematura per omologazione. Unisex di apparenza, di abiti, di moda, di maniere, e unisex di sostanza, nuovi individui sconfinanti e non piu' raggiungibili. Perche' non provare a pensare a una fattezza mescolata di esseri che scoprono il loro dominio in scioltezze dimenticate, lasciate alla fanciullezza di un tempo?
Orlando rinasce continuamente permeando la propria vita di giovani afflati ed esuberanze incantate, vive nel tempo mitico, anteriore ed estraneo al peccato, filtro della visione creativa, partecipe alla qualita' dei due sessi e quindi potenzialmente immortale. Chiudere gli occhi e non ascoltare ruggiti di belve che premono per entrare. Sollevare indecentemente particelle di corpi distrutti, incrinature provocate da maceti che feriscono carni appiattite in trincee da cui chiamano aiuto. Unisex per scolpire corpi composti da sonniferi turbolenti che inchiodano strade rarefatte in balia di scoscesi spedizionieri senza motore, ricordi nauseabondi di circoli agghiacciati, solletichii di dita passate al setaccio che ti innervosiscono il copiativo spalmato nel sangue. Farbairn avvolge la storia psicologica dell'uomo come un dramma, il dramma della perdita e del ritrovamento della felice condizione iniziale: la stabilita' del buon rapporto con la madre che soddisfa il bisogno dell'unita' simbiotica. L'individuo e' costretto a uscirne, fa fronte agli instabili e cattivi rapporti che accompagnano i tentativi di differenziazione e infine torna la stabilita' del buon rapporto maturo in cui i due trovano l'unita' nell'interdipendenza. Vorrei scappare dalla viscere per arrivare all'aria aperta. E la moda gradisce succulenti portafogli, ripieni di carta autenticata che scambia piaceri puberali per tradimenti con fanciulle provviste di patenti nautiche in cerca di approdi sensibili. Solamente nella difficolta' piu' feroce capisci che bisogna sempre e comunque arrivare al termine, anche scavalcando le piu' alte montagne della monotonia. Ridere dei gusti assurdi, assecondare il tuo portaborse che ancheggia grossolanamente celando segrete mura sprofondate nel magma di veleni notturni che cambiano continuamente sprigionando sagge fessure di impalpabili certezze. Saluti la moda che parla disinvoltamente del perbenismo incongruente, mentre con una mano calpesta, con l'altra agisce serpeggiando nelle poverta' di giochi salutistici in attesa di cospicui finanziamenti pubblici.
Essere unici con libertine voracita' mattiniere che lasciano indomiti traguardi senza vincitori e si spiaccicano indisturbati con piccoli servigi di unghie incarnate nelle vesti. Mescolare segni e sogni in disuso, raddrizzare il volante delle scelte piu' bacate per sforzarsi di leggere indistintamente le fiabe.
Francis Bacon, ogni indiscusso essere umano appare appannato da pregnanti atmosfere tra liquido e sfumato, camere a gas interiormente accumulate fronteggiano luoghi bui frastornati dai suoni sciolti nella polvere. Michelangelo dipinge la Cappella Sistina con una moltitudine di soggetti che ambiguamente potrebbero rappresentare una sovrapposizione di moli confinanti dove un possente e onnipresente maschile straborda di fatto in un prosperoso e formoso femminile e il raro femminile ridonda di tratti spiccatamente indecisi. La bellezza e' anche un incontrovertibile mixage della specie? L'arte ne ha spesso scoperto le ragioni.
di Donatella Airoldi
Info: Associazione Quintocortile: Mavi Ferrando, Donatella Airoldi - 02 58102441 - 338 8007617
Inaugurazione: lunedi' 25 settembre alle ore 18,00
Quintocortile
viale Col di Lana 8 Milano
orario : martedi' - venerdi' dalle 17,30 alle 19,30