Castello di Ama
Gaiole in Chianti (SI)
(Localita' Ama)
0577 746031 FAX 0577 746117
WEB
Carlos Garaicoa
dal 23/9/2006 al 23/9/2006

Segnalato da

Galleria Continua



approfondimenti

Carlos Garaicoa



 
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23/9/2006

Carlos Garaicoa

Castello di Ama, Gaiole in Chianti (SI)

"Yo no quiero ver mas a mis vecinos". Inaugura la VII installazione permanente al Castello a cura di Galleria Continua. Un labirinto di piccoli muri scavalcabili prodotti con materiali diversi (dalla pietra, al cemento o al ferro) che riproducono 9 dei muri che hanno tenuto, o che tengono tuttora, confinata l'umanita'. Si passeggia fra il muro di Berlino, la Grande Muraglia Cinese, Ramallah o il muro posto tra le due Coree con la possibilita' di oltrepassarli.


comunicato stampa

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"Yo no quiero ver mas a mis vecinos"
Settima opera d’arte contemporanea al Castello di Ama

Sette artisti per sette installazioni. E' questo il prestigioso obbiettivo raggiunto dal Castello di Ama per l’Arte Contemporanea grazie al prezioso contributo del cubano Carlos Garaicoa.
Il progetto iniziato nel 2000 prevede che ogni anno un Artista esprima la propria sensibilita' in relazione con l’ambiente che lo circonda creando apposite opere “in situ". Il Genius Loci di Ama, fecondando la creativita' dell’artista, partorira' un’opera che rimarra' patrimonio permanente dell’Azienda.
Prima di Garaicoa si sono cimentati Artisti di livello assoluto quali Pistoletto (2000), Buren (2001), Paolini (2002), Geers (2003), Kapoor (2004) e Chen Zhen (2000-2005) che hanno lasciato tracce del loro genio nei luoghi piu' disparati, dalla cantina al giardino passando per ripostigli e per piccole cappelle private. Quest’anno il giovane ma gia' affermato cubano Carlos Garaicoa ha deciso di porre il proprio segno all’aperto, nei pressi di una delle due ville settecentesche di proprieta' aziendale, appropriandosi cosi' del magnifico fondale fatto di vigne, boschi ed olivi intersecati gli uni negli altri. Il titolo dell’opera “Ellos no quieren verme ma's" e' un racconto di negazioni, di privazione della liberta'.
“Loro non vogliono vedermi piu'" e' un labirinto di piccoli muri scavalcabili prodotti con materiali diversi (dalla pietra, al cemento o al ferro) che riproducono fedelmente nove dei muri che hanno tenuto, o che tengono tuttora, separata l’umanita'. Si passeggia percio' tra il muro di Berlino e la Grande Muraglia Cinese, ci si imbatte in Ramallah o nello squallido muro posto tra le due Coree con la possibilita' di oltrepassarli a dimostrazione che le persone cosi' come le idee non possono venir confinate in eterno.
E' un’opera di sorprendente attualita' che prende spunto da un altro video-lavoro che lo stesso Garaicoa presentera' a Berlino all'interno di un progetto speciale ad Artforum Berlin dal 30 settembre al 4 ottobre.
“Resto sempre affascinato dai processi logici che stimolano la creativita'" dice Marco Pallanti che insieme alla moglie Lorenza Sebasti sono i propulsori di questa splendida iniziativa, "Resto affascinato dal fatto che di fronte allo stesso paesaggio la sensibilita' di un Artista possa estrinsecarsi secondo logiche completamente differenti. Dove Daniel Buren aveva visto la bellezza degli affreschi rinascimentali ed aveva finito col mettere in cornice proprio questa armonia, Carlos Garaicoa, provenendo da una esperienza completamente differente, ha interiorizzato tanta bellezza ed ha finito per farci riflettere sul suo opposto cioe' la negazione dello spazio e delle liberta'."
“Castello di Ama per l’Arte Contemporanea" continua ad arricchirsi di un progetto all’anno con un ciclo che ricorda quello della vite e del vino, e con un obbiettivo comune: creare qualcosa di unico ed irripetibile che nasce qui e non altrove. Far lavorare fianco a fianco, l’Artista e l’Enologo, in perfetta sinergia al fine di lasciare una traccia della nostra contemporaneita' e rendere piu' piacevole il futuro.

Immagine: Il borgo di Ama, foto di Carlo Borlenghi

Inaugurazione domenica 24 settembre dalle 16.30 alle 19.00

Castello di Ama
Localita' Ama
53013 Gaiole in Chianti Siena

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Carlos Garaicoa
"Yo no quiero ver mas a mis vecinos"

Seven artists and seven installations.
A collaboration with Galleria Continua

This is precisely the goal now achieved by "Castello di Ama per l'Arte Contemporanea" (Castello di Ama for Contemporary Art), thanks to the contribution of Cuban artist Carlos Garaicoa. A young artist with an already wide reputation, Garaicoa chose to make his mark en pleine air, near one of the two 18th-century villas on the winery estate, thus taking full advantage of the magnificent backdrop formed by the intricate web of vineyards, woods, and olive groves. "Ellos no quieren verme ma's" (They wish to see me no longer) tells a story of refusals, of deprivation of freedom.
A labyrinth of low, scable walls built of various materials (from stone, to cement and iron) faithfully reproduces nine of the walls that once cut off, or continue to do so, one segment of humanity from another. After the Berlin Wall, for example, one confronts the Great Wall of China, then the security wall of Ramallah, and the bleak wall dividing the two Koreas, but always enjoying the possibility of overcoming the barriers, thus forcefully demonstrating that both human beings and ideas cannot be hemmed in forever. Garaicoa's artwork thus enjoys stupendous topicality, inspired as it was by another video-artwork that he will present, from September 30 through October 4, as part of a special project at Artforum Berlin.

The leading concept of Ama's art project, launched in 2000, is the annual installation of an artwork through which an artist expresses his particular relationship with the environment that "hosts" it, thus creating an object uniquely and fully "in situ."
Ama's Genius Loci thus stimulates the artist's fecundity and assists at the birth of a work that will remain as the artistic patrimony of and on the estate. Garaicoa was preceded by artists such as Michelangelo Pistoletto (2000), Daniel Buren (2001), Giulio Paolini (2002), Kendell Geers (2003), Anish Kapoor (2004), and Chen Zhen (2000-2005). All left traces of their genius in the most disparate places, ranging from the cellar to the garden, to a storage-room and small private chapels. "I am continually exhilarated by the logical processes that somehow enkindle creativity, "confesses Marco Pallanti, who together with his wife Lorenza Sebasti animates the project; "it is truly amazing to see how the sensitivity of an individual artist, when confronted with an identical landscape, can express itself in a language so utterly novel. Where Daniel Buren was so struck by the beauty of the Renaissance frescoes that he was moved to frame that striking harmony, Carlos Garaicoa, coming from an almost diametrically opposite experience, absorbed that same beauty, but offered us a very different lesson, the negation of space and freedom."

"Castello di Ama per l'Arte Contemporanea" continues to offer an artwork per year that conjures up wine and the vine, always with the same goal, of creating something unique and inimitable, a work that grows here and nowhere else, to witness the Artist and the Winemaker working side by side their respective crafts, in perfect synergy, in order to leave behind them a trace of our contemporary existence.

A collaboration with Galleria Continua, San Gimignano (SI)

Inauguration and presentation to the public Sunday, September 24

Castello di Ama
Localita' Ama
53013 Gaiole in Chianti (Siena) Italy

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