L'immagine accolta. Sono esposte 32 opere, tutte provenienti dalla collezione dell'artista, che ripercorrono a grandi linee il suo intero itinerario creativo, dal 1951 ad oggi. Anche nel contesto dell'informale, di cui e' stato un protagonista, la sua posizione e' stata molto personale e ricca di articolazioni gestuali, segniche, materiche.
L'immagine accolta. Opere 1951-2006
a cura di Carlo e Gianluca Ciccarelli e Gabriele Simongini
La Casa d'Arte "Ulisse" presenta una straordinaria mostra di uno dei maggiori
artisti italiani quale e' Vasco Bendini, che torna ad esporre a Roma dopo diversi
anni di assenza. Per l'occasione vengono esposte trentadue opere, tutte provenienti
dalla collezione dell'artista, che ripercorrono a grandi linee e sempre sotto il
segno di un'eccezionale qualita' l'intero suo itinerario creativo, dal 1951 ad oggi,
con la serie "L'immagine accolta" che da' anche il titolo alla mostra.
Vasco Bendini, nato a Bologna nel 1922, si e' sempre contraddistinto per un percorso
creativo profondamente indipendente che mal sopporta collegamenti con altri artisti
o inserimenti troppo stringenti in movimenti e correnti. Anche nel contesto
dell'informale, di cui e' stato un grande protagonista, la sua posizione e' stata
spiccatamente personale e ricca di molte articolazioni, contemporaneamente gestuali,
segniche, materiche, e mai riconducibili ad un carattere univoco. Nel corso del
tempo la visionaria intensita' della sua ricerca e' stata sancita da grandi mostre
personali (solo per ricordarne alcune basta pensare a quelle presentate alla
Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna nel 1978, al Padiglione d'Arte
Contemporanea di Milano e al Palazzo Forti di Verona nel 1989, alla Loggetta
Lombardesca di Ravenna nel 1996, al Palazzo Sarcinelli di Conegliano nel 1999) e da
numerose partecipazioni (anche con sale personali) alla Biennale di Venezia, alla
Quadriennale di Roma e a fondamentali esposizioni collettive (due per tutte:
"L'Informale in Italia" alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna nel 1983 e
"Novecento. Arte e Storia in Italia" alle Scuderie Papali al Quirinale e ai Mercati
di Traiano, a Roma, a cavallo tra il 2000 e il 2001). Assai ricca e qualificata e'
anche la letteratura critica che ha accompagnato il suo lavoro, con nomi di grande
rilievo come quelli di Francesco Arcangeli, Giulio Carlo Argan, Maurizio Calvesi,
Renato Barilli, Piergiovanni Castagnoli, Emilio Villa, Paolo Fossati, Fabrizio
D'Amico, Flaminio Gualdoni, Walter Guadagnini, Roberto Pasini, solo per citarne
alcuni.
Come nota uno dei curatori della mostra, Gabriele Simongini, nel suo approfondito
testo in catalogo, "lungo tutto l'itinerario creativo di Bendini, i segni e i
colori recano con se' un soffio di vita (pneuma, avrebbero detto i greci e i latini),
sembrano promanare direttamente dai polmoni e dall'anima dell'artista in una
inscindibile totalita' psicofisica che evoca anche una sorta di ineffabile respiro
cosmico e universale dato dall'identificazione completa di spazio e luce. In ogni
opera le forme hanno la qualita' di organismi unici nati in una situazione
irripetibile e cio' determina la loro vitalita'. Questi stessi sommovimenti vitali
hanno contribuito in qualche modo a creare un equivoco piuttosto radicato, quello di
un Bendini naturalista, volto verso l'esterno. Al contrario, essi nascono da una
corrente interiore, intima e intensa a cui danno immagine e che ci fa vivere
l'esperienza della profondita'".
Il catalogo della mostra, pubblicato da Ulisse Editore, presenta un testo inedito
dello stesso Bendini e intitolato "L'immagine accolta", un saggio di Gabriele
Simongini, la riproduzione a colori di tutte le opere esposte e gli apparati
biobibliografici.
Inoltre, in occasione della mostra, sempre per i tipi di Ulisse Editore, viene
presentato il volume di Edoardo Piersensini "Vasco Bendini: tra il nulla e
l'infinito".
Inaugurazione: giovedi' 28 settembre ore 18.00
Casa d'Arte "Ulisse"
Via dei Due Macelli 82
Orario di apertura: Lunedi' 15.30/19.30, martedi' a sabato: 10.00/13.00 e 15.30/19.30