Dai primi disegni e bozzetti delle "Connessioni", sculture geometriche, minimali caratterizzate da una pulizia estrema della linea e della forma, Corra' passa ad una fase successiva contraddistinta dal movimento che avvicina le forme in connessione.
Le eta' del ferro
a cura di Matteo Galbiati
Ferro: modellato, tagliato, rotto e levigato. E' il ferro il vero protagonista
dell'arte di Marcello Corra', giovane artista piemontese, che apre la stagione
espositiva 2006/2007 allo SPAZIO ZERO di Gallarate con la mostra "Le eta' del ferro".
Un titolo curioso che pone due diverse chiavi di lettura. Come accade spesso nella
lingua italiana e' sufficiente cambiare un apostrofo, un accento o una sillaba, e il
significato di una parola o di una frase puo' cambiare. Da una parte dunque questo
titolo fa pensare a "l'eta' del ferro", era preistorica che colloca questo nobile
materiale fra le piu' antiche e importanti scoperte nell'evoluzione dell'uomo
dall'altro le eta' sono anche le diverse tappe dell'evoluzione stilistica e
concettuale dell'artista, che si evidenzia in queste ultime opere, con un percorso
sempre piu' approfondito verso la comprensione e la conoscenza della scultura. Le eta'
del ferro dunque quali fasi di crescita e sviluppo di un tema che viene affrontato
da Marcello Corra' a partire dal 2003. Dai primi disegni e bozzetti delle
"Connessioni", sculture geometriche, minimali caratterizzate da una pulizia estrema
della linea e della forma, attraverso barre filettate che simboleggiavano la
possibilita' di movimento necessario ad ottenere il giusto equilibrio tra gli
elementi che compongono la figura, Corra' passa ad una fase successiva
contraddistinta dal movimento che avvicina le forme in connessione: non siamo piu'
di fronte a un semplice fatto di "compatibilita'" tra una o piu' parti che creano
continuita' di forma e superficie nella scultura, ma alla "volonta'" che intende
interagire, dialogare, incontrarsi.
Tale operazione non e' certamente facile, anzi, il cambiamento di direzione, la
torsione, la diversa concezione della propria identita', necessaria a comprendere
un'altra realta', provocano sofferenza:il materiale si lacera, la saldatura mette in
evidenza la sua natura porosa, materica: compaiono "graffe" che cercano di impedire
il disfacimento delle forme, dei volumi.
Le "Connessioni" diventano "Chio-do", prendendo ispirazione proprio dai vecchi
chiodi forgiati un tempo dai fabbri e usati per tenere unite le travature dei tetti.
Proseguendo nella ricerca, il "Chio-do" ritrova la sua unita' formale per diventare
poi "Frammento" dove si perde completamente il riferimento al chiodo e la scultura
si esprime liberamente attraverso una propria forma e un proprio movimento nello
spazio.
La mostra sara' visitabile dal 30 settembre al 15 ottobre 2006.
L'artista in mostra
Marcello Corra', e' nato ad Arona nel 1970. Si forma presso il Liceo Artistico Statale
di Novara allievo, tra gli altri, di Mario Raciti: in questi anni conosce a Gattico
(No), dove vive e lavora, il pittore e scultore Sergio Floriani. Iscritto a
Psicologia a Torino, frequenta l'Universita' per due anni. Tornato al paese, lavora
nel laboratorio artigiano del padre. A partire dal 1995, la sensibilita' acquisita
nei confronti di materiali metallici come ferro ossidato, rame e piombo, lo spingono
a creare le prime opere che alternano soggetti figurativi a forme geometriche. A
questa svolta contribuisce la conoscenza e la frequentazione di Kengiro Azuma, che
arricchira' la sua esperienza nella scultura. Partecipa quindi a una serie di mostre
collettive dove presenta una prima produzione di sculture figurative in acciaio e
ferro ossidato intitolate Logos. Dal 2000 affronta il tema dei Guerrieri utilizzando
ferro acidato, rame e piombo. Nel 2001, invitato da Martina Corgnati al Premio
Umberto Mastroianni a Torino, si confronta con una produzione geometrica
nell'elaborazione del progetto per una scultura monumentale, secondo un principio
che due anni piu' tardi trovera' la sua definitiva espressione nelle Connessioni. Nel
2005 partecipa a diverse manifestazioni, tra cui la mostra personale "Lineare Aereo
Complesso" presso la galleria d'Arte contemporanea " Excalibur"di Lesa e la 3'
biennale internazionale d'Arte contemporanea " Promoart - Pavia giovane arte
europea" dove vince il primo premio per la sezione scultura. Nel mese di agosto,
installa in permanenza una scultura in acciaio cor-ten all'interno del Museo del
Parco di Portofino, su invito del direttore Daniele Crippa.
Inaugurazione sabato 30 settembre 2006 ore 18.00
Spazio Zero
via Ronchetti n.6 - Gallarate (VA)
Orario: Da martedi' a sabato 16.30-19.00, domenica 10.00-12.00/16.30-19.00; lunedi' chiuso
Ingresso libero