Eclipses 2006. La mostra raccoglie una serie di dipinti in cera vergine e pigmenti ad olio realizzati nello studio del pittore a Maiorca ed e' parte di un corpo di lavoro che, con quadri differenti, viene presentato su scala internazionale con tre appuntamenti in tre capitali europee. La piu' grande fonte d'ispirazione per l'artista e' la letteratura mistica spagnola.
Eclipses 2006
Con la mostra personale Eclipses 2006 del pittore spagnolo Jose' Maria Sicilia
(Madrid 1954) la Galleria Valentina Moncada aprira' il 4 ottobre la nuova
stagione espositiva 2006/07. La mostra raccoglie una serie di dipinti in cera
vergine e pigmenti ad olio realizzati nello studio del pittore a Maiorca ed e'
parte di un corpo di lavoro che, con quadri differenti, viene presentato su
scala internazionale con tre appuntamenti in tre capitali europee. Dopo esser
stata ospitata alla Galleria Soledad Lorenzo, Madrid maggio-giugno 2006,
Eclipses2006 prosegue il suo itinerario alla Galleria Albion, Londra -
settembre 2006 per poi approdare alla Galleria Valentina Moncada, Roma -
ottobre 2006.
Riferendosi alle opere che artisti americani come Mark Rothko e Barnett
Newmann hanno realizzato per luoghi sacri e ai Quattro Evangelisti di Damien
Hirst esposti recentemente al Museo Bilotti di Roma, Eclipses2006 riesce ad
evocare l'atmosfera di un luogo sacro sia attraverso il gioco di luce/ombra
presente nei quadri che mediante la loro collocazione nello spazio espositivo.
La grande vetrata all'entrata della Galleria Valentina Moncada, i soffitti
alti e il muro centrale di fronte all'ingresso che richiama un altare sono
sfruttati nell'allestimento in modo che le opere sembrino esposte all'interno
di una cappella.
La mostra si presenta al pubblico come un percorso, un itinerario che si apre
nella sala principale della galleria con quattro grandi quadri (un dittico di
180x300cm e tre lavori di 180x150cm) dai colori molto accesi, che evocano
l'intensita' dell'amore mistico. Nella sala intermedia sono esposti altri
quattro dipinti di medie dimensioni in cui la luminosita' della cera usata come
supporto e' dominante rispetto alla violenza del colore che resta sullo sfondo
come traccia e memoria dell'amore, cristallizzazione e residuo dell'ondata
passionale. Nella terza saletta, altri sei quadri piu' piccoli in cui
predominano colori scuri come il nero, il viola, il blu, alludono infine alle
tenebre, all'abbandono e alla comunione mistica, chiudendo anche
concettualmente il percorso della mostra.
La piu' grande fonte d'ispirazione per Jose' Maria Sicilia e' la letteratura
mistica spagnola ed in particolare i testi di S. Giovanni della Croce e Ramon
Llull. Nell'ultima mostra alla Galleria Valentina Moncada, che risale al 2002,
l'artista era concentrato sull'iconografia del fiore; nella nuova serie
presentata a Roma la sua attenzione si e' spostata su trame di colori, forme e
textures ispirate alle ali degli insetti. Le macchie di colore dei quadri
esposti ricordano frammenti di ali di farfalle che grazie all'intensita' dei
pigmenti sembrano vibrare e fissarsi sulla cera nel momento magico che sta tra
il massimo della vitalita' e il suo appassire. Presente da sempre nell'opera di
Sicilia e' l'idea del rivelarsi e dell'oscurarsi resa nei quadri attraverso i
giochi di luce/ombra che si creano tra la cera e i pigmenti colorati.
Cenni biografici
Jose' Maria Sicilia studia alla Scuola di Belle arti di Madrid e nel 1980
abbandona gli studi per trasferirsi a Parigi. Due anni dopo espone i suoi
lavori nella sua prima mostra personale. Definito un artista mistico e
pittorico, Sicilia appartiene a una generazione di grandi pittori spagnoli
come Miquel Barcelo', Jose' Manuel Broto, e Miguel Angel Campano e sulla scia
dell'ondata neo-espressionista di moda negli anni '80 in tutta Europa
raggiunge, a meta' di quel decennio, fama internazionale. Nel 1986 presenta le
sue opere alla Galleria Blum Helman di New York mostrando un nuovo indirizzo
verso un tipo di pittura astratta. Il suo stile si plasma nella serie
"Tulipanes" e "Flores" (esposta alla Galleria Valentina Moncada nel 2002).
Negli anni '90 questa estetica riduzionista intacca anche la gamma cromatica e
le forme vengono suggerite dal riflesso che la luce esecita sulla superficie.
Attraverso l'uso della cera il pittore spagnolo aggiunge alla sua opera una
sottile risonanza poetica. Seguendo la lezione del Romanticismo decadente, di
Delacroix e delle "ninfee" di Monet, Sicilia ci parla di bellezza e
sensualita', delle loro relazioni con la natura ma anche di temi come il
passare del tempo, la decadenza, l'attrazione sensuale che suscitano la
distruzione e la morte. Le sue opere fanno parte delle piu' importanti
collezioni del mondo e il suo lavoro e' rappresentato dalle gallerie delle
principali capitali europee. Oltre alla sua partecipazione alla Biennale di
Venezia nel 1986, tra le sue mostre piu' importanti ricordiamo quelle al Museo
Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid, Spagna (1997), al Palacio de
Vela'squez di Madrid (1998), al Palazzo delle Belle Arti di Charleroi (1998),
"Da Picasso a Barcelo', gli artisti spagnoli" alla Fondation Pierre Gianadda di
Martigny, Svizzera (2003), "Ars: l'arte spagnola del XX secolo", al Museo del
Corso Roma, (2003).
inaugurazione: 4 Ottobre ore 19.00
Galleria Valentina Moncada
Via Margutta 54 - Roma
La galleria e' aperta dal lunedi' al venerdi' dalle 16 alle 20.