Biblioteca Nazionale Braidense
Milano
via Brera, 28
02 86460907 FAX 02 72023910
WEB
Milano verso la Cina
dal 2/10/2006 al 30/10/2006
dal lunedi' al venerdi' 9.30- 17.30, sabato 9.30 - 13.00

Segnalato da

Jean Olaniszyn




 
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2/10/2006

Milano verso la Cina

Biblioteca Nazionale Braidense, Milano

Il percorso espositivo si snoda lungo tappe fondamentali della civilta' cinese nel suo rapporto con l'Italia e Milano. Sono esposti un centinaio di pezzi: monete, ceramiche, mappe, manoscritti, libri cinesi antichi, custoditi da secoli dalla Biblioteca Braidense e dall'Ambrosiana, ma anche dal Museo popoli e culture del PIME e da collezioni private.


comunicato stampa

Monete e ceramiche, mappe e manoscritti, e soprattutto libri cinesi antichi

Il 2 ottobre alle ore 18.00 si aprira' a Milano, nella Biblioteca Nazionale Braidense, la mostra “Milano verso la Cina“.

Suddivisi in VIII Sezioni, vengono esposti un centinaio di pezzi: monete e ceramiche, mappe e manoscritti, e soprattutto libri cinesi antichi custoditi da secoli dalla Biblioteca Braidense e dall’Ambrosiana, ma anche dal Museo popoli e culture del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) e da collezioni private.

La Mostra verra' inaugurata, nella settimana della ricorrenza della Festa nazionale della Repubblica Popolare Cinese, a dimostrazione dei saldi legami di amicizia e stima tra i due Paesi, e passera' quindi a Lugano, dal 5 marzo al 7 aprile 2007, e poi a Pechino.

Il percorso espositivo, articolato su piu' livelli, si snoda lungo tappe fondamentali della civilta' cinese nel suo rapporto con l’Italia e Milano: attraverso Marco Polo e Matteo Ricci, Niccolo' Machiavelli e Cesare Beccaria rivivono i principi della cultura e dello spirito cinese, presentati poi sotto gli aspetti della scienza, della medicina, dell’arte e della societa', del teatro e della letteratura, del diritto e della linguistica. Nella Mostra, accanto a un primo livello di lettura che privilegia la didattica per rispondere alle esigenze delle scuole medie e superiori, e' possibile seguire anche un secondo livello di approfondimento scientifico e culturale, ed un terzo, infine, attento agli aspetti dell’economia e della societa' contemporanea che legano Milano e la Cina.

Al termine uno <> attende i visitatori invitandoli a proseguire nella ricerca. Questa iniziativa, unica nel suo genere, e' stata resa possibile grazie a una collaborazione che ha visto coinvolti per anni studiosi cinesi e italiani, e che ha suscitato sinergie tra istituzioni culturali di Milano e della Cina.

Un ampio catalogo in italiano e cinese, pubblicato da ELR Edizioni Le Ricerche di Losone (Canton Ticino), permette di cogliere la ricchezza dei temi della Mostra, introdotti da una dettagliata presentazione e corredati da tavole. Un CD e un videogioco interattivo arricchiscono la parte didattica e documentaria.

Presentazione

La Mostra si volge a radici molto remote. Oltre 4000 anni fa nell’area asiatica tra l’oceano Pacifico ad oriente, le steppe mongoliche a nord, il deserto di Gobi ad ovest, il Tibet e l’Indocina, si e' sviluppata una cultura e una civilta', quella cinese, che ha proseguito il suo continuo sviluppo senza brusche interruzioni fino ai nostri giorni.

Tra il 221 e il 206 a. C. il primo vero impero cinese - che durera' 22 secoli fino al 1911 - sorge per l’azione del principe Qin, che dara' il nome alla Cina, con capitale Xianyang presso Xi’an. La fama della dinastia Han (206 a. C.-220 d. C.) lungo la <> raggiunge Roma; nel periodo aureo della dinastia Tang (618-907), nella capitale Chang’an (poi Xi’an) dall’India si introduce il buddhismo, mentre anche gruppi di ebrei, di cristiani nestoriani e di musulmani si insediano nell’impero; sotto i Song (960-1127) l’impero si consolida e si struttura a Hangzhou nel sud. La dinastia tatara Yuan (1279-1368) attua la massima espansione di un <> (R. Lopez) nella storia umana, ristruttura Pechino, instaura il dalailamato tibetano, apre la cultura all’arte occidentale ed accoglie Marco Polo veneziano (Sezione I). Con l’avvento della dinastia Ming (1368-1644) l’intensificarsi degli scambi commerciali apre la strada alle missioni. Il primo ad insediarsi in terra cinese, con il nome di Li Madou, e' Matteo Ricci (1552-1610), che si fa promotore di scambi culturali tra Cina ed Europa.

L’opera geografica ricciana sara' sviluppata dai successori, quali Giulio Aleni, Martino Martini autore del “Novus Atlas Sinensis", Ferdinand Verbiest, fino a culminare nella composizione dell’esauriente atlante dell’impero commissionato ai gesuiti francesi dall’imperatore Kangxi (r. 1662-1722) realizzato tra il 1708 e il 1718. Nel vivace scenario di scambi internazionali e intercontinentali apertosi con le scoperte geografiche nel Cinquecento, risultano in un primo tempo favoriti anche i rapporti con l’Italia, centro dell’antico impero romano, del cristianesimo e del Rinascimento. Milano in quell’epoca trasse vantaggio dal suo collegamento con Madrid e il Portogallo, due protagonisti indiscussi nella rotta verso le Indie aperta dai grandi navigatori lusitani, prima che inglesi e olandesi entrassero in concorrenza e in conflitto con gli ispano-portoghesi.

Oltre che da Roma, Firenze e Venezia, anche per Milano passano i primi ambasciatori asiatici nel 1585, e i missionari Nicolas Trigault e Ioannes Terrentius (Johann Schreck) nel 1615-1616 visitano l’Ambrosiana prima di continuare a Pechino l’opera del Ricci. La Biblioteca Nazionale Braidense, erede della Biblioteca dell’antico Collegio dei Gesuiti, custodisce una ricca collezione di libri cinesi antichi, recentemente catalogati dal professor Zhou Jiaxiang. Sono in totale 31 opere, in 137 volumi, che comprendono scritti d’introduzione al cattolicesimo, enciclopedie scientifiche cinesi, testi che gli europei al principio degli studi sinologici hanno usato per imparare il cinese, e alcuni documenti sparsi. I libri piu' antichi risalgono all’anno 1614 e agli ultimi anni della dinastia Ming, i piu' recenti vanno fino al 1846, verso la fine della dinastia Qing.

Questi libri hanno un grande valore non solo per la loro antichita', ma anche perche' dimostrano il rapporto della Cina del periodo Ming e Qing con l’Europa, e soprattutto il rapporto e gli scambi con l’Italia (Sezioni II-III). Le <> (Sān jia'o) taoista, confuciana e buddhista contribuiscono ciascuna a modo proprio in misura determinante a disegnare l’orizzonte culturale e spirituale cinese. Su di esse tenta di innestarsi a piu' riprese il cristianesimo, dapprima in epoca Tang a Chang’an, quindi in epoca Yuan a Caracorum e Cambaluc, infine in epoca Ming a Pechino.

Nei campi artistico e letterario, medico scientifico e tecnico, nell’organizzazione sociale politica e militare, le conoscenze cinesi rappresentano una novita' per l’Europa moderna, che a partire dal Seicento si apre avidamente a questo “Nuovo Mondo", il cui sapere enciclopedico stupisce gli eruditi e prepara la fioritura dell’Encyclope'die. La <> cinese - Da'o - che simbolicamente costituisce il filo conduttore delle sezioni centrali della Mostra, appare per secoli agli europei come un’alternativa straordinariamente feconda nella realizzazione di valori universali (Sezioni IV-VII).

L’Italia e Milano oggi in Cina suscitano un rinnovato interesse per molteplici motivi e in un’ampia serie di settori, tra i quali eccellono i campi dell’arte, della moda, del diritto, del commercio, della letteratura, della cucina, dello sport. Anche i flussi migratori tra Cina e Italia stanno progressivamente integrandosi e invertendo di direzione, mentre le tensioni tra integrazione e disintegrazione fra le minoranze degli immigrati si rivelano ricche di potenziali sviluppi positivi, aperti a un futuro promettente per le nuove generazioni in Asia ed Europa. La ricerca di armonia e di nuovi equilibri globali fra i valori della tradizione e del rinnovamento, della coscienza e della persona, del diritto e della democrazia apre ad una sfida promettente di risultati positivi per l’insieme delle societa' nel mondo contemporaneo (Sezione VIII).

Con il patrocinio di:
Biblioteca Ambrosiana, Milano
Centro di Cultura Italia-Asia “G. Scalise"
Centro Studi Martino Martini, Universita' di Trento
Comune di Milano
Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese in Milano
ISIAO Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente
Istituto Italo-Cinese, Milano
Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), Milano
Provincia di Milano
Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Universita' Cattolica di Milano
Universita' Commerciale Luigi Bocconi, Milano
Universita' degli Studi di Milano3

Catalogo in italiano e cinese, a cura di Pier Francesco Fumagalli, pubblicato da
ELR Edizioni Le Ricerche di Losone(Canton Ticino, Svizzera)

Inaugurazione della Mostra: lunedi' 2 ottobre 2006, ore 18

Biblioteca Nazionale Braidense
via Brera, 28 - Milano

Orari della mostra: dal lunedi' al venerdi' 9.30- 17.30, sabato 9.30 - 13.00

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