Nove nuovi lavori della serie “Woven Constructions", ovvero creazioni dinamiche molto complesse, costituite da materiali di uso comune e industriale, come polipropilene, poliestere, gomma e corde colorate montate su strutture di legno.
Dark bones
Il 7 ottobre apre nel centro di Brescia la galleria CITRIC, diretta da Lavinia Muscat. Il nuovo spazio inaugura con la personale dell’artista spagnolo Dani Marti, che espone per la prima volta in Italia, e che presentera' nove nuovi lavori della serie “Woven Constructions" (costruzioni intrecciate).
Le “Woven Contructions" sono creazioni dinamiche molto complesse, costituite da materiali di uso comune e industriale, come polipropilene, poliestere, gomma e corde colorate montate su strutture di legno. Nonostante siano completamente fatte a mano, queste strutture hanno una forma minimale e piuttosto geometrica.
Dietro ogni opera c’e' l’essenza di una persona e una storia. Dani Marti infatti realizza una sorta di ritratto delle persone che conosce, impiegando diversi materiali, non certo tradizionali. Ad ogni opera viene dato un nome prima ancora di essere realizzata, per permettere all’artista di stabilire una relazione molto intima con il lavoro, con il soggetto e con il processo di costruzione. Marti considera questo come un atto, un rituale di legame che gli permette di “possedere" la persona che ritrae.
Il suo lavoro e' stimolato dalla sfida che il ritratto pone. Il suo interesse e' nell’essenza dei soggetti, in cio' che e' piu' nascosto, piu' intimo. L’essenza da cogliere e il tentare di riproporla. Questa operazione e' maggiormente percepibile nelle tessiture in grande formato e nei video che prendono spunto dal linguaggio del documentario, per generare letture alternative nello spettatore. Il lavoro richiama l’intimita' dei tessuti in contatto con il corpo e rappresenta non solo la figura, ma soprattutto la personalita', la sessualita', l’interiorita' della persona ritratta. Come se con un microscopio l’artista avesse messo a fuoco un unico punto della persona ingrandendolo all’infinito, dando vita da questo solo punto un oggetto contemplativo e attraente.
Per Marti, la creazione/costruzione di queste opere e' una lotta tra corpi - il suo e quello delle corde - : tende le corde, le fissa con forza, ma allo stesso tempo le accarezza, da' loro vita, come se fossero dei corpi sensuali. Le forme pulsano di energia tra le corde tese, i colori lottano nel loro contrasto cromatico, la forza fluttua tra le trame, ingoia la struttura ed esce dai suoi confini. Queste strutture - che non sono pittura, non sono scultura, non hanno dimensione, non possono essere contenute - invadono lo spazio e vanno ad interagire con altri corpi che stanno attorno.
Inaugurazione sabato 7 ottobre ore 18
Citric_contemporary art
via trieste 30 - Brescia