"Visione in Movimento", il percorso espositivo presenta 100 opere di Jesus Rafael Soto, importante esponente dell'arte cinetica. La mostra delinea gli sviluppi della sua ricerca artistica sul movimento, tendente a trasformare la superficie piana dell'opera, in uno spazio tridimensionale e ad ampliare le possibilita' di interazione dello spettatore fino a farlo divenire parte integrante; a cura di Tatiana Cuevas e Paola Santoscoy. "Negative Space Variations", di Mungo Thomson, e' un lavoro site specific che si compone di un libro d'artista ed installazioni ambientali e sonore; a cura di Alessandro Rabottini.
Jesus Rafael Soto. Visione in Movimento
e
Mungo Thomson. Negative Space Variations
Jesu's Rafael Soto. Visione in Movimento
a cura di Tatiana Cuevas e Paola Santoscoy
Jesu's Rafael Soto. Visione in movimento e' la piu' importante personale ospitata in
un’istituzione pubblica italiana che riunisce oltre cinquanta opere dell’artista
venezuelano, uno dei piu' significativi esponenti dell’arte cinetica.
La mostra, organizzata dal Museo Tamayo Arte Contempora'neo di Citta' del Messico,
giunge in Italia dopo aver fatto tappa anche alla Fundacio'n PROA di Buenos Aires.
Alla GAMeC il percorso espositivo si arricchisce di altri trenta lavori che si
aggiungono al nucleo originario composto da una selezione di importanti opere, dagli
anni cinquanta fino alla fine degli anni novanta.
L’introduzione del movimento nel piano pittorico e' stato l’obiettivo della
ricerca di Soto lungo tutta la sua carriera. Le opere in mostra delineano proprio
gli sviluppi di questo percorso che condusse l’artista a trasformare la superficie
piana in spazio tridimensionale e ad ampliare cosi' le possibilita' di interazione
dello spettatore con l’opera fino a farlo diventare parte integrante.
I lavori sono stati selezionati considerando da un lato la stretta relazione di Soto
con la musica, che si concretizza nell’accostamento dei colori che danno vita ad
un’armonia cromatica, e dall’altro i cambiamenti che avvengono nella abituale
percezione dello spazio in seguito all’interazione con i lavori.
Muovendosi lungo il percorso espositivo, che inizia con Penetrable BBL bleu (1999),
e attraverso le opere stesse, si e' in grado di cogliere i modi in cui, nell’arco
di cinque decenni, l’artista ha cercato di dare una risposta al quesito che si era
posto negli anni quaranta quando era ancora uno studente e che lo condusse a
ricercare un linguaggio cinetico capace, attraverso l’uso di elementi compositivi
puri e l’interazione tra forme, colori e spazio, di portare il moto all’interno
dell’opera.
I lavori in mostra rappresentano un chiaro esempio di come Soto non abbia mai
ritenuto il problema dell’effetto cinetico risolto in modo definitivo; al contempo
il fatto che opere realizzate in anni differenti si riconducano alla medesima
indagine fa riflettere su come Soto abbia continuato negli anni a ripensare i temi
iniziali incorporandovi sempre nuove alternative in un continuo aggiustamento e
arricchimento dando cosi' vita ad una “visione in movimento".
Accompagna la mostra un catalogo bilingue, edito da Silvana Editoriale, con testi di
Tatiana Cuevas, Paola Santoscoy e un’intervista tra Soto e Hans Ulrich Obrist,
realizzata nel 2004.
La mostra Jesu's Rafael Soto. Visione in movimento e' stata realizzata grazie al
sostegno dei main sponsor Tenaris e Ternium, della Fondazione della Comunita'
Bergamasca e della Fondazione ASM; vede quale media sponsor Il Bergamo ed e' stata
organizzata con il supporto della Fundacio'n Olga y Rufino Tamayo A.C.; la
promozione e' in collaborazione con Jaguar S.p.A.
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Mungo Thomson. Negative Space Variations
a cura di Alessandro Rabottini
Negative Space Variations e' la prima personale di Mungo Thomson ospitata in
un’istituzione pubblica italiana. La mostra e' parte della serie Eldorado, la
project room che la GAMeC dedica agli esponenti piu' interessanti delle ultime
generazioni di artisti internazionali.
Il lavoro dell’artista californiano, pensato e realizzato appositamente per la
GAMeC, si compone di una tripla installazione ambientale, di un libro d’artista e
di un’installazione sonora.
L’intero progetto prende spunto dalla cultura popolare, dal mondo dei media e
dalle pratiche amatoriali, ma di queste forme di condivisione e identita' collettiva
estrae i momenti meno immediati, alla ricerca di una forma di intimita' e di una
grammatica della spontaneita'.
Punto di partenza delle considerazioni di Thomson e' una serie di vedute stellari
- ottenuta dal telescopio spaziale Hubble - elaborata in digitale, invertendo i
colori: l’oscurita' dello spazio risulta luminosa mentre le stelle da bianche
diventano nere. Attraverso questa semplice strategia, l’artista e' in grado di
produrre una metafora poetica sull’immaginazione e sul desiderio di conoscenza,
sui suoi limiti, sul consumo tecnologico e sulla sovrapposizione tra il piano
cosmico e quello intimo.
Il libro Negative Space, simile nell’aspetto e nel design alla rivista National
Geographic, raccoglie l’intero archivio collezionato dall’artista. Il libro
ideato dall’artista e realizzato con la partecipazione di Purtill Family Business
e edito da Christoph Keller Edition, e' pubblicato e distribuito da JRP Ringer,
Zurigo.
Chiude il percorso espositivo l’installazione sonora, realizzata dall’artista
“suonando" con le dita bicchieri di cristallo. L’opera richiama gli effetti
acustici tipici dei film di fantascienza, prodotti pero' grazie ad un espediente
domestico che li trasforma in qualcosa di intimo e personale.
La mostra e' accompagnata da un progetto ideato per il sito della GAMeC: uno
speciale carattere disegnato dallo stesso artista e chiamato Negative Space,
scaricabile gratuitamente e utilizzabile su qualsiasi computer.
A partire dalla data di inaugurazione della mostra, sul sito del museo www.gamec.it
sara' possibile leggere una conversazione tra Mungo Thomson, Alessandro Rabottini,
curatore della mostra e Dan Cameron, Curatore al Museo di Arte Contemporanea di New
York.
Mostra realizzata in collaborazione con Fondacion PROA di Buenos Aires
Museo Tamayo Arte Contemporaneo di Citta' del Messico
La mostra e' stata realizzata con il generoso supporto di: Amitie' Sans Frontie're
Club di Bergamo
Un ringraziamento particolare a: Margo Leavin Gallery, Los Angeles
Sponsor tecnici: Graficheicona, Milano; Zanotta
Ufficio Stampa: CLP
Tel. 02 433403 ufficiostampa@clponline.it / press@clponline.it
Immagine: Jesu's Rafael Soto, Estructura cinetica de elementos geome'tricos, 1955. Pittura su legno e plexiglas. Collezione Mercantil, Caracas. Photo: Jesus Sanchez Uribe
INAUGURAZIONE delle mostre GIOVEDI’ 12 OTTOBRE 2006 ore 18.30
GAMeC
via S.Tomaso, 53 24121 Bergamo
ORARI
da martedi' a domenica: 10-19 giovedi': 10-22 lunedi' chiuso
INGRESSO LIBERO
VISITE GUIDATE GRATUITE alla mostra Jesu's Rafael Soto. Visione in movimento
ADULTI
domenica 12 novembre ore 10.30
giovedi' 30 novembre ore 20.30
domenica 17 dicembre ore 10.30
giovedi' 11 gennaio ore 20.30
domenica 28 gennaio ore 10.30
giovedi' 15 febbraio ore 20.30
GENITORI - BAMBINI
domenica 19 novembre ore 15.30
sabato 20 gennaio ore 15.30
sabato 10 febbraio ore 15.30
prenotazioni visite guidate gratuite: tel. +39 338 6868231 (martedi'-venerdi': 10.00-12.30; 15.00-18.30)