Museo Archeologico Nazionale
Napoli
piazza Museo Nazionale, 19
081 4422149 FAX 081 440013
WEB
Physis
dal 9/5/2001 al 18/6/2001
081 5441494
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Moto Perpetuo



approfondimenti

Nino Longobardi



 
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9/5/2001

Physis

Museo Archeologico Nazionale, Napoli

Di Nino Longobardi. Il titolo della mostra - physis - allude al progetto espositivo elaborato per l'occasione da Longobardi, il quale ha disegnato un percorso ricco di opere e di oggetti, di voci e di frammenti, che si incontrano e dialogano, si sovrappongono e si incrociano, esattamente come accade nel corpo della natura, che e' abitata da dati contrastanti e da elementi plurali.


comunicato stampa

Di Nino Longobardi.

La mostra nasce dalla collaborazione tra l'Associazione "Nuovi Percorsi", la Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta e la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Napoli ed è realizzata con il patrocinio e il contributo della Regione Campania e del Comune di Napoli.

Il titolo della mostra - physis - allude al progetto espositivo elaborato per l'occasione da Longobardi, il quale ha disegnato un percorso ricco di opere e di oggetti, di voci e di frammenti, che si incontrano e dialogano, si sovrappongono e si incrociano, esattamente come accade nel corpo della natura, che è abitata da dati contrastanti e da elementi plurali.

La mostra, composta da una scultura in ferro e da circa quaranta opere (sculture, disegni e bronzi contenuti all'interno di teche di vetro), è allestita nelle sale dove sono ospitate le sculture farnesiane provenienti dalle Terme di Caracalla.

Il centro della mostra è costituito da una scultura in ferro scontornata al laser, in cui appaiono due sagome umane che, disposte l'una sull'altra, sembrano guardarsi. Questo scultura sarà posta di fronte all'Ercole farnese, uno tra i gioielli del Museo Archeologico. Da sempre sensibile al confronto con i luoghi classici, densi di memorie, Longobardi ha deciso di misurarsi con l'Ercole farnese, cercando di rileggere l'intima eterna unità formale in esso racchiusa.

Affermatosi prepotentemente in prestigiosi musei internazionali nel corso degli anni Ottanta, Longobardi, pur restando fedele alla propria inconfondibile cifra stilistica, sempre attento al "problema" della corporeità e a temi "difficili" come quello della morte, negli anni Novanta, ha attuato - e ciò è limpidamente emerso dalle personali che gli sono state dedicate presso il Palazzo Reale di Milano (nel 1998), il Castel Nuovo di Napoli (nel 1999) e la Galleria Civica di Modena (nel 2000) - una radicale scarnificazione della fisicità umana. Ha sostituito all'esuberanza, che aveva caratterizzato la maggior parte delle sue opere realizzate nel decennio precedente, la leggerezza formale, il rigore e l'equilibrio. Ha compiuto una radicale scarnificazione della figura umana, per approdare a una inedita forma di "minimalismo".

Curatori : Flaminio Gualdoni e Vincenzo Trione

Testi : Eduardo Cicelyn, Flaminio Gualdoni, Giuseppe Montesano e Vincenzo Trione
Catalogo : Giampaolo Prearo Editore, Milano

Inaugurazione: mercoledì 9 maggio ore 18
Orari: dalle 9 alle 19 escluso il martedì

Museo Archeologico, P.zza Museo Nazionale 19, Napoli, tel.0815441494

Organizzazione : Associazione Nuovi Percorsi tel. 081 400871 - fax. 081 2520585 mimscogn@tin.it

Ufficio Stampa: Motoperpetuo - E. Ranieri 0328 1549294 - fax. 06 233221520

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