Una mostra di opere recenti. Cio' che emerge e' la forza dirompente e allo stesso tempo trattenuta di una nuova spazialita'. Una ricerca contrapposta alle regole espressive del clima narrativo e transavanguardistico dominante negli anni '80.
Personale
Gianni Asdrubali si afferma nei primi anni '80 come protagonista di una ricerca contrapposta alle regole espressive del clima narrativo e transavanguardistico allora dominante.
In questa ottica rivolta piu' alla sperimentazione che alla narrazione, Asdrubali, da sempre, trasforma le informazioni in attivo pittorico, riuscendo a ridefinire, ad inventare cioe' un immagine di realta' nuovamente complessa e allo stesso istante diretta e semplice.
Asdrubali vuole arrivare in quel punto estremo dell’inizio, la', dove tutti gli opposti collassano ( pieno-vuoto, conscio-inconscio, diritto-storto, avanti-dietro-destra-sinistra-sopra-sotto, statico-dinamico, buio-luce, ecc…).
Cio' che emerge e' una forza dirompente e allo stesso tempo trattenuta di una nuova spazialita'. L'opera emana e trattiene in se un'energia interna che annulla e sostiene qualsiasi spazio quotidiano. L'opera e' un corpo di spazio che sostiene lo spazio. Un corpo di spazio che ci fronteggia e che rifiuta tutto cio' che e' nascosto.
L'artista inaugura il 17 Ottobre a Roma nella Galleria d'Arte Consorti, una mostra di opere recenti (2003-2005).
In occasione della mostra sara' presentato un catalogo con un testo introduttivo di Marco Tonelli.
Inaugurazione martedi 17 Ottobre 2006, ore 18,00
Galleria d'Arte Consorti
via Margutta 52/a - Roma