Paysages domestiques. Poveda e' sempre stato un ricercatore e riuscire a inventariare i "piatti del mondo" e' la sua impresa da studioso goloso. L'artista assembla e realizza primi, secondi e contorni con colorate materie plastiche.
Paysages domestiques
Gli uomini d’affari a tavola concretizzano contatti assaggiando tochetti prelibati di cibo
Molte donne affermano: “L’uomo si prende per la gola"; intendendo che la buona cucina corrobora l’opera di seduzione.
In una serata tra amici il vino scorre, accompagnando ed esaltando le varie portale, e da lubrificante dei rapporti sociali invoglia i commensali ad una conversazione piu' spinta e sinceramente decisa.
Non vogliamo qui enumerare le prelibatezze che invitano il gusto a saziarsi e l'occhio a mirare e a contenere il piacere dell'offerta culinaria, ne' elencare i lavori, realizzati in tecnica mista, siglati da Carlos Poveda, che guarda a cio' che si converte e si prepara in cucina.
Il fronte culinario e' esteso, vastissimo.
Ogni nazione, ha il suo piatto, il suo trionfo in tavola.
E Carlos Poveda questo lo sa bene e, quindi, puo' incrementare, senza alcun problema, il suo colorato fronte estetico-culinario.
I materiali plastici che Carlos Poveda utilizza con grande maestria tecnica, gli permettono di avvicinarsi ad un'idea reale, ad una presenza fisica del consumo e ad un'oggettivita' quotidiana.
Il fascino della cucina e' legato all'uomo in senso strettissimo.
L'uomo ha bisogno di alimentarsi e anche di creare ed allora il miglior diretto laboratorio e' la cucina, dove necessita' fisica e voglia concettuale.
Le composizioni di Carlos Poveda racchiudono l'intelligenza operativa di un acuto sguardo sul mondo e la sana ironia, di vena ''popular'', di un intrigante operatore delle arti visive.
Poveda e' sempre stato un ricercatore e riuscire a inventariare i ''piatti del mondo'' e' impresa da studioso goloso, che non puo' conoscere e non conosce ostacoli di sorta.
Carlos Poveda, intanto, studia e progetta, assembla e realizza: primi, secondi e contorni. Sostanzia e profila possibili sapori e suscita acquolina in bocca.
Nella storia dell'arte possiamo ritrovare ben rappresentati mercati, nature morte, tavole imbandite, interni di cucina, sale da pranzo, colazioni, cene, prodotti commerciali ....
Giovan Battista Ruoppolo, Giuseppe Recco, Giovan Battista Recco, Caravaggio, Joachin Beuckelaer, Luca Forte, Andrea Belvedere, Paolo Porpora sono solo alcuni nomi, ad esempio, legati al ricchissimo territorio, mentre Andy Warhol, temporalmente vicino, e' stato determinante a rilevare e a rilanciare globalizzazioni consumistiche.
Carlos Poveda saggiamente combina e fa incontrare gusto e ricerca e rende percepibile valenze estetiche di piatti ed estende la resa di materie plastiche per estremizzare il tutto.
Punta a vagliare il quotidiano consumo, ben sapendo che oggi e doman, le coltivazioni possono e potranno essere molto influenzate da bio-speculazioni.
Per l'integrita' naturale dei cibi bisogna battersi sembra dire Carlos Poveda , che ammira il talento estetico e il virtuosismo tecnico dei cuochi e delle massaie.
Il “bel piatto" di Carlos Poveda e' un pertinente ed invitante suggello cromo-estetico, che incanta ed inganna il nostro occhio.
Vernissage: mercoledi 18 ottobre 2006 - 18 - 21
Galerie N. Marino
8 rue des Coutures Saint Gervais - Paris