Antonia Jannone. Disegni di Architettura
Milano
corso Garibaldi, 125 (secondo cortile)
02 29002930 FAX 02 6555628
WEB
Ferdinando Scianna
dal 26/10/2006 al 24/11/2006
tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.30 escluso festivi - mattino su appuntamento

Segnalato da

Adi Corbetta




 
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26/10/2006

Ferdinando Scianna

Antonia Jannone. Disegni di Architettura, Milano

Specchio delle mie Brame. Racconti e riflessioni intorno al tema dello specchio come simbolo, come strumento di indagine, come oggetto e soggetto in una sequenza di immagini in bianco e nero. L'artista presenta venti fotografie inedite fatte di paesaggi e figure.


comunicato stampa

Specchio delle mie Brame

Sono racconti e riflessioni intorno al tema dello specchio, assoluto protagonista di questo percorso ritrovato in anni di fotografia; lo specchio come simbolo, come strumento di indagine, come oggetto e soggetto in un affascinante sequenza di fotografie in bianco e nero.

Narciso si innamoro' di se stesso in uno specchio d’acqua e mori' cercando di prendere l’immagine che credeva di un altro ed era invece l’immagine di se stesso.

Nel mito antico sono racchiuse tutte le ragioni della fascinazione e dell’orrore che da sempre gli specchi hanno suscitato negli uomini. In quel mito possiamo trovare forse anche tutte le metafore che contiene la fotografia, l’invenzione fatale del nostro tempo, secondo Alberto Savinio.

Fatale e ambigua.

Una delle prime definizioni della fotografia fu: specchio con memoria. Idea che sembra concretizzare gli affascinanti incubi raccontati da Jorge Luis Borges in tanti poemi sul tema dello specchio. Che cosa e' questo mistero che infaticabilmente e infallibilmente, ad ogni appuntamento, anche fortuito, anche involontario, anche a nostra insaputa, si ostina a duplicarci e a duplicare il mondo che ci circonda? Che continuera', anche dopo la nostra morte, a riflettere un altro e un altro e un altro e un altro... E se cominciassero, gli specchi, ad avere una vita propria, indipendente? Se le immagini riflesse si mettessero a vivere una vita temporalmente indipendente dai nostri fuggevoli incontri? Se gli specchi avessero memoria?

Ferdinando Scianna

Gli specchi di Scianna moltiplicano, disordinano, interrogano, spiegano, orientano qualcosa che forse e' gia' nei nostri occhi, nel nostro cuore, non si impongono al nostro modo di guardare ma lo modificano regalandoci l’opportunita' felice di riconoscere l’entusiasmo nuovo della scoperta. Toni Servillo

Ferdinando Scianna e' di Bagheria. Comincia a fotografare a diciotto anni e giovanissimo pubblica, con un saggio di Leonardo Sciascia - al quale restera' legato da una lunga consuetudine di amicizia collaborazione - un volume, Feste religiose in Sicilia, che gli vale immediata notorieta' e il Premio Nadar del 1966. Svolge da allora attivita' di giornalista e fotografo, prima per L'Europeo, per il quale rimane molti anni a Parigi come corrispondente, poi come indipendente associato all'agenzia Magnum Photos. Lavora per le piu' importanti testate giornalistiche e le sue fotografie vengono esposte in prestigiose sedi nazionali e internazionali. In seguito ha praticato, affiancandola all'altra sua di giornalista, l’attivita' di fotografo di moda.

Catalogo in galleria con un testo di Toni Servillo

Inaugurazione: venerdi' 27 ottobre 2006 dalle ore 18,00

Galleria Antonia Jannone
corso Garibaldi 125 - Milano
Orario: Tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.30 escluso festivi - mattino su appuntamento

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