Milly Pozzi Arte Contemporanea
Como
Via Parini 18
031 260999
WEB
Eden
dal 26/10/2006 al 26/11/2006

Segnalato da

Milly Pozzi




 
calendario eventi  :: 




26/10/2006

Eden

Milly Pozzi Arte Contemporanea, Como

Luca Scarabelli presenta un’immagine fotografica. Vincenzo rappresenta il serpente con l'appendice del basso elettrico. Mario Bottinelli Montandon utilizza la tecnica a lui consueta della simulazione fotografica per presentare due visioni della fine del mondo. A cura di Martina Corgnati.


comunicato stampa

Mario Bottinelli Montandon, Vincenzo Cabiati, Luca Scarabelli

Il giorno 27 ottobre, alle ore 19 negli spazi di Milly Pozzi Arte Contemporanea, Como, via Parini 18 , verra' inaugurata la mostra Eden che raccoglie tre artisti italiani fra i piu' interessanti e singolari delle ultime generazioni, a cura di Martina Corgnati.

Eden, “paradiso terrestre" in ebraico adottato ampiamente nella tradizione cristiana, e' parola complicata da un utilizzo sempre piu' generico che lo rende “luogo di piacere e di delizie. Una parola che evoca risonanze quanto mai varie e produce associazioni complesse. Ultimo luogo fisico, dove il corpo ancora convive con l’anima, ultima tappa del Purgatorio dantesco, prima del volo verso le sfere concentriche della Terza Cantica.
Consapevoli dell’ambiguita' semantica del termine Eden, Luca Scarabelli, Vincenzo Cabiati e Mario Bottinelli Montandon individuano tuttavia proprio in questa parola un possibile trait d’union che qualifichi e distingua la loro ricerca. I tre artisti italiani intendono infatti rivalutare - ciascuno dal proprio punto di vista espressivo e valoriale - l’elemento recondito, ineffabile che la parola Eden continua a portare in se'. Essi si sono trovati accomunati nella ricerca di un’atmosfera rarefatta, cristallina, in cui alla visione quasi inebriata si rivelasse uno spazio insolito, anche fantastico, comunque non contaminato. dal tempo frenetico di tutti i giorni.
In questa sospensione del tempo i tre artisti immaginano l’inizio e la fine della storia - di tutte le possibile storie - e creano immagini in cui la natura, i simboli e le forme ripropongono allo spettatore l’eterno tema del “cosa c’e' oltre?"

Luca Scarabelli presenta un’immagine fotografica, ripetuta due volte ma posta in posizione irregolare rispetto agli occhi dello spettatore, di un particolare di bosco, che assume la funzione di “luogo dell’Eden", teatro colto, in cui la visione del “bosco sacro" e' suscettibile di improvvisi bagliori. L’artista ha pensato al giardino come luogo di passaggio , confine fra natura e spirito, e l’ha costellato di adesivi argentati rotondi, dalla potenza visiva quasi optical. La mela e' qui il protagonista del giardino, le cui diverse combinazioni distinguono l’uomo dalla donna primordiale, in questo caso non solo corresponsabili ma “agiti" dalla mela, cioe' dal principio della conoscenza.
A fianco, Vincenzo Cabiati si occupa invece del serpente, presente qui sotto forma di appendice del basso elettrico (modellato pero' in ceramica) di D’Arcy, bassista degli Smashing Pumpkins, un gruppo di Chicago molto popolare negli anni Novanta. Personaggio efebico e androgino, l’artista americana e' un’ esponente del dark elegante che caratterizza una certa musica contemporanea.
Il serpente-D’Arcy, modellato da Cabiati per il basso-opera, ha il volto della musicista, la quale appare come il “doppio" del suo strumento ed evoca un’immagine tra il fiabesco e il mitologico.
Infine Mario Bottinelli Montandon utilizza la tecnica a lui consueta della simulazione fotografica per presentare due visioni dell’ultimo giorno (Last Day on Earth) ambientate sul lago di Como e sul Promontorio di Portofino, lievemente fuori fuoco e in una luce di tramonto dalla consistenza pero', a ben guardare, artificiale, inquietante. E' l’arrivo della manifestazione che si coglie infatti nel volto appena percettibile fra le forme ingannevoli delle nuvole. Non si tratta di un volto qualsiasi ma del volto santo, che l’artista ha liberamente interpretato basandosi su fonti iconografiche della tradizione acheropita (non dipinta da mano umana). Strettamente innervata nella devozione del cristianesimo occidentale e orientale, l’acheropita e' l’immagine del volto di Gesu', e con tale consapevolezza viene inserita da Bottinelli Montandon in un paesaggio da cartolina che e' scenario dell’ “ultimo giorno sulla terra": quasi fosse l’atto finale di un percorso millenario che riguarda non solo la storia dell’arte e la religione, ma l’universo in senso stretto.

La mostra sara', come sempre, accompagnata da un catalogo, edito da Milly Pozzi Arte Contemporanea, con la riproduzione di tutte le opere esposte, testo critico della curatrice e di Marco Pierini, storico dell’arte, direttore del Palazzo delle Papesse a Siena. Seguono altri testi del filosofo Roberto Limonta, del critico musicale Massimo Marchini e del sacerdote Ernesto Zucchini.

27 ottobre, alle ore 19

Milly Pozzi Arte Contemporanea
Via Parini 18 - Como

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