Dall'Azzurro alla Zebra. Vincitrice del Premio Andersen 2006 per l'Illustrazione, l'artista coniuga nella sua opera pittorica umori ludici, sensuali e talvolta malinconici. A cura di Vito Intini.
Dall'Azzurro alla Zebra
L'atto decisivo con cui ha inizio la Storia si da', nel contempo, come pittura e
scrittura. Lo Scriba era, come sappiamo, anche pittore. Una tradizione ebraica,
ripresa nel Talmud, vuole che l'alfabeto sia stato creato nel sesto giorno della
Genesi. Allo Scriba del Pentateuco si richiedeva non solo la conoscenza della sua
arte ma anche onesta' e corretta intenzione e disposizione d'animo. Non erano ammessi
errori pena l'invalidazione dell'intera opera. A questo ci piace pensare quando
incontriamo l'opera di artisti come Vittoria Facchini, Premio Andersen 2006 per
l'illustrazione. Ma diciamo subito che le lettere dell'alfabeto sono un pre-testo a
cui Vittoria ricorre per scatenare la sua prorompente voglia di pittura e che le 260
opere, in formato cartolina, rappresentano una intrigante fuga anarchica
dall'illustrazione classica alla ricerca di territori poco battuti.
Con invidiabile disinvoltura Vittoria passa, con velocita' e sprezzo del pericolo,
attraverso i tre Mondi: quello ludico-angelico, di cui ci restituisce la grazia e il
candore prima di ogni turbamento; quello terrestre-sensuale, (in cui spesso siamo
inviluppati), fatto di carne brumosa, umori e sudori rappresi in gesti e sbavature
crude e senza remissione di peccato e, infine, quello notturno-melanconico, che vira
al nero, umbratile, inquietante, quello che arriva, fatale, quasi sempre dopo ogni
vitalistica tempesta, che e' dietro l'angolo, pronto a ghermire, quando e' il tempo
suo.
Qui non si gioca al risparmio, nulla viene nascosto in quest'arte che ci lascia, in
diversi casi, senza respiro per la messe sconfinata di idee e di stimoli che ci
vengono offerte con il gesto amichevole di chi da lontano ci pensa e ci invia una
cartolina scelta con cura e giusta per noi. I segni e i colori, risolti con veloci
filamenti peccaminosi e tocchi pastosi, sembrano in competizione con immagini
preesistenti (scarpine, volti, particolari di corpi ecc.) in un agone la cui
soluzione e', forse, rinviata a scelte piu' estreme che sono ancora da decidersi, in
altro tempo, in altri luoghi. Adesso e qui l'amore per la Pittura, come atto
liberatorio e gioioso del dipingere, ci rapisce. E ci perdiamo volentieri, come
ragazzini, in questo immaginifico abbecedario che ci sorprende ad ogni sguardo e
pare invitarci ad una sorta di turbinoso gioco cabalistico da cui trarre, se Dio
vuole, gioiosi auspici.
Vito Intini
Vittoria Facchini e' nata a Molfetta, in Puglia, il 10 02 1969.
Dopo il Liceo Artistico frequentato a Bari nella sezione di Architettura si sposta a
Firenze per specializzarsi in Grafica Pubblicitaria ed Editoriale. A Venezia invece
studia illustrazione con Emanuele Luzzati.
E' questo incontro, in assoluto, che ha poi segnato "assai" appassionatamente la sua
scelta di "illustrare" senza tradire quella carica di energia dirompente e
dissacrante che caratterizza lo stile dei suoi disegni.
Dopo aver lavorato per moltissimi anni come illustratrice pubblicitaria firmando
numerose immagini per il Salone del Gusto di Torino, per il Vinitaly di Verona, per
l'Osteria dell'Arancio di Grottammare e di Londra, nel 1997 inizia a progettare e a
pubblicare albi illustrati per bambini. I suoi primi quattro albi realizzati come
autrice totale, tutti pubblicati a partire dal 1998 dalla casa editrice Fatatrac di
Firenze, sono stati poi tradotti anche in Francia, Giappone, Portogallo e Corea. Da
allora le sue illustrazioni sono state pubblicate da molti altri editori italiani
tra i quali Mondadori, Feltrinelli, Einaudi Ragazzi, Tolba', Giannino Stoppani,
Art'e', Editori Riuniti, Treccani.
Nel 2002 il Ministero per la Cultura Francese l'ha scelta tra i 60 autori invitati a
rappresentare l'Italia al Salone del Libro di Parigi. Nel 2005 e' tra i fondatori
della casa editrice Officina Blu specializzata in albi illustrati di autori
illustratori. Nel 2006 riceve il Premio Andersen come migliore illustratore
dell'anno. All'amore fortissimo per l'illustrazione, sperimentata a "tuttocolore" e
in differenti tecniche, unisce da sempre anche una profonda passione per la
pittura. Vive e lavora a Molfetta, in uno studio che ama moltissimo (invaso dalla
luce e da matite, carte, vasetti di colore, pennelli e ogni tipo di caleidoscopico
"disordine creativo") situato sul porto, proprio di fronte ai cari, vecchi,
bellissimi cantieri navali.
Inaugurazione: sabato 4 novembre, dalle 18.30
Kunsthalle
via Santa Maria la Greca, 79 - Putignano (BA)
Orario: lun.-sab. 17.30 - 19.30 (oppure su appuntamento)