La mostra ospita una nutrita serie di opere di Ernesto Treccani ed offre ai visitatori la possibilita' di verificare sia il percorso di piu' di sessant'anni di lavoro tenace e talora sofferto, sia le varieta' tematiche che l'artista ha saputo produrre.
Omaggio
Per il quarto appuntamento del 2001 Villa Querini propone ai suoi ospiti
un incontro con le opere di Ernesto Treccani (Milano 1920), pittore, scultore,
poeta, intellettuale di prima grandezza nel panorama italiano dal secondo
dopoguerra.
Come era abitudine nelle famiglie altamente imprenditoriali della borghesia
lombarda, Ernesto Treccani, nell'anno 1938, fece un lungo viaggio di
istruzione negli Stati Uniti assieme al padre e al fratello.
Ne ritornò con l'idea di fondare una rivista di carattere artistico e culturale
, "Corrente", che divenne dal momento stesso della sua fondazione, nel 1938
appunto, portavoce di un gruppo di giovani intellettuali ed artisti che, sotto
quel nome, iniziarono anche ad esporre le loro opere.
La testata, per il suo carattere libertario e antifascista, fu subito
osteggiata dal governo e costretta a chiudere nel 1940, alla vigilia
dell'entrata in guerra dell'Italia.
Ciononostante il gruppo continuò a produrre dipinti, sculture, ad esporre e
a scrivere fino al 1943 aumentando il numero degli aderenti tanto che, oltre
a Treccani, vi si aggiunsero Birolli, Migneco, Cassinari, Manzù, Cantatore,
Sassu e altri. La spinta era un'appassionata reazione all'eclettismo esasperato
dal Novecento, l'intenzione e l'istanza rivoluzionaria e, soprattutto,
l'adesione alla realtà .
Quest'ultima componente diventa anche, negli anni Quaranta. l'aspetto fondante
dell'arte di Treccani che, dopo la chiusura del suo giornale era divenuto
redattore della rivista "Realismo" diretta da Raffaele de Grada.
Nell'immediato dopoguerra il pittore inizia a realizzare una pittura raffinata,
dove le ascendenze dell'espressionismo di Ensor e Chagall sono composte
in un realismo luminoso e partecipato che punta alla calma, densa, possente
sostanza delle cose e alla resa grave e severa dei personaggi e della natura.
Ma la necessità di spogliare il sentimento da tutto ciò che può sembrare
esteriore per cogliere, in un richiamo continuo alla realtà , il trascorrere
delle stagioni e del tempo e di fermare le figure luminose che agiscono
sempre entro uno spazio "storico", si avverte anche nella produzione di
Treccani degli anni successivi Sessanta e Settanta; dagli studi di nudo,
ai temi tratti dalla vita di ogni giorno, alle illustrazioni per Leopardi,
Saba e Pavese, dove l'inventario dei personaggi descritti, tra amoroso e
patetico, assume nella tessitura cromatica variegatissima un aspetto materico
di grande pregnanza.
E' questo il periodo in cui il suo linguaggio assume anche un carattere più
sofisticato ed essenziale e offre del mondo una visione fluida ed ariosa con
toni più lirici, spesso autobiografici, con una pittura elegante e di delicata
colorazione, in cui le famose Siepi, dai colori brillanti, si accostano alla
serie dei ritratti e ai nudi.
Mai abbandonando il suo impegno di intellettuale, nel 1978 Treccani crea,
a Milano, la Fondazione Corrente con lo scopo di studiare le opere appartenute
al periodo del movimento di Corrente e dagli anni Settanta in poi non c'è
importante Museo d'arte Contemporanea che non ospiti i suoi dipinti e le sue
sculture: da New York a Londra, a Parigi, a Madrid, a Leningrado, a Mosca,
oltre che, naturalmente, a Milano.
Non stupisce dunque che Villa Querini sia molto orgogliosa di ospitare in
questa mostra, curata dalla cooperativa SIM in collaborazione con la Galleria
Sgarro, una nutrita serie di opere di Ernesto Treccani e di offrire ai propri
ospiti la possibilità di visitarle, verificando dal vivo sia il percorso di più
di sessant'anni di lavoro tenace e talora sofferto, sia le varietà tematiche che
esso ha saputo produrre.
Inaugurazione sabato 12 maggio ore 18.30
Uff. Stampa Villa Querini
Villa Querini, Camposampiero (Padova)