Doppia personale in cui a partire dal reimpiego d'objets trouves, si riflette sul quotidiano domestico, la memoria, il valore della ripetizione. Installazioni che riplasmano oggetti comuni, come pentole, pizzi e utensili legati al cibo.
Doppia personale
Marta Allegri (Bologna, 1961) e Nordine Sajot (Corbeil-Essones, 1975)
espongono insieme nello spazio milanese di Careof, in una mostra che, a
partire dal reimpiego d'objets trouve's, riflette sul quotidiano domestico,
la memoria, il valore della ripetizione.
Marta Allegri presenta due installazioni, accumunate dall'intenzione di
ridare nuova vita ad azioni ed oggetti evocativi di un passato che le
appartiene. Sono 100 le pentole in alluminio gia' esposte nella sua prima
personale a Venezia alla Fondazione Bevilacqua la Masa (2005). Forate con
minuzia sino a perdere la loro funzione originaria, sono composte - a Careof
- le une vicine alle altre, quasi a costituire un archivio di memorie
quotidiane. Anche nella seconda installazione Allegri compone elementi
preesistenti, riplasmati attraverso un disfare per ri-fare, un processo
fondato sull'accumulo e la ripetizione di una gestualita' legata all'universo
femminile, come l'atto del ricamare. Si tratta di grandi pizzi, il cui
intreccio, pero', non e' realizzato con leggeri fili di cotone, bensi' con una
rete metallica per recinzioni di animali da cortile, con la quale da' vita ad
un ricamo talvolta di dimensioni imponenti, sino a ricoprire un'intera
parete dello spazio espositivo.
Anche il lavoro di Nordine Sajot nasce dal reimpiego di oggetti gia' carichi
di memoria. L'artista francese, da sempre interessata ad indagare il
processo del nutrimento, ad osservare gli utensili necessari a consumare e
ingerire cibo considerati protesi, estensioni del corpo e veicoli culturali,
presenta in mostra M3 (2006). M3 e' una scultura della dimensione di un metro
cubo, nata dall'uso di bottiglie di vetro trovate nelle cantine della
palazzina di Via Luigi Nono a Milano dove un tempo si trovavano gli uffici
comunali, ma adesso sono i laboratori per l'arte come Careof. Quei
contenitori che riportano la dicitura "Comune di Milano - Ufficio di Igiene"
e, in modo appena percettibile, la scritta in rilievo "per alimenti",
servivano a raccogliere campioni di varie sostanze, tra cui le acque delle
mense scolastiche di Milano, per poi analizzarne la composizione. Eredita' di
una memoria comune, quei contenitori dall'aspetto ambiguo diventano emblema
di una preoccupazione vitale e quantomai attuale: assicurarsi che i prodotti
siano commestibili e non nocivi.
La bottiglia di vetro prodotta in serie non e' per Nordine Sajot semplice
ready made, cosi' come non lo sono le grandi pentole di Marta Allegri. Ed e'
qui che si stabilisce un legame tra le due artiste: entrambe si appropriano
d'un oggetto gia' di per se' carico di significato, memoria e suggestioni,
conferendogli nuovo aspetto e valore.
La mostra e' parte del programma di promozione degli artisti presenti nel
archivio del Centro di Documentazione Arti Visive Careof & Viafarini
consultabile ai siti www.portfolioonline.it e www.italianarea.it
M3 e' realizzata con il supporto di Saint-Gobain Vetri e Co.Re.Ve. Consorzio
Recupero Vetri Milano
Inaugurazione 8 novembre 2006
Careof
via Luigi Nono, 7 - Milano
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Orario: da martedi' a sabato ore 15.00-19.00