Galleria Calandra
Torino
via F.lli Calandra, 8
347 4095922
WEB
Claudia Busso
dal 10/11/2006 al 24/11/2006
dal lunedi' al venerdi' 16-19.30; sabato 10.30-12.30 e 16-19.30
347 4095922

Segnalato da

Anna Ferraris



approfondimenti

Claudia Busso



 
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10/11/2006

Claudia Busso

Galleria Calandra, Torino

Percorsi. Ai suoi temi piu' frequenti: i fiori, i paesaggi e i ritratti, si sono aggiunti i nudi. Un'interesse nato dalla maraviglia per l'espressivita' del corpo. In mostra una selezione di acquerelli.


comunicato stampa

Percorsi

Inizia a dipingere acquerelli una quindicina di anni fa, con maestri di scuola steineriana da cui mutua l’interesse per il colore, le atmosfere, i soggetti fantastici che emergono dall’inconscio. L’altra grande passione ed espressione artistica, la fotografia , e' invece un legame forte con le forme e i vincoli imposti dal reale.

Il filo della sua ricerca e' stato animato, per un lungo periodo, dallo sforzo di integrare i due poli. Nel corso degli anni le due strade si sono incrociate molte volte, dando vita da una parte, a fotografie in cui viene privilegiata l’atmosfera, a collage fotografici quasi astratti, guidati da forme elementari e colori, e, dall’altra, ad acquerelli piu' figurativi.

Anche il mezzo, l’acquerello, e' una scelta. E’ una tecnica che impone pochi ripensamenti: il ripensamento sporca la carta e fa perdere la trasparenza. Invece e' solo la trasparenza del colore sul bianco che permette il contrasto.

E’ il legame tra trasparenza e colore che genera uno dei due motivi di avvicinamento alla china cinese Cyan in cui il disegno nasce da un giusto equilibrio tra quantita' di colore sul pennello e risposta della carta di riso cosi' sottile e assorbente, dalla scioltezza del polso che da' la sicurezza della pennellata. I tempi di esecuzione si accorciano ancora di piu' che nell’acquerello su carta di cotone cotta; diventa importante la concentrazione di chi dipinge e lo stato fisico ed emotivo del momento. Oltre all’esperienza, naturalmente.

Il secondo motivo di grande attrattiva della china cinese e' che in essa manca la linea di separazione netta tra astratto e figurativo: anche nella copia del mondo esterno non si definisce mai la realta', ma la si accenna soltanto. Un’altra via per integrare i due poli.

Ai fiori, ai paesaggi, ai ritratti, si sono aggiunti, negli ultimi anni, i nudi. L’interesse nasce dalla maraviglia per questo strano ‘animale’ e dallo stupore per l’espressivita' del corpo.

Non e' il corpo ideale che la interessa , e' il corpo specifico. Difficile e forse non auspicabile arrivare ad una schematizzazione, ancor piu' far precedere la schematizzazione al disegno: e' l’essere che sta li davanti, o che lei ha fotografato, che la spinge a disegnare . Quelle mani, quei muscoli , quelle proporzioni: tutte le volte e' un imparare e imparare di nuovo e ancora le linee e i colori che lo definiscono.

Gli altri percorsi, il lavoro di ricerca della china, dell’acquerello, o del gessetto, non sempre solo preparatorio, piu' facile, ma anche piu' incisivo, si mescolano e si alternano su questo nuovo soggetto.

Percorsi quindi; non solo squisitamente tecniche, ma strade e mappe mentali che si intersecano nella sperimentazione emotiva e si traducono nel gesto creativo.

Galleria Calandra
via F.lli Calandra, 8 - Torino

Orario: dal lunedi' al venerdi' 16-19.30; sabato 10.30-12.30 e 16-19.30

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