Grey matter. In mostra un'installazione che comprende fotografie e sculture a parete e a pavimento. Il diretto riferimento va ad una novella del 700, "La vita e le opinioni di Tristam Shandy, gentiluomo" di Lawrence Sterne, considerato il primo anti-romanzo e il progenitore dell'ipertesto e delle tecniche di narrazione non lineare.
Grey Matter
Per la sua seconda mostra personale alla Galleria Sonia Rosso, l'artista scozzese, Scott Myles, presenta un'installazione che comprende sia fotografie sia sculture a parete e a pavimento.
Per questa esposizione l'artista fa diretto riferimento ad una novella del diciottesimo secolo, "La vita e le opinioni di Tristam Shandy, gentiluomo" di Lawrence Sterne. Il libro e' la narrazione ostentata e paradossale della vita di Tristam. Il gioco principale del romanzo prevede l'impossibilita' del personaggio di spiegare qualsiasi cosa in modo semplice e senza divagazioni.
L'interesse di Myles e' proprio rispetto alle associazioni e alle digressioni e al fatto che “La vita e le opinioni di Tristam Shandy, gentiluomo" e' considerato il primo anti-romanzo e il progenitore dell’ipertesto e delle tecniche di narrazione non lineare.
Originalmente pubblicato in nove volumi (1759 - 1767), il romanzo e' noto per gli esperimenti tipografici: varieta' di punteggiatura, asterischi, trattini, pagine completamente nere o bianche e una pagina marmorizzata inserita nella narrazione.
In mostra, Myles presenta due grandi fotografie ottenute utilizzando un microscopio per registrare e mettere a fuoco il primo personaggio del libro l'"IO" (“I" in inglese) e il punto finale, portando, cosi', la narrazione alla conclusione.
Myles e' interessato ai dibattiti intorno al determinismo e al caso. Questo si riflette nelle fotografie e in una nuova serie di “non-ripiani" marmorizzati, sorta di sculture che indagano ulteriormente il concetto di negazione.
In alcuni lavori, Scott Myles ha gia' esplorato le modalita' della presentazione e della disposizione delle opere. Per questa mostra a Torino presenta una nuova serie di lavori incastonati nel muro che comprendono due elementi: due ripiani simmetrici e triangolari prodotti in MDF, dipinti con acrilici bianchi che, successivamente, vengono immersi in un largo contenitore pieno di vernice a base d'acqua e inchiostro di china per creare un effetto marmorizzato.
Inaugurazione: 11 novembre 2006
Galleria Sonia Rosso
via Giulia di Barolo, 11 - Torino
Orario: mar.-sab. 15-19
Ingresso gratuito