L'Atelier
Napoli
via Tito Angelini, 41
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Minimalia
dal 14/11/2006 al 29/12/2006

Segnalato da

Paola Ricciardi




 
calendario eventi  :: 




14/11/2006

Minimalia

L'Atelier, Napoli

Minimalia. 12 artisti a confronto sul tema del 'piccolo', espongono la loro serie di opere (pittura, fotografia e scultura) in piccolo formato. Lavori di Emanuele Antonucci, Saverio Biondi, Alfonso Caccavale, Romilda De Angelis, Gabriella Gorini, Barbara Karwowska, Maria Helena Manzan, Daniela Morante etc.


comunicato stampa

Collettiva

12 artisti messi a confronto sul tema del ‘piccolo’, espongono la loro serie di opere in piccolo formato

Emanuele Antonucci - Impressione del verde - olio su tela
Opere degli anni ’60. Periodo del verde di Emanuele Antonucci, ispirate alla natura del Parco di Capodimonte e ai suoi personaggi.

Saverio Biondi - Onirica - tecnica mista su tela
Immersione in un mondo onirico ricco di suggestioni cosmiche, ancestrali.

Alfonso Caccavale - Tensioni - stampa digitale su carta fotografica
Alfonso Caccavale, dopo le recenti esperienze di mail art, propone un lavoro che e' la sintesi di una ricerca improntata sulla definizione di nuovi effetti cromatici e di emozioni. Non a caso le opere rappresentano un progetto titolato TENSIONI, dove l'artista infonde una decisa carica emozionale, traendo spunto da matrici espressioniste e pop. Ancora una volta l’artista propone opere che sono la sintesi di fotografie elaborate al computer, fino a raggiungere effetti cromatici talmente saturi da creare immagini inquietanti.

Romilda De Angelis - Casualita' della materia - sculture in creta scura
L’artista si offre alla guida della viva materia, che modellata assume a sua volta un’identita' ambigua e pulsante.

Gabriella Gorini - Fuochi - olio e acrilico su tela
Figure solitarie e frammenti di paesaggio fissano la personale prospettiva del tempo dell’artista, resa con una definizione strutturale dell’opera precisa e accurata soprattutto nella stesura del colore, senza incertezze nell’impasto o nella pennellata. Sospensioni spaziali dunque, o temporali, in una sorta di specchio della memoria.

Barbara Karwowska - Pensieri - acrilico su legno
Karwowska percorre un viaggio nei ricordi dell’infanzia attraverso le sue pitto sculture a trittico quasi dei piccoli altari a forma di icone medioevali.
Il motivo dei pesci e' stilizzato e simbolico; il colore blu, viola, oro e verde e' deciso e brillante.

Maria Helena Manzan - Vibrazioni Cosmiche - Polimaterica su tela, lana di vetro, resina acrilica, pietre preziose.
La sua pittura contiene una spiritualita' legata ad un profondo e misterioso senso ermetico. Nelle tele c’e' una constante ricerca pittorica in cui l’artista inserisce materiali vari come vetroresina, cristalli, lana di vetro, pietre preziose, minerali di provenienza brasiliana. Manzan con questa serie, rappresenta l’universo; una cupola di cristallo sul mondo, forme ed immagini che sono impresse nel pensiero e nell’oscurita' della nostra modernita' contemporanea. Una necessita' per integrare un “pezzo" dell’universo nel nostro mondo naturale. L’uso di colori puri e di materiali vari che si uniscono formando un “velato" caos…rendono visibile l’invisibile.

Daniela Morante - Segni e colori - chine ed ecoline su carta d’Amalfi.
L'unione tra segno pittorico e segno grafico riescono ad interagire e trovare un equilibrio dinamico. Provare come lo spazio diventa “elastico" per accogliere la forma degli oggetti. I punti di china sono molecole, e il colore e il gesto che lo compone sono l’energia. Ogni linea traccia tutto questo. Un granello, una particella, un insieme di particelle, creano la forma. La china nera o colorata e' un fluido caldo e vibrante come il sangue vivo. L’azione del gesto contenuta in una pennellata. Materia che viene stesa su un foglio di carta pressata. Il colore danza animando il tutto. Il soffio vitale che il colore sa dare rimane eterno nel tempo. I rossi, i gialli, i bruni e anche gli azzurri… “…La carta d’Amalfi e' ora la materia del mondo: su di essa traccio questo alfabeto sconosciuto".

Greta Pastorello - Haiku - inchiostro e acquerello su carta di riso
Questi brevi, piccoli lavori assomigliano a degli Haiku, componimenti di poche sillabe della poesia giapponese. Lo sguardo che suggeriscono e' verso il poco e l’umile, cercando in essi la bellezza e cogliendo in questi piccoli respiri una dimensione piu' grande e senza tempo. Protagonista e' la natura e dietro o dentro la natura la presenza umana, ma solo suggerita.
I materiali sono semplici e freschi: carta normale e carta di riso, acquerelli e inchiostri.

Flavia Sarracino - Graffi - incisione su pellicola fotografica
La ricerca dell’artista individua nuove dimensioni dove la pittura possa prendere forma recuperando materiali e oggetti considerati di scarso valore, per estrapolarne le potenzialita'. E con questo intento che una pellicola bruciata diventa un prezioso supporto pittorico. L’artista sperimenta il segno del graffito su pellicola fotografica bruciata o non impressa. La scelta della tecnica ad incisione rappresenta per lei l’esigenza di soddisfare bisogni “primordiali" come quello infantile di dover tracciare la propria energia su qualsiasi supporto per realizzare la sua forte esigenza di comunicazione.

Sandra Statunato - Isole - acrilico e olio su tela
Sulle ali di un gabbiano volare su isole greche, cogliere scorci in luce e in ombre, giocare con i contrasti, annusando i profumi aspri e dolci, perdersi nelle sfumature del mare e del cielo......fino a trovare... piu' che altro a '' creare'' la propria isola dove rintanarsi quando si vuole fuggire dal mondo, pur mantenendo con esso quel sottile e continuo contatto...

Francesco Verio - Dettagli - acrilico e olio su tela
Le opere inedite di Verio affrontano in piccolo formato i temi del passato dimostrando un continuo affinamento di stile, un ininterrotto perfezionamento tecnico, una perenne ricerca di soluzioni cromatiche; l’arancione, il rosso, il verde sono sapientemente mossi da una pennellata dinamica e sferzante.“...la forma e la figura, seppure rivestite di forti significati simbolici, sono l' oggetto della ricerca di Francesco Verio, che con assoluta lucidita' e totale spontaneita' interpreta la realta' con tutte le sue irriducibili contraddizioni. Senso della materia e del colore, pennellata dura, incisiva, violenta: il risultato e' un espressionismo drammatico che mai rinuncia al figurativo…"

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