Soft mud & parallel happenings. 5 nuove opere dell'artista svedese, che riflette sulla destabilizzazione esistente tra l'aspetto materiale e spirituale della natura. Il progetto si sviluppa in uno spazio fittizio fatto di dischi tagliati, oggetti effimeri di plastica, neon, pigne, bacchette organiche messe insieme a formare un sistema autosufficiente di meccanismi audio-visivi ed energie interscambiabili.
Soft mud & parallel happenings
T293 presenta cinque nuove opere di Nina Canell. L'artista svedese, che per la
prima volta espone in Italia, riflette sulla destabilizzazione esistente tra
l'aspetto materiale e spirituale della natura.
Il progetto si sviluppa in uno spazio fittizio fatto di dischi tagliati, oggetti effimeri di plastica, neon, pigne, bacchette organiche messe insieme a formare un sistema autosufficiente di meccanismi audio-visivi ed energie interscambiabili.
Pangea e' un'edizione di dischi incisi a mano che, per la durata della mostra,
saranno fatti suonare su alcuni vecchi giradischi, mentre iDeath e' una scultura
composta da pigne e neon. Kali's Dance e' un lavoro costituito da un proiettore
che incorpora una audio-cassetta di tre minuti in loop e Howling Holes e' una
composizione di contenitori di plastica neri. Airplant e' un lavoro fotografico site
specific che ritrae alcune antenne trovate su un tetto napoletano.
Pur mantenendo un rapporto con gli aspetti fondamentali della scultura come lo
spazio, la gravita' e il peso, i nuovi lavori illustrano sottilmente il fare e il
disfare dell'esistenza, attraverso uno sguardo ampio ed empatico.
Nina Canell e' nata in Svezia, nel 1979, ha studiato al Dun Laoghaire
Institute of Art, Design and Technology di Dublino dove attualmente vive e
lavora. Ha al suo attivo alcune mostre collettive e una mostra personale alla
Galleria Mother's Tankstation di Dublino.
Immagine: Nina Canell, Pangaea, 2006 collage su disco su compensato. Courtesy T293,
Napoli
Inaugurazione 28 novembre 2006
T293
Piazza Amendola, 4 - Napoli
Ingresso gratuito