Ars Memoriae, una serie di dipinti. L'artista mette in atto un'operazione purificatrice delle immagini sedimentate nel substrato mnemonico. Visioni passate e attuali si sovrappongono secondo una corrispondenza emotiva.
Ars Memoriae
La terza ed ultima tappa di questo viaggio compiuto tra le emozioni e gli anni ci riporta idealmente e fisicamente a Roma.
Luisa Grifoni Della Valle partita dall’interno, culla del sentimento e al tempo stesso nido protettivo, ha percepito l’esigenza forte di confrontarsi con il mondo esterno, percorrendo le ramificate strade della natura e della vita. Attraverso questo confronto ha trovato la conferma dei sentimenti positivi ed e' andata oltre traendo carica e linfa vitale dall’immersione completa nel mondo naturale.
La memoria gioca un ruolo di primo piano e si configura come elemento imprescindibile dell’arte di Luisa; in sintonia con l’inconscio si mette in atto un’operazione purificatrice delle immagini sedimentate nel substrato mnemonico con la dispersione di detriti e dettagli iconici superflui. Visioni passate e attuali si sovrappongono secondo una corrispondenza emotiva.
Roma, luogo natio della pittrice, e' una citta' unica nel suo genere, con una storia bimillenaria di vite trascorse tra passioni e sentimenti che hanno permeato le rovine e i monumenti fino a costituirne la loro anima. La sensibilita' d’artista le permette di cogliere l’animo metastorico di Roma, somma delle sue anime, quando ammira in contemplazione tali bellezze, sempre con lo stupore della prima volta. Usando tecniche differenti quali l’acquerello, l’olio o il pastello dipinge la “sua" citta' papalina e popolare di volta in volta imperiale o rinascimentale, medievale o barocca.
Cosi' l’occhio spazia l’indefinito dell’orizzonte e rincorre la luce che gioca a nascondersi tra le colonne maestose e ieratiche del Pantheon e quasi scompare di fronte all’imponenza delle Mura Aureliane, o si ferma in una stupita pausa contemplativa laddove i tetti sono l’ultimo baluardo
terreno prima del dilagare del cielo; gli edifici, le case e i terrazzi perdono la consistenza reale per tentare un’illusoria e impossibile fusione con il mondo superiore. Carlo Ercoli
Inaugurazione: 22 novembre 2006 ore 18:00
Galleria Della Tartaruga
Via Sistina 85/A - Roma
Orario: Lunedi' 16.30 - 19.30, dal martedi' al sabato 10-13 e 16.30-19.30