Esposti sette dipinti di varie dimensioni, animati tutti da quel segno aguzzo, che punta verso l’alto e che l’artista da sempre chiama "Takete". Notargiacomo e' uno dei protagonisti della Post-astrazione e di quel ritorno alla pittura verificatosi tra il finire degli anni 70 e l’inizio degli 80.
Mostra personale
Gianfranco Notargiacomo, uno dei protagonisti della Post-astrazione e di quel ritorno alla pittura verificatosi tra il finire degli anni 70 e l’inizio degli 80, torna a esporre a Roma, alla Galleria d’Arte Marchetti, che ha sempre guardato con grande attenzione al lavoro dell’artista.
Dopo la mostra tenutasi nel 2004 nel Museo di Roma in Palazzo Braschi intitolata Roma assoluta, l’opera di grandi dimensioni dedicata alla citta', vista dall’alto in una sorta di pianta compendiaria, vorticosa e evocativa, nelle cui forme astratte emergevano prepotenti ponti, piazze, chiese, Notargiacomo prosegue la sua ricerca, da sempre fondata sul dinamismo delle forme pittoriche.
L’artista espone nella Galleria Marchetti sette dipinti di varie dimensioni, veementi nella composizione e nel colore, animati tutti da quel segno aguzzo, che punta verso l’alto e che l’artista da sempre chiama Take'te. Con questa parola, pur nell’assenza di significato specifico, sembra esprimersi compiutamente l’energia catalizzante dei suoi quadri e la veloce e un po’ smagata creativita' del pittore.
Leggiamo nell’invito: "…C’e' questa vitalita' eccitata, alle cui soglie l’ansia affiora ma e' sempre ricacciata, per cui la pittura di Notargiacomo somiglia cosi' tanto a Gianfranco" (Maurizio Calvesi 1990)
Galleria d’Arte Marchetti
Via Margutta 32 - Roma