Menabo. Un'insieme di fotografie e disegni. I suoi scatti sono intuitivi, autobiografici, emozionali, prevalentemente in bianco e nero, e nascono da sensazioni e stati d’animo non pianificati. La maggior parte dei lavori e' stata prodotta dagli anni '80 in poi, e mai esposta al pubblico.
Menabo
a cura di Chiara Rusconi
Fotografo intuitivo, autobiografico, emozionale, Machiel Botman non costruisce e non pianifica. La sua opera nasce da sensazioni e stati d’animo che si cristallizzano in figure calde e soffuse al limite dell’immaginario.
Le sue fotografie cosi' legate a personaggi e a luoghi a lui cari, sembrano caricarsi di un’intensa emotivita' in un continuo gioco di scambio tra fotografo e fotografato.
La realta' dei suoi soggetti viene per cosi' dire filtrata dal suo obiettivo che ne coglie piu' l’aspetto emotivo che razionale, ampliandone la natura e il significato.
Con i suoi lavori a prevalenza bianco e nero Botman ritrae la propria vita, i propri amori, gli amici e i posti che ritiene magici nei diversi paesi. C’e' un profondo senso d’intimita' nel suo lavoro, fatto piu' con intuizione e sensibilita' che con il ragionamento.Tocca momenti molto felici ed altri difficoltosi della vita, dalla nascita del figlio alla morte della madre , all’ammirazione e lealta' verso gli amici e le persone che lo circondano.
Menabo e' un gioco.E’ un insieme di fotografie e disegni.
Nel libro Rainchild (2004) e' stata introdotta l’idea di Menabo:Machiel Botman ha impiegato 12 anni per finire il libro e riempirlo di 12 “giochi" (dummies). Ciascuno diverso dall’altro , composto da differenti fotografie, differenti composizioni e titoli, come : Heart of Australia; Home; Ca et La'; Time to Play; Drifting; e infine Rainchild. Buona parte di Rainchild mostra le differenti idee che compongono un Menabo, le fotografie , i disegni e il testo scritto.
La mostra includera' molti di questi dummies originali, alcune sono fotocopie, altri disegni originali ed altri ancora fiber print.
Saranno inoltre presenti una nuova serie di lamda print di grande formato, stampate in esclusiva per questa mostra , e una selezione di fotografie bianco e nero, stampate su fiber paper da Machiel Botman.
La maggiorparte dei lavori di disegno e pittura e' stata prodotta dalla meta' degli anni ottanta ed e' la prima volta che e' mostrata al pubblico . Creare questo corpo di carte e' stato per lui come prendere una pausa, togliere il pensiero dalla fotografia, distrarsi, come andare a nuotare o in bicicletta sulle dune.
Inaugurazione mercoledi' 22 Novembre 2006 dalle ore 18.30
Galleria Capitoliumcontemporanea
via Carlo Cattaneo 55 - Brescia
Ingresso gratuito