Hotel Wielemans Huis
Bruxelles
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L'oro di Siena
dal 14/3/2000 al 14/5/2000
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Segnalato da

Comune di Siena



 
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14/3/2000

L'oro di Siena

Hotel Wielemans Huis, Bruxelles

Le oreficerie sacre che fanno parte del "Tesoro" del Santa Maria della Scala in mostra nella capitale Belga.


comunicato stampa

Le oreficerie sacre che fanno parte del "Tesoro" del Santa Maria della Scala in mostra nella capitale Belga.

Fra le reliquie uno dei chiodi con cui Cristo fu crocifisso, un frammento di legno della croce, un pezzetto della veste purpurea e perfino uno dei peli della barba di Gesù, una scheggia di pietra del suo sepolcro.

"L’oro di Siena" splende anche a Bruxelles. Da domani (15 marzo) fino al 14 maggio le preziose reliquie e gli oggetti di oreficeria sacra che fanno parte del patrimonio del Santa Maria della Scala, il millenario ex Ospedale senese costruito lungo la via Francigena faranno tappa in Belgio dopo il grandissimo successo delle precedenti esposizioni in Germania dei mesi scorsi.

Ad inaugurare la mostra - ospitata nelle splendide sale dell’Hotel Wielemans Huis – sono stati chiamati, fra gli altri, il principe Laurent del Belgio con i ministri Jacques Simonet e Jos Chabert, l’ambasciatore d’Italia Gaetano Cortese, il vice sindaco di Siena Anna Carli ed il presidente della Banca Monte Paschi Belgio Massimo Bernazzi insieme a molte personalità e rappresentanti della diplomazia europea.

Il "tesoro" del Santa Maria della Scala – il millenario edificio che fino a non molto tempo addietro era ancora l’ospedale della città - nasce intorno ad un gruppo importantissimo di reliquie (e quindi reliquiari) acquistato nel 1359 a Costantinopoli con la mediazione di un mercante fiorentino.

L’acquisto delle reliquie fece salire enormemente il prestigio della grande istituzione senese che, proprio a partire da quell’anno, iniziò a celebrare pubblicamente la festa dell’Annunciazione, a cui era dedicata la sua chiesa, ed esporre gli oggetti sacri attraverso una apposita finestra. Oggi quelle reliquie e gli altri tesori che successivamente hanno arricchito la dotazione dello Spedale sono una delle principali attrattive del Santa Maria della Scala.

Del nucleo originario fanno parte uno dei chiodi con cui Cristo fu crocifisso, un frammento di legno della croce, un pezzetto della veste purpurea di Cristo stesso, frammenti degli strumenti della passione (la canna, la spugna e la lancia) e perfino uno dei peli della barba di Gesù, una scheggia di pietra del suo sepolcro, resti del velo, della cintura e della cuffia della Madonna, frammenti di due ossa delle dita di san Pietro e di San Paolo, di una costola di San Bartolomeo, di un dito della mano di San Filippo, di un osso di San Tommaso ed altro ancora. Tutti i pezzi sono elencati con precisione nell’atto di acquisto tuttora conservato presso lo Spedale. Per la venerazione di queste reliquie, Papa Urbano V concesse importanti indulgenze ed Eugenio IV, nel 1443, ne aggiunse altre.

Le reliquie sono contenute in piccoli capolavori di oreficeria realizzati per conservarle: oggetti di grande valore, databili dal X al XII secolo. A questo nucleo iniziale si aggiunsero col tempo le oreficerie gotiche, i cofanetti del Quattro, Cinque, Sei e Settecento, i calici ed altri reliquiari dalle forme più varie, tra i quali uno attribuito al celebre orafo del Quattrocento Goro di Ser Gregorio. Durante la prima settimana di maggio – nel quadro delle iniziative legate alla mostra "L’Or de Sienne" verrà organizzata una giornata interamente dedicata a Siena, alla sua storia ed alla sua cultura alla quale interverrà anche il presidente della Commissione europea Romano Prodi.

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