Zambia. Di fronte al suo obiettivo passano uomini, donne e bambini ma soprattutto la loro storia fatta di tragedie, sogni, speranze. Il fotografo ha scelto di usare un'ingombrante macchina a soffietto degli anni '40 perche' secondo lui per comprendere un mondo bisogna adattarsi ai suoi ritmi e ai suoi tempi, aspetti imprescindibili per ribadire l'importanza dalla dimensione artigianale insita nel suo lavoro. Proposti alcuni filmati realizzati da Caramaschi ed esposta, come se fosse una installazione, la fotocamera Speed Graphic da lui usata.
Mostra fotografica a cura di Roberto Mutti
Per quanto sia stata realizzata nello Zambia, quella che viene presentata
alla Galleria Venticorrenti non e' l'ennesima mostra sull'Africa. Non lo e'
soprattutto perche' non si limita a sottolineare il solo fatto estetico e
neppure a usare la fotografia esclusivamente come mezzo di denuncia. Questi
due aspetti non mancano ne' potevano mancare nel lavoro realizzato da Fabio
Caramaschi, ma quanto arriva fino a noi e' qualcosa di piu', e' la fascinazione
che da sempre la fotografia porta con se' quando sa essere autentica.
Per una volta le scelte tecniche devono essere messe in primo piano e non
potrebbe essere altrimenti quando si scopre che il fotografo romano ha usato
una fotocamera Speed Graphic: cavallo di battaglia dei reporter americani
degli anni Quaranta, e' un'ingombrante macchina a soffietto che non utilizza
rulli di pellicole ma lastre 4 x 5 pollici in bianconero da cambiare dopo
ogni scatto e da sviluppare poi in condizioni assai difficili. La scelta di
Fabio Caramaschi, apparentemente anacronistica in un'epoca caratterizzata
dalla rapidita' di esecuzione insita nelle tecnologie digitali, e' in realta'
molto logica: per comprendere un mondo bisogna adattarsi ai suoi ritmi e ai
suoi tempi e questi sono aspetti imprescindibili per ribadire l'importanza
dalla dimensione artigianale insita nel lavoro del fotografo.
Per quanto sia capace di realizzare splendidi paesaggi dove la natura
esplode nella sua selvaggia bellezza, Caramaschi ama in modo particolare i
ritratti. Di fronte al suo obiettivo passano non solo uomini, donne e
bambini ma soprattutto la loro storia fatta di tragedie, sogni, speranze.
Sono elementi che si indovinano negli sguardi diretti e sempre dignitosi che
ognuno affida a quell'unico scatto come a una testimonianza della propria
esistenza e che il fotografo sa catturare con abilita' e rispetto.
La mostra esposta alla Galleria Venticorrenti ha voluto sfruttare la
dinamicita' dello spazio alternando ai molti ritratti, alcuni ingrandimenti
dei paesaggi per valorizzare al massimo il fascino che la stampa in
bianconero sempre conserva. Accanto alle fotografie vengono proposti alcuni
filmati realizzati dallo stesso Caramaschi e viene esposta, come se fosse
una installazione, la fotocamera Speed Graphic montata sul suo elegante
treppiede.
Il viaggio in Zambia dell'Autore si e' reso possibile grazie a Boehringer
Ingelheim Italia, Azienda farmaceutica attiva nell'ambito delle iniziative
di responsabilita' sociale e sensibile a problematicita' Africane. Pertanto
Boehringer Ingelheim Italia ha voluto contribuire anche alla realizzazione
dell'evento di presentazione del libro. Il 10% del ricavato della vendita
del volume verra' devoluto all'Associazione Amici di Monsignor Patriarca che
opera in Zambia. Boehringer Ingelheim ha con questa associazione un
consolidato rapporto, sostenendo da tempo le sue attivita' con la donazione
di farmaci e attrezzature. Il progetto si inserisce a pieno a titolo tra le
diverse iniziative di responsabilita' sociale che Boehringer Ingelheim Italia
ha in essere.
Silvia Palombi
Press Office & Copy Edizioni Charta srl
Via della Moscova, 27 20121 Milano (Italy) Tel. direct +39-026599891 fax +39-026598577 http://www.chartaartbooks.it
Inaugurazione martedi 21 novembre 2006 18,30
Nell'occasione verra' presentato in anteprima alla stampa il libro fotografico
ZAMBIA. Un racconto di Fabio Caramaschi edito da Charta, che accompagna la
mostra.
Galleria Venticorrentio
via Cesare Correnti 20 - Milano
Orario: Da martedi' a sabato 15 19.30
Ingresso libero