Vesulo. Nella mostra il profilo del vulcano diventa il paralume di una lampada, il seno di una pin-up o ancora simbolo di una serie di manifesti o un marchio da imprimere su gadget e indumenti.
Vesulo
Nella sua prima personale, Roberta Della Volpe gioca con l’icona per eccellenza della citta' porosa, il gigante di fuoco paterno e minaccioso che da secoli incombe sull’esistenza quotidiana dei napoletani. E riesce a farlo con freschezza e ironia, nonostante sfidi audacemente il piu' trito dei luoghi comuni.
Nella mostra, che s’inaugura presso la galleria Key Room di piazza San Domenico, 3 (palazzo Petrucci) il prossimo 1 dicembre, alle ore 19.00, il vulcano diventa marchio, logo, manifesto, oggetto d’uso quotidiano, quasi si volesse - appropriandosi della sua silhouette - esorcizzarne la potenza distruttrice.
Ma la ricerca di Della Volpe, ricca di citazioni piu' o meno esplicite, che vanno da Plinio a Warhol passando per Chateaubriand, non espunge mai dal segno grafico la forza distruttiva del vulcano, piuttosto la trasferisce nell’opera volgendola in metafora: cosi' il profilo del Vesuvio diventa il paralume di una lampada dalla luce abbagliante, o il seno prorompente di una pin-up dalla bellezza “esplosiva".
Ma la ricerca di questa giovane artista fa del Vesuvio anche il simbolo di un possibile riscatto di Napoli, esponendolo in versioni originali e dinamiche su una serie di manifesti di benvenuto per il turista, o trasformandolo - con una strizzata d’occhio al merchandising -in un marchio da imprimere su gadget e indumenti destinati a corroborare ed esportare l’immagine svilita della citta'.
Roberta Della Volpe, graphic designer e illustratrice. Dal 1996 si occupa di arti visive.
Dal 1997 al 2002 collabora con le agenzie di comunicazione: Kaleidos Light Vision, Ogham, Claim, Hub. Nel 2001 vince, insieme al fotografo Luca Anzani, gli Italian Music Awards come miglior progetto grafico per l’album Imaginaria degli Almamegretta. Nel 2002 espone, sempre insieme al fotografo Luca Anzani, FishEye, una mostra presentata alla galleria Inside Open di Napoli insieme a Marc Quinn.
Dal 2004 ad oggi collabora con lo studio Kaleidos Light Vision, con cui crea Key Room, uno spazio espositivo che ospita mostre ed eventi. Nel 2006 partecipa alla mostra collettiva: Culti, Riti e Alchimie tenuta da Key Room per Fine Arts. Partecipa alla rivista Sud, periodico di cultura, arte e letteratura, come illustratrice e fotografa.
Key Room
Piazza San Domenico, 3 - Napoli