Trittico Romano. In mostra quaranta opere. "E’ una pittura sapiente quella dell'artista che usa il colore in tutta la sua possibile frammentazione narrativa e forza compositiva...". Fulvio Papi.
Trittico Romano
a cura di Carlo Franza
Ha preso il via, all’interno dell’Anfiteatro della Cultura del “Centrale" di Roma il nuovo progetto,annate 2006 / 2007, dal titolo Icone Contemporanee, un percorso artistico internazionale ideato e diretto dall’illustre storico dell’arte di piano internazionale Prof. Carlo Franza,che segue i precedenti progetti “ Strade d‘Europa“ (2004) e “Belvedere" (2005) Questa mostra dal titolo “Trittico Romano " e' la sesta del nuovo percorso, ed e' gia' una novita' in quanto si veicolano a Roma nomi dell’arte contemporanea di significativo rilievo, ma essi evidenziano e mettono in luce gli svolgimenti piu' intriganti del fare arte nel terzo millennio.
L’esposizione curata dall’illustre storico dell’arte italiano, Prof. Carlo Franza, che firma anche il testo in catalogo dal titolo "Trittico Romano", riunisce quaranta opere dell’artista italiana Marisa Settembrini, artista indiscussa ormai conosciuta in Italia e all’estero, ed apparsa agli occhi della critica internazionale come una delle stelle creative piu' significative dei nostri tempi. Le sue icone sono l’espressione piu' vera del contemporaneo, per la commistione di materia che incornicia la finestra collage. Irrompe sulla scena artistica europea alla fine degli anni Settanta del Novecento, sotto la spinta di una pittura neoespressionista, portandosi poi verso un’arte piu' informale e astratta,e infine coniugando oggi immagini estrapolate dall’immaginario mediatico che navigano in un mare di colore, divenendo cosi' una figura miliare nel panorama contemporaneo.
All’inaugurazione ci sara' una prolusione del Prof. Carlo Franza curatore della mostra, la presenza dell’artista che firmera' i cataloghi, personalizzandoli, e la partecipazione di collezionisti e di intellettuali italiani e stranieri.
Scrive Carlo Franza (Master Beni Culturali IED MILANO): “Dopo le grandi opere eseguite da Marisa Settembrini a Roma per committenza pontificia, ecco questo capolavoro che ha per titolo “Trittico Romano" esposto al Centrale Ristotheatre, luogo storico della cultura romana. Il Trittico campiona finestre che toccano sacro e profano, inscena con le sue immagini il brusio della storia, la cadenza del quotidiano, la poesia del colore, e ancor piu' il segreto del mondo . Continua in questa mostra il senso di vivere una sorta di microdizionario del segno e del colore, in cui il nomadismo dell’attenzione va verso una esplorativa curiosita' che cattura il sentimento del cosmo... Segni e macchie, orlature di colore, inserti grafici e visivi recuperano un corpo antico di immagine. Ogni opera e' un sopralluogo. In ogni sopralluogo l’artista cattura le immagini piu' belle del mondo, di quello terrestre (il mio giardino) e di quello celeste (l’angelo)…Marisa Settembrini con questo intervento intellettivo e coraggioso, offre della pittura il lato piu' innovativo, giacche' esso contiene il cuore delle cose, che e' quasi un viaggio nell’anima ".
Scrive Fulvio Papi (Scuola di Specializzazione Universita' di Pavia): “ E’ una pittura sapiente quella di Marisa Settembrini che usa il colore in tutta la sua possibile frammentazione narrativa e nella sua forza compositiva…".
Biografia dell’artista
E’ nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi e' titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Boccioni di Milano citta' dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano..
La sua attivita' parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova figurazione italiana" al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana. Numerose le mostre personali in Italia (Roma, Firenze, Lecce, Todi, Milano, Pavia, Brescia) e all’estero (New York, Monaco di Baviera, Dusseldorf).
Ha vinto il Premio Lyceum per la grafica nel 1984. Negli ultimi anni Ottanta e' stata presente a Milano, al Palazzo Sormani con una mostra di incisioni e nel 1991 il Comune le dedica una importante mostra nel Museo di Milano.
Invitata alla VI e alla VII Triennale dell’incisione italiana e alla XXXII Biennale d’Arte di Milano con sei dipinti nella sezione del ritratto. Nel 1995, diciotto dipinti sul tema del Paradiso dantesco sono esposti all’Oratorio della Passione della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano e nello stesso anno, quarantasei opere sono esposte all’Universita' Bocconi. Vince, per la pittura, nel 1994 il Premio Cortina, nel 1995 il Premio Saint Vincent, nel 1996 il Premio Bormio e il Premio Milano.
Invitata nel dicembre 1997 alla V Biennale d’Arte di Cremona con tre grandi opere nella sezione del racconto, insieme a Tadini e Adami. Nel 1998 partecipa ,su invito, alla mostra “Il giardino della ceramica" a Pietrasanta e alla mostra “Vergine, Madre, Regina" presso la Fondazione Mons. Bello. Sempre nel 1998 e' invitata alla mostra “La soglia del silenzio" e nel 1999 alla mostra “Le stagioni della luce" nella galleria Lazzaro by Corsi di Milano, ambedue a cura del critico Carlo Franza.
Presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York) e italiani. Per questi ultimi vale ricordare le recenti acquisizioni al Civico Museo del Disegno di Iseo (BS), 1993; al M.I.M.A.C. (Museo Internazionale Mariano di Arte Contemporanea) presso la Fondazione Mons. A. Bello di Alessano (LE), 1998, alla Civica Raccolta di Arte Contemporanea di Ruffano (LE), 1998,e al Civico Museo all’Aperto della Scultura di Martano (Le) nel 2004 con la “Porta della Luna".
Negli ultimi anni che chiudono il Millennio si dedica ad un racconto ove la scrittura transita nella pittura, in un trittico di mostre milanesi (Blanchaert Antiquariato, Chiesa Antiquariato) che culminano nella Rotonda di San Carlo al Corso.
Nel 2003 espone a Sondrio in Palazzo Martinengo,poi ad Alcamo dai Maestri Evola e a Roma al Centrale Ristotheatre; per poi essere nel 2004 a New York,ancora a Milano con una mostra promossa dalla Provincia nello Spazio Guicciardini e a Roma in Vaticano ,chiamata da Giovanni Paolo II per l’esecuzione dell’opera mariana nella Cappella privata del Papa. Esegue per Giovanni Paolo II un grande ritratto che e' andato, dopo la sua morte, nella cattedrale della citta' natale del Pontefice in Polonia .Nel 2003 viene collocata una sua grande Croce nel Santuario di San Vito a San Vito Lo Capo in Sicilia. Ha elaborato in coedizione con alcuni scrittori varie cartelle di grafica. E’ stata segnalata da Jean Pierre Jouvet nel Catalogo Comanducci n. 14 e da Domenico Montalto nel n. 27.Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Argan a Carluccio, da A. Del Guercio a Fabiani, da Ferguson, a Carlo Franza, da Guzzi a Montalto, dalla Muritti a Ponente, da Russoli a Sanesi, da Walter Schonenberg a Marco Valsecchi,e ancora Fulvio Papi.
Biografia del curatore
Carlo Franza e' fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Nato ad Alessano nel 1949,e' vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Universita' Statale La Sapienza; dal 1980 e' a Milano dove tuttora risiede.Docente nel Master Universitario “Management e Comunicazione dei Beni Culturali" allo IED di Milano.Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in numerose altre universita' straniere. E’ stato indicato dal “Times" fra i dieci critici d’arte piu' importanti d’Europa.
Saggista,giornalista,critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli ,oggi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si e' interessato dei piu' importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2006 e' stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali.
Inaugurazione: sabato 9 dicembre 2006 dalle ore 19 alle ore 22
Centrale Ristotheatre
Via Celsa 6 (Piazza del Gesu') - Roma
Orario: Dal giovedi' alla domenica dalle ore 18 alle 2