Tracce, presenze, evocazioni dal'500 al'900 interpretate dagli allievi dell’Istituto Statale d'Arte di Venezia. Sono esposte ceramiche, vetri, arazzi e tessuti, oggetti d’oreficeria, dipinti e mosaici, gessi e marmi, incisioni e materiali a stampa, plastici e progetti.
Tracce, presenze, evocazioni dal'500 al'900 interpretate dagli allievi dell’Istituto Statale d'Arte di Venezia
“Segni d’arte e figure del Tempo al Fontego" e' il titolo della mostra che verra' inaugurata giovedi' 7 dicembre alle 17.00 al Fontego dei Tedeschi a Venezia, sede delle Poste centrali. La mostra e' il risultato della prima collaborazione avviata tra l’Istituto Statale d’Arte di Venezia e Poste Italiane con l’obbiettivo di far conoscere la produzione artistica realizzata degli allievi dell’istituto veneziano all’interno di un contesto storico e culturale di grande suggestione quale il grande palazzo delle Poste a Rialto. La mostra e' realizzata con la collaborazione del Comune di Venezia ed il patrocinio della Provincia.
Ceramiche, vetri, arazzi e tessuti, oggetti d’oreficeria, dipinti e mosaici, gessi e marmi, incisioni e materiali a stampa, plastici e progetti, disegni riempiranno il grande cortile del palazzo in riva al Canal Grande. Il Fontego fu per secoli il luogo in cui vissero e lavorarono i mercanti tedeschi, in un continuo via vai di mediatori, sensali, traduttori, garzoni. L’edificio venne infatti costruito davanti al ponte di Rialto, cuore commerciale della citta', per ospitare i commercianti di lingua tedesca, principali interlocutori commerciali della Serenissima.
Con i mercanti vennero anche gli artisti e gli artigiani per scambi commerciali, culturali ed artistici: nel Cinquecento assieme ai banchieri Fugger arrivo' pure Albrecht Durer, mentre tra i sensali veneziani del Fontego figurarono pittori come Bellini e Tiziano. Quel Tiziano che ancora giovane, sotto la guida di Giorgione, aveva affrescato tutti gli esterni dell’edificio, immagini ormai svanite.
Assieme alle opere degli studenti, la mostra ripercorrera' la storia del Fontego dei Tedeschi dal tempo dei mercanti e degli artisti fino ai giorni nostri. Gli impiegati ed i postini, che da un secolo lavorano nel palazzo, nello scorrere quotidiano della loro vita hanno riempito il Fontego di storie personali egualmente significative. Una di queste verra' letta durante l’inaugurazione.
A legare idealmente queste voci che vengono dal passato vi saranno 16 fantasmatiche sagome grigie, che intendono evocare la presenza prima dei mercanti, poi degli impiegati postali. Le sagome saranno allestite in un percorso che dal piano terra arriva al primo piano, lungo un immaginario percorso del ricordo, immobilizzate nei gesti di un quotidiano che appartiene al passato e che ritorna ancor oggi in un presente ritagliato nella suggestiva atmosfera del palazzo.
Al centro del cortile, raccolti attorno al pozzo, simile a quello che sta al centro del chiostro dei Carmini (sede dell’istituto), i lavori grafici, pittorici e plastici degli allievi, appositamente progettati e realizzati con perizia artistica all’interno delle otto Sezioni: Architettura e Arredamento, Decorazione Pittorica, Decorazione Plastica, Ceramica, Arte del Vetro, Metalli e Oreficeria, Arte del Tessuto, Arte della Stampa, alle quali si e' recentemente aggiunta quella di Rilievo e Catalogazione dei Beni Culturali.
Un fiume di mille cartoline disegnate da tutti gli allievi e inviate dai loro diversi paesi di provenienza convergeranno al Fondaco, a ricordo del quotidiano cammino e spostamento che idealmente unisce le vite dei mercanti, dei postini e anche dei nostri ragazzi che talvolta affrontano viaggi di ore per venire a scuola.
Per celebrare l’avvenimento Poste Italiane emettera' un annullo filatelico che sara' utilizzato su tre cartoline ideate dagli allievi dell’Istituto d’arte.
Fondaco dei Tedeschi
piazza San Marco, 5554 - Venezia