Mnemosyne. Il designer e' invitato a ideare un progetto seguendo una specifica indicazione del curatore Marcello Smarrelli: produrre un inedito oggetto d'uso e inventarne la funzione o il bisogno che questo andra' a soddisfare. Un opera-feticcio, un idolo moderno, un oggetto che viene investito di particolari proprieta' dal suo statuto "speciale" di opera d'arte.
Mnemosyne
a cura di Marcello Smarrelli
La mostra di Ettore Sottsass e' la terza di un ciclo ideato e curato da
Marcello Smarrelli che impegnera' la Galleria Roberto Giustini per piu' di due
anni, con una serie di progetti ideati da artisti e designer, tra i quali:
Andrea Anastasio, Emanuelle Antille, Enzo Cucchi, Johanna Grawunder,
Konstantin Grcic, Massimo Grimaldi, Gerwald Rokenshaub.
Gli autori coinvolti sono stati invitati a ideare il loro progetto
seguendo una specifica indicazione del curatore: produrre un inedito
oggetto d'uso e inventarne la funzione o il bisogno che questo andra' a
soddisfare. Un opera-feticcio, un idolo moderno, un oggetto che viene
investito di particolari proprieta' dal suo statuto "speciale" di opera
d'arte o di design, da introdurre nella realta' quotidiana gia' satura di
molteplici segni.
Se negli ultimi anni abbiamo assistito a una proliferazione di forme e di
oggetti la cui origine non puo' piu' essere ricondotta agli ideali originari
del Bauhaus e del modernismo, ma nemmeno a quelli che gli si ponevano in
modo antagonista o critico, quale risposta puo' venire offerta da quegli
autori che, sostenuti dalla consapevolezza dello scenario in cui operano,
si interrogano sulle ragioni connesse all'ideazione e alla progettazione
di nuove forme?
Nell'attuale contesto sociale in cui, seguendo una logica funzionale alla
sopravvivenza del sistema, vengono continuamente creati nuovi oggetti del
desiderio, nuovi idoli, immagini sacrali, feticci sofisticati che
assolvono a bisogni (veri o falsi) sempre piu' difficili da individuare e
da definire, cosa puo' significare confrontarsi con l'ideazione di un
oggetto?
Questa serie di mostre vuole essere ulteriori domande poste all'interno di
un dibattito che non sembra avere risposte conclusive.
La mostra di Ettore Sottsass dal titolo Mnemosyne, e' una riflessione
su cosa si intende oggi per design e cosa questa parola ha significato
nella storia. Un progetto puo' essere considerato a tutti gli effetti
un'operazione di design anche se nell'uso comune questa parola continua a
indicare solo il disegno fatto per l'industria. L'oggetto/progetto
prodotto da Ettore Sottsass, assecondando la richiesta del curatore, sara'
una raccolta di citazioni legate a una serie di massacri avvenuti nel
passato, come la Nottedi San Bartolomeo, l'eccidio di Cefalonia, i
massacri di Cortez in Messico, quelli della Santa Inquisizione in Europa, intervallati da poesie e altri
brani in prosa che parlano della grandezza e della bassezza dell'umanita',
della religione, dell'impotenza della scienza, del valore della giustizia.
Tutta la galleria sara' piena di scritte. Questa scelta radicale di
negazione dell'oggetto nasce dal desiderio di Ettore Sottsass di occuparsi
come architetto e come designer, ma soprattutto come uomo, di quello che
sta succedendo nel mondo, anche se e' sempre accaduto. La guerra e la
violenza ci sono sempre state - afferma Sottsass nella conversazione in
catalogo - ma questa non e' una scusa per poterle giustificare ancora e
oggi piu' che mai e' il momento di auspicare e produrre una cultura della
non violenza. Questi testi non sono oggetti, ma suggerimenti che spronano
ad un atteggiamento etico, sfatando la speranza che la ragione possa
arrivare ovunque mentre non arriva da nessuna parte. Un atteggiamento che
un "uomo" produce e cura dentro se stesso e mostra come unico possibile
futuro intorno agli altri.
Ettore Sottsass nasce a Innsbruck, in Austria, nel 1917. Si laurea in
architettura al Politecnico di Torino nel 1939. Nel 1947 apre a Milano uno
studio professionale dove si occupa di progetti di architettura e di
design. In parallelo con la sua produzione progettuale si sviluppa la sua
attivita' culturale. Partecipa a diverse Triennali, espone in mostre
collettive e personali in Italia e all'estero. Gli viene riconosciuto un
ruolo
internazionale nel rinnovamento del design negli anni che precedono la
seconda guerra mondiale e in quelli immediatamente successivi. Nel 1958
inizia la sua collaborazione con Olivetti come consulente per il design.
Nel 1959 ha disegnato, tra l'altro, il primo calcolatore elettronico
italiano, e in seguito varie periferiche e sistemi di calcolo nonche'
macchine per scrivere come Praxis, Tekne, Editor e Valentine, entrata,
quest'ultima, a far parte delle collezione permanente del Museum of Modern
Art di New York. Dopo un lungo giro di conferenze nelle universita'
inglesi, gli e' stata conferita la laurea honoris causa dal Royal College
of Art di Londra. Nel 1980 ha fondato lo studio Sottsass Associati con il
quale prosegue la sua attivita' di architetto e designer. L'anno successivo
ha dato inizio, con collaboratori, amici e architetti di fama
internazionale, al gruppo Memphis, che e' diventato in breve il simbolo del
'nuovo design' e un riferimento per le avanguardie contemporanee. Sue
opere fanno parte delle collezioni permanenti di importanti musei in varie
citta' del mondo: New York, Parigi, Sidney, Denver, Stoccolma, Londra, San
Francisco, Toronto, ecc... Tra gli ultimi riconoscimenti che gli sono
stati conferiti si ricordano: nel 1992 la nomina a "Officier" nell'Ordine
delle Arti e delle Lettere della Repubblica francese, nel 1993 la Laurea
ad Honorem della Rhode Island School of Design negli Stati Uniti, nel 1994
il premio IF Award Design Kopfe da l'Industrie Forum Design di Hannover;
nel 1996 e' stato nominato Honorary Doctor del Royal College of Art di
Londra e gli e' stato conferito il premio per il design dal Brooklyn Museum
di New York. Nel 2001 e' stato nominato Grande Ufficiale dal Presidente
della Repubblica Italiana.
Inaugurazione: giovedi' 14 dicembre 2006 alle ore 19
Galleria Roberto Giustini
Via dell'Orso, 72 - Roma
Aperto dal martedi' al venerdi' dalle 16 alle 20, sabato dalle ore 10 alle 13
Ingresso libero