Nazi-bunny e Toxic-mouse rappresentano il concept di questa mostra. Sono due anti-eroi. Nelle stampe in mostra i due vendicatori mascherati distruggono un mondo popolato di falsi messaggi e strapotere delle multinazionali.
Nazi-bunny e Toxic-mouse
Fucktory ha il piacere di comunicarvi che il 15 dicembre alle ore 18_00 inaugurera' la mostra “Wild Disney"
Nazi-bunny e Toxic-mouse sono i rappresentanti del concept che risiede nelle cantine concettuali di questa mostra. Sono due anti-eroi.
L’anti-eroe non e' una figura nuova del panorama culturale, anzi, le sua nascita viene decretata in seno ai racconti mitologici e la letteratura classica se n’e' servita a suo uso e consumo. Persino all’interno di teorie della narrazione come spesso vengono definite le “carte di Propp" la figura fiabesca di cui si discute trova posto e, come se non bastasse vi si inserisce da protagonista. Questo nel passato.
Ma il presente non si e' dimenticato di questo ruolo. Cosi' attraverso varie interpretazioni, il percorso dell’antieroe si duplicato, triplicato, centuplicato.
Dal super-eroe in bilico tra buoni e cattivi, Batman, nato nel 1939 dalla fantasia di Bob Kane e Bill Finger, l’unico cosi' definito pur essendo privo di super-poteri. Alle declinazioni piu' recenti e espressamente deviate di “The Toxic Avenger", capolavoro della cinematografia trash, creato da Lloyd Kaufman e distribuito nel 1985 dalla storica TROMA.
Con questo background l’azione degli Zero () si inserisce in un itinerario gia' scritto. Nelle stampe in mostra, infatti, i due vendicatori mascherati distruggono un mondo popolato di falsi messaggi e strapotere della multinazionali “....questi duesono cattivi e non vanno in giro a catturare ladruncoli e spacciatori questi vanno direttamente all'apice della piramide ratzinger - bush - il direttore generale della coca cola, colonnelli schiavisti cinesi, trafficanti di armi schiavi e diamanti sono le loro vittime che non passano di certo dalla camera a gas ma vanno direttamente all'inferno magari con evidenti segni di tortura perche la morte e troppppppo facile".
I metodi utilizzati non sono ortodossi, ma sembra che non rimanga altra scelta. E allora violenze d’ogni genere e prese di posizione rigide e intransigenti, sono le armi a loro disposizione nelle deliranti e bellicose messe in scena.
a proposito della FUCKTORY
l’arte nell’epoca della sua clonazione
E' sempre piu' necessario creare
luoghi che superino l'ormai obsoleto
termine di galleria d'arte, sia per
dimostrare di aver compreso la
lezione di Walter Benjamin (a cui si
fa riferimento nel sottotitolo, in tono
di ossequio obbligato), sia per offrire
ad un pubblico sempre piu' vasto la
possibilita' di fruire dell'universo arte.
Fucktory (ovvero l’ultima boutade del
gruppo Zero *), si pone proprio
come esperimento assoggettato alla
rigida osservanza dei criteri sopra
riportati. Essa, infatti, e' caratterizzata come luogo d'incontro di varie
definizioni dell'ambiente creativo: dall'atelier di produzione alla galleria
espositiva, dal fashion-shop allo spazio per lo scambio di idee.
Il concetto di laboratorio aperto delle idee conta su radici ben salde nel
terreno della storia dell'arte, che non si fermano alla parafrasata e famigerata
proposta di Andy Warhol (la Factory appunto), ma si spingono fino a gruppi
di ricerca come gli Hiropon di Takeshi Murakami e altri ancora.
La grafica e il mondo dell' hot-rod sembrano essere il mezzo piu' convincente
di proliferazione di un messaggio che nell'era della “tivvu' a tutte le ore" e
della connessione illimitata, riservano un canale diretto (a volte appeso, a
volte incollato, altre addirittura indossato) di comunicazione e diffussione - o
dispersione che dir si voglia.
Questo e molto altro ancora sta inscritto nelle sale dedicate all'esposizione dove
si respira, tra i disegni e i personaggi ossessionati e ossessionanti, il fermento e
l'ansia creativa tipica dell'incursione stradale...
* il gruppo Zero (Marco De Barba - Nicola Mancon) nasce nel 1990 a Bologna, tra i
corridoi dell'Accademia di Belle Arti.
Attraversando molteplici esperienze nell'ambito della creativita', tra cui la Galleria S. Croce -
zona Pratello -, si legano alla fucina del Link Project.
E' proprio in questa sede che sviluppano svariate attivita' artistiche di carattere
performativo, happening, musicale e video.
Dal 2003 intraprendono il progetto caccadura (http://www.caccadura.com) del quale Fucktory e'
la maggiore espressione, che consta di un tentativo di ampliamento della divulgazione
mediante stampe sui materiali piu' disparati.
Fucktory
via san Carlo, 25 40126 - Bologna
Orario: martedi' facoltativo,
mercoledi'_giovedi' 10-19,
venerdi'_sabato 10-20