Associazione Contemporaneamente
Sabbia, piccole particelle provenienti dall'erosione millenaria di rocce, questo e' il materiale che utilizza l'artista per creare mondi nuovi, paesaggi isolati privi della presenza umana.
Personale
A cura di Maria Chiara Valacchi
Sabbia, piccole particelle provenienti dall’erosione millenaria di rocce, la storia si scompone fino a diventare polvere impalpabile.
Liset Castillo (Camaguey, 1974), giovane artista cubana, utilizza il piccolo pulviscolo deI silicio per creare mondi nuovi, paesaggi isolati privi della presenza umana, disabitati da un tempo indefinito.
Gli universi solitari seguono perfette costruzioni geometriche, impianti urbanistici ineccepibili testimoniano le tracce di umanita' sconosciute divenendo i segni tangibili di ricordi arcaici. Calcoli matematici danno origine a strutture imponenti, labirintiche, tragitti misteriosi e spirituali pieni di misticismo.
Percorsi iniziatici smarriscono lo sguardo di chi cerca la veridicita' in paesaggi artificiali e drammaticamente falsi. I territori sperduti e sognanti, resi veri dalla ricercata fattura, sono realizzati con un materiale impalpabile incapace di resistere all’usura del tempo e alla minime intemperie. Le complesse strutture diventano roccaforti precarie, simboli della transitorieta' della storia.
L’artista ripercorre giochi infantili ed imprime sulla pellicola fotografica la caducita' di castelli immaginari.
Il rigoroso impianto urbano di loculi tutti uguali diviene la rappresentazione tridimensionale di una citta' modulare compressa tra due lastre di cianocrilato trasparente, la fragilita' del materiale e' la costante del lavoro di Liset Castillo che da origine a civilta' delicate, adagiate sul nulla e rese eterne dalla fotografia che ne fissa indelebilmente la memoria.
Inaugurazione giovedi' 14 dicembre dalle 18.30
Associazione Contemporaneamente
viale Pasubio, 14 - Milano