Danilo Sini
Pietrolio
Pietro Sedda
Gianfranco Setzu
Giuliano Sale
Silvia Argiolas
Ivo Serafino Fenu
Sardegna 2000 - 2006. Una testimonianza di quanto e' stato prodotto nell’isola in questi ultimi anni da cinque artisti che hanno “usato", in diverso modo, il complesso mondo dell’infanzia. A cura di Ivo Serafino Fenu.
Sardegna 2000 - 2006
a cura di Ivo Serafino Fenu
Rule of Rose e' il titolo di videogioco recentemente assurto agli onori della cronaca e che ha come protagonista una bambina sepolta viva dopo atroci violenze psicosessuali da parte di un gruppo di sue coetanee. Si tratta, in verita', di una mediocre trasposizione in forma videogioco di un horror in cui la protagonista, in una corsa contro il tempo, sara' chiamata a trovare una via di fuga da una casa maledetta, un classico della letteratura dell’orrore. Ma e' bastato avvicinarsi in modo non “ortodosso" e non edulcorato al mondo dell’infanzia, e dei teenager piu' in generale, per suscitare il panico di schiere di educatori e genitori, mettere sul chi vive le innumerevoli associazioni e i diversi osservatori piu' o meno istituzionali che si ergono a paladini delle giovani generazioni e per chiedere censure e roghi per il vituperato videogioco.
In Rule of Rose spaventano i presunti processi identicativi ed emulativi ma, soprattutto, la violenza esperita non “sui" bambini ma “tra" bambini, una paura accresciuta dai recenti fatti di cronaca che hanno portato alla ribalta episodi di bullismo e di sopraffazione regolarmente “documentati" con l’onnipresente videotelefono e tali da far impallidire, per perfidia e crudelta', il sadico piu' incallito.
Spaventa dunque il rapportarsi col “mostro" che e' in loro, quasi che cent’anni di psicanalisi non fossero mai esistiti e cosi' alla paura della pedofilia si aggiungono veri e propri atteggiamenti di “pedofobia" da parte di genitori spaventati che finiscono per rinunciare al proprio ruolo perche' terrorizzati dagli atteggiamenti di figli aggressivi e violenti.
Eppure tutti quei fenomeni che oggi generano allarme sociale sono gia' stati captati, da diversi anni, dalle antenne sensibili degli artisti, ancora una volta Cassandre di una societa' che sempre piu' spesso sfugge alle sue responsabilita' e alle sue imbarazzanti realta'. Eccoli dunque, gli artisti, piu' efficaci, incisivi e premonitori dei vari “esperti" del vacuo chiacchiericcio televisivo, che, con gli strumenti specifici della prassi artistica e senza stigmatizzare o giustificare alcunche', hanno evocato e fissato nelle loro opere i fantasmi e la cattiva coscienza di una societa' malata che non vuole o non puo' riconoscersi in quegli “adulti bonsai" che altro non sono che i suoi stessi figli, ora “maledetti" ora “vezzeggiati", mai realmente capiti.
La mostra L’eta' dei bambini cattivi. Sardegna 2000-2006, curata da Ivo Serafino Fenu, vuole essere una testimonianza di quanto e' stato prodotto nell’isola in questi ultimi anni da cinque artisti che hanno “usato", in diverso modo, il complesso mondo dell’infanzia. Tale scelta non ha pretese di completezza ed e' fortemente condizionata dal gusto del curatore, certo e', pero', che Danilo Sini, Pietrolio (Pietro Sedda), Gianfranco Setzu, Giuliano Sale e Silvia Argiolas hanno individuato proprio in quel mondo il luogo fisico e mentale delle idiosincrasie e delle alienazioni contemporanee, spesso in un intreccio che ha determinato pericolosi quanto sconcertanti cortocircuiti.
Sedi:
Spazio Cominacini
Via Parpaglia angolo Via Serneste - Oristano
Inaugurazione: 20 dicembre 2006, ore 18.30
Galleria Capitol Arte Contemporanea
Piazza del Carmine 14 - Cagliari
Inaugurazione: 21 dicembre 2006, ore 18.30
Tra il 11 e il 12 gennaio 2007 la sezione esposta a Oristano verra' traslata a Cagliari e quella di Cagliari a Oristano.